mercoledì 29 gennaio 2020

W...W...W...Wednesday #91

Buon mercoledì a tutti! Questa settimana un WWW un po' povero, ho finito solo un libro e ne sto leggendo soltanto uno, ma va bene così, ogni tanto si legge come i comuni mortali eheheh

Come sempre oggi il RECAP settimanale, rispondendo alle solite domande!

Cosa stai leggendo? (What are you currently reading?)
Qual è il libro che hai appena finito? (What did you recently finish reading?)
Quale sarà la tua prossima lettura? (What do you think you’ll read next?)

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martedì 28 gennaio 2020

Recensione "Fiore di Sangue" di Crystal Smith

Buongiorno a tutti! Sono stata un po' assente qui, su FB e anche su IG... ho avuto altro da fare, diciamo che mi son fatta qualche visitina di controllo periodica e tra andare là... medico... ospedali etc... ho perso un po' le vecchie abitudini. Ma eccomi e con me porto anche una bella recensione, bella non so... ma va bé! Un libro presentato un po' come il fantasy del 2020, io invece abbasso la media... e di seguito il mio parere ;)
Titolo: Fiore di sangue
Autore: Crystal Smith
Serie: Bloodleaf #1
Genere: Fantasy
Pagine: 276
Editore: Mondadori
Data di uscita: 14 Gennaio 2020

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Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona. 
"Fiore di sangue" è un romanzo dalle tinte cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.

lunedì 27 gennaio 2020

Made in Italy #53

Buon Lunedì a tutti!
Come sapete ogni tanto in questo giorno della settimana posto la rubrica "Made in Italy", in cui vi segnalerò libri italiani di autori emergenti (autopubblicati e non) che ho trovato in giro per la rete o che mi sono stati segnalati dagli autori stessi. Lo scopo di questa rubrica è quello di farvi conoscere nuovi scrittori, che sicuramente meritano tutta la nostra attenzione!

Voglio precisare inoltre che questi non sono libri che ho letto, quindi non ci sarà la mia opinione personale.

Ma iniziamo subito....

sabato 25 gennaio 2020

Anteprima - "Gli ingredienti per amare" di Alice Gerini, uscirà il 14 Febbraio!

Titolo: Gli ingredienti per amare
Autore: Alice Gerini
Genere: Rosa Contemporaneo
Pagine: 300
Editore: Darcy Edizioni
Data di uscita: 14 Febbraio 2020

Hellen King è una chef di fama mondiale. Cresciuta come lavapiatti in una piccola trattoria di Roma, ora chef stellata di uno dei locali più in voga di New York. Amici sinceri, una famiglia sempre presente nonostante la distanza, una stabilità economica da sempre sperata e un numeroso fanclub… Eppure nonostante tutto sente che le manca qualcosa, un qualcosa che condiziona anche il sapore dei suoi piatti migliori: L’amore.
Sì perché Hellen non ha più fiducia né nel suo cuore né in quello degli uomini, eppure una flebile speranza dentro di sé cerca di spingerla a provarci e riprovarci, finché un giorno non la spinge letteralmente addosso a un ragazzo con due occhi scuri come cioccolato fondente in cui sarà molto difficile evitare di sciogliersi…

giovedì 23 gennaio 2020

Segnalazione - "Noi e null'Altro" di Luisa Distefano

Buongiorno a tutti! Oggi vi presento il libro di poesie di una cara amica blogger, Luisa Distefano e il suo libro di poesia "Noi e null'altro".
Titolo: Noi e null'Altro
Autrice: Luisa Distefano
Genere: Poesie d’amore
Pagine: 65
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 17 Gennaio 2020

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Un buongiorno unico e speciale, una buona notte in rima, un pensiero per ogni momento della giornata: per regalare un’emozione nuova alla persona amata, per farla sentire il centro del nostro mondo, per non farle mai mancare piccole attenzioni, per farla sentire desiderata e coccolarla con tenere parole d’amore. Una raccolta di dediche da donare a chi si ama ed essere solo Noi e null’Altro.

Presentazione del libro

Noi e null’Altro è nato quasi per caso.

Mi piace scrivere, scarabocchiare su foglietti volanti frasi e dediche, trovare l’ispirazione di un pensiero in rima nei momenti più impensabili della giornata e appuntare quelle parole, per poi riprenderle, rielaborarle e rimetterle insieme per crearne una poesia e poi inviarla a mio marito per corteggiarlo durante la giornata, per dargli un buongiorno diverso quando siamo lontani per lavoro o semplicemente per dirgli Ti Amo a modo mio.

Così ho voluto raccogliere tutte le poesie più significative che ci siamo scambiati in un file e ho pensato, perché non pubblicarle? Perché non provare a emozionare con parole semplici?

Mi sono chiesta se in un mondo digitale si ci scriva ancora poesie con carta e penna. Forse saremo in pochissimi ancora a farlo, ma sono convinta che a tutti piace essere corteggiati, ricevere delle dediche d’amore, anche tramite un messaggio di WhatsApp o un post su Facebook.
Però in molte occasioni si condividono delle frasi già scritte, che per quanto possano essere belle e colme di significato, non riescono ad esprimere i sentimenti che vogliamo condividere.

E così, Noi e null’Altro ha preso vita andando ad occupare un posto importante tra i miei libri già pubblicati, in cui obiettivo principale è parlare d’amore.
Spero che con la lettura di queste brevi pagine, il lettore possa prendere ispirazione per scrivere le dediche del buongiorno e della buona notte personali, da dedicare alle persone amate.


Estratti

In te tutto vive, amore,
per tutto quello che siamo,
per tutto ciò che saremo e desideriamo
Solo Noi e null’Altro.
I sogni possono avverarsi.
I sogni,
quelli belli, quelli veri, desiderati con tutto il cuore.
Il mio sogno si è realizzato.
Il mio sogno è svegliarmi ogni mattina nel tuo abbraccio,
addormentarmi con la tua buonanotte.
Il mio sogno sei sempre stato tu, amore mio.

Biografia

Luisa Distefano (nata a Ragusa nel 1982) proprietaria del blog I Sussurri delle Muse, dopo il romanzo d’esordio Anime Gemelle: Marcus & Jules (2016) e la raccolta di poesie Per dirsi Ti Amo (2018) torna a scrivere e parlare d’amore.
In Noi e null’Altro ha voluto raccogliere e rielaborare alcune dediche scritte e scambiate con il marito nei momenti più dolci e romantici della loro storia d’amore. Parole che spera raggiungano il cuore del lettore e da cui possa prendere ispirazione per scriverne di proprie e dedicarle alle persone amate.
In un’era digitale, in cui il tempo è un optional, i sentimenti snobbati e le emozioni considerate debolezze, l’autrice continua a scrivere e palare d’amore, perché è sicura che solo l’Amore che può donare felicità e completezza.

mercoledì 22 gennaio 2020

W...W...W...Wednesday #90

Buon mercoledì a tutti! Questa settimana un WWW un po' povero, ho finito solo un libro e ne sto leggendo soltanto uno, ma va bene così, ogni tanto si legge come i comuni mortali eheheh

Come sempre oggi il RECAP settimanale, rispondendo alle solite domande!

Cosa stai leggendo? (What are you currently reading?)
Qual è il libro che hai appena finito? (What did you recently finish reading?)
Quale sarà la tua prossima lettura? (What do you think you’ll read next?)

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Concorso letterario: In mille parole #3 - Tema PAURA... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato la PAURA e il vincitore è:

Noemi Villaruel

con

Quattro minuti

Sospirai, chiudendo a chiave il mio armadietto. Avevo appena terminato un turno di dodici ore al fast food e il mio unico desiderio era stiracchiarmi come un gatto sornione sul divano. Peccato che non avessi nessuna voglia di affrontare i miei genitori. Troppe ramanzine, strani fraintendimenti e mancati chiarimenti fra di noi. A soli diciannove anni avevo già compreso chiaramente quanto le persone fossero brave a giudicare la vita altrui, piuttosto che guardare il proprio percorso. Forse è una caratteristica insita nella natura umana, il desiderio irrefrenabile di osservare l’esistenza delle persone vicine, attendendo solo un piccolo sbaglio per puntare il dito aggredendoli, sgranocchiando immaginari popcorn come se si stesse godendo la visione della prima di un film. Ogni persona deve sempre annotare se l’erba del vicino è più alta della propria, in un paese in cui il prato è rigorosamente tagliato a 3,5 cm e l’unica vocazione è quella di regalare un cesto di frutta al nuovo arrivato nel quartiere. Bah, quanta ipocrisia.

Stavo per svoltare l’angolo che mi avrebbe condotto alla metropolitana, quando un brivido mi percorse la schiena. L’aria gelida di dicembre giustificava il freddo, ma quella sensazione era diversa, non aveva nulla a che vedere con il clima. Ruotai la testa in varie direzioni, cercando qualcosa. Non sapevo neppure io cosa stessi facendo, ma la sgradevole percezione che qualcosa non andasse penetrava fino alle ossa. Osservai con attenzione una coppietta che correva abbracciata, un anziano zoppicante col suo bastone, dei ragazzi bazzicare in un pub. E poi lo vidi. La sagoma di un uomo all’imbocco di un vicolo buio, una figura alta, longilinea ed inquietante. Non riuscivo a distinguere i lineamenti, il suo viso era simile ad un buco nero pronto a risucchiare la luce intorno a lui, persino i fari di un’auto che passò in quel momento non riuscirono ad illuminarlo, lo oltrepassarono solamente. Nessun movimento, nessuna parvenza di vita, eppure ero sicura che mi stesse osservando. Inghiottì a vuoto, strinsi la borsa al petto e feci un passo indietro. L’uomo ne fece uno in avanti. Il cuore perse un battito, i polmoni smisero di riempirsi d’aria, le mani cominciarono a tremare. Ogni mio passo indietro ne provocava uno in avanti da parte dello sconosciuto. Diedi una sbirciata alle mie spalle. Pochi metri e l’entrata della metropolitana sarebbe stata la mia salvezza. Potevo farcela. Dovevo farcela.Voltandomi, inciampai in una crepa del terreno, maledissi il governo londinese per non riparare le strade e corsi. Non ero un tipo atletico, ma impiegai tutte le mie forze in quello scatto di velocità. Saltai alcuni gradini delle scale e cercai come una forsennata la scheda dell’abbonamento. Sentivo il suo sguardo perforarmi la schiena. Non volevo voltarmi, non volevo scoprire cosa fosse alle mie spalle. Strisciai la card e oltrepassai disperatamente i controlli. Continuai a correre fino alla linea di delimitazione di sicurezza che separava i binari dalla panchina. Nessun vagone. Lo schermo indicava un’attesa di quattro minuti. No, ti prego. Il cervello era in panico, non riuscivo a riflettere lucidamente. La stazione era deserta, d’altronde erano le 2:23 di un monotono mercoledì.