Autore: Elisa Bertini
Genere: Thriller
Pagine: 336
Editore: SEM
Data di uscita: 27 maggio 2025
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Il 7 febbraio 1945 un commando di partigiani comunisti dei GAP attaccò a tradimento un gruppo di partigiani dell'Osoppo stanziato alle malghe di Porzûs, a pochi chilometri in linea d'aria da quello che oggi è il confine italo-sloveno. Il comandante e il delegato politico dell'Osoppo vennero uccisi sul posto, insieme a una donna e a un giovane che si trovavano alle malghe. Altri quattordici partigiani furono fatti prigionieri e assassinati barbaramente nei giorni successivi. Tra le vittime, anche il fratello di Pier Paolo Pasolini, Guido. Fu il più grave scontro interno alla resistenza italiana, oggetto di un dibattito storiografico e politico che si è trascinato fino a oggi. Nel primo dopoguerra la magistratura accertò la responsabilità di parte degli esecutori, ma molti interrogativi rimasero senza risposta. Chi aveva ordinato ai GAP di attaccare il presidio osovano? Era stato il Partito comunista italiano? Oppure il comando della divisione Garibaldi Natisone, che era entrato in rotta di collisione con gli osovani sull'appartenenza della zona di confine alla Jugoslavia socialista? O era stato il IX Corpo sloveno, che non aveva mai fatto mistero di non tollerare nella zona contesa formazioni partigiane che non fossero sotto il suo controllo? Oppure era stata una iniziativa personale dei gappisti? Attraverso un imponente e accurato lavoro di archivio, che incrocia per la prima volta documenti inediti italiani e sloveni, Tommaso Piffer getta nuova luce su uno degli episodi più controversi della storia della resistenza italiana, dando un nome e un volto ai mandanti dell'eccidio e mostrando come i fatti di Porzûs non siano soltanto una storia di frontiera, ma uno «straordinario crocevia di tutta la storia del Novecento europeo».
Quali sono gli strumenti che abbiamo per combattere la profonda crisi che permea la nostra epoca? Qual è il modo giusto di vivere? Secondo il saggista olandese Rob Riemen non ci sono strade precise da seguire, nessuna via già battuta, né metodi o protocolli: la ricerca del significato autentico della nostra esistenza non risiede nella scienza, ma in quei valori universali che solo l'umanesimo può indicarci. Diventare umani è una vera e propria arte: un'arte che possiamo apprendere ma che, come tutte le arti, richiede una pratica costante, una sensibilità e una dedizione individuale che non possono essere insegnate. Tuttavia possiamo far tesoro dei quattro consigli che Riemen ci offre, articolati in altrettante appassionate lezioni che come punti cardinali segnano la direzione: l'aspra e necessaria lezione di vita rappresentata dalla guerra; gli inganni della stupidità e la chiave per smascherarli; il costo, in termini di compassione e coraggio, di opporsi all'ingiustizia, e la ricompensa che ne deriva; la forza dell'ispirazione che salva dalla paura. In un dialogo continuo e provocatorio con i grandi maestri della letteratura e del pensiero occidentale - da Socrate a Thomas Mann, da Émile Zola a Michail Bulgakov -, Riemen non intende farci da navigatore e spiegarci passo per passo come uscire dal circolo vizioso di omologazione, falsità e superficialità entro il quale continuiamo a girare come trottole: non potrebbe farlo. Quello che fa invece è invitarci a cercare la via d'uscita, perché una via d'uscita c'è, senza dubbio. Chi vuole imboccarla, può servirsi di questo libro come di una bussola, in cui il Nord coincide con i valori eterni di bellezza, amore, verità, giustizia. E nel metterci in cammino, non possiamo dimenticare che portiamo con noi una responsabilità importante, che va oltre la nostra realizzazione personale: è il dovere che abbiamo verso la società di cui siamo parte, un impegno a vivere secondo quei princìpi che rendono una comunità giusta e compassionevole.
Il libro contiene una raccolta di racconti concatenati che nell’insieme costituiscono un suggestivo romanzo redatto da un italo-palestinese che ha vissuto direttamente i drammi della guerra e dell’occupazione. Lo scritto, incisivo e ironico accompagna il lettore in un itinerario nel cuore della Palestina svelando i drammi e le complicazioni della vita in una terra cardine della civiltà.
Verona si è agghindata per la festa del patrono quando in un vicolo del centro viene ritrovato il cadavere di Carlo Bonfati, imprenditore di recente salito agli onori della cronaca per aver salvato dalla bancarotta una storica azienda di dolciumi. Il caso finisce sulla scrivania di Giovanni Russo, e il commissario capisce in fretta di avere per le mani una patata bollente: gli indizi sulla scena del crimine sono pochi, ma in alto premono per una rapida soluzione del caso, perché Bonfati era amico intimo del Questore. Anche a casa la situazione non è semplice: la moglie Claire, fino a pochi anni prima mente brillante, è ostaggio di una strisciante depressione, e Giovanni, pur amandola sinceramente, la sente sempre più lontana. Per fortuna, il commissario ha una squadra di collaboratori fidati, grazie ai quali risale all’ultima persona ad aver visto viva la vittima: si tratta di Ambra, studentessa universitaria appassionata di lettura dei tarocchi. La ragazza ha avuto sicuramente l’occasione di uccidere, ma che dire del movente? E presto la situazione si complica, perché a Giovanni basta grattare la superficie della vita di Bonfati per accorgersi che tanti hanno guadagnato dalla sua morte… Anna E. Pavani entra nel Giallo con un affascinante mistery a scatole cinesi, in cui la verità si cela sempre sotto uno strato ancora più nascosto.
Per il suo ottavo compleanno la piccola Nola riceve in regalo il vecchio carillon della sua amata madre Anna. Quella scatolina si rivela subito un oggetto preziosissimo per Nola, ma ben presto la bambina scopre che nasconde molto di più di quanto sembri: il carillon è infatti un portale magico per Pandorient, un universo fantastico ricco di musica e magia. In questo mondo straordinario, Nola incontra Andrea e Igor, due fratellini alle prese con la misteriosa malattia della madre Matilda, una vecchia amica di Anna. In un'emozionante corsa contro il tempo, sulle tracce di un inquinatore senza scrupoli, Nola e i suoi nuovi amici dovranno trovare una cura prima che il carillon suoni l'ultima nota e la riporti nel suo mondo. Età di lettura: da 10 anni.
Una nuova e "paurosissima" avventura per Luna e Benjamin, gli Aciuffamostri!
A Stranevie sta per iniziare un altro anno scolastico e Luna si trascina un po' annoiata verso l'aula di terza... Nell'ultimo periodo intorno a lei solo calma piatta. È un po' che non vede Benjamin il suo socio nella ditta Acciuffamostri e così quella notte decide di raggiungerlo a Villa Lugubre per divertirsi insieme a Zompa lo Zombie, un gioco inventato da lei. Luna si diverte un sacco in compagnia di Ben, di Attilio il teschio e del suo topolino goloso di libri... fin quando non le appare una strana creatura che le si materializza davanti fuoriuscendo da una tomba... Paurosi spiriti, creature misteriose e incredibili avventure per la squadra di Acciuffamostri più coraggiosa che ci sia!