Autore: Manuel Bova
Genere: Racconti
Pagine: 200
Editore: Altrevoci Edizioni
Data di uscita: 21 aprile 2025
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Adoro il modo in cui le parole fluiscono dalla penna di
Manuel Bova e si organizzano sulle pagine dei suoi libri. Mi riconosco nella
sua ironia e, soprattutto, nella sua autoironia. Nello specifico caso di questo
libro, mi sono rilassata con la lettura dei brevi racconti nei quali mi
riconosco nel ruolo di genitrice. “Madre” è l’appellativo che mia figlia mi
riserva da che mi ricordo e il figlio realmente in difficoltà alle prese con il
difficile compito di sopravvivere è il ritratto sputato del mio primogenito,
che vorrei tanto imparasse un po’ a ridere di sé stesso.
Quando penso alla madre protagonista di questi racconti me la
immagino spettinata, per il continuo passarsi la mano tra i capelli, e con uno
spritz e un pezzo importante di focaccia sempre a portata di mano. Io, almeno,
al suo posto terrei delle importanti scorte di cibi di conforto. Non è un libro
da leggere tutto d’un fiato perché non lo si apprezzerebbe a puntino. Ma uno o
due racconti per volta permettono di gustarselo appieno e di farsi anche
qualche bella risata scordando un po’ le problematiche quotidiane. È quello che
fanno i follower di Bova che sui social seguono ogni giorno il suo post per
prepararsi ad affrontare la vita ma, mi raccomando, non chiamatelo influencer.
Il rapporto madre e figlio, così come, in parallelo, quello
padre e figlio ne escono ben delineati a pennellate rapide ma precise. Così,
nel mentre si legge di un figlio che riesce a spacciare una cena a base di
tonno in scatola e crackers per pesce in crosta salata, e
di una madre dalla quale impariamo tanti modi per dire “hai rotto il …” quanti
sono i racconti, intravediamo un padre che non ne esce benissimo, a iniziare
dai suoi maldestri tentativi di seduzione fino alle sue mille difficoltà nelle
faccende quotidiane che testimoniano la comunanza del patrimonio genetico col
figlio.
Bova ha pubblicato questo libro con la piccola casa editrice
Altre Voci lasciando la Sperling ma la qualità del suo lavoro non è cambiata e
merita di essere letto sempre, sui social o nei suoi libri perché sia che
tratti argomenti seri o seriosi un sorriso riesce a regalarlo comunque. E il
sorriso è quella linea curva che raddrizza la giornata.
Buona lettura.
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