Autore: Bruno Maida
Genere: Storico
Pagine: 344
Editore: Einaudi
Data di uscita: 2 aprile 2024
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Anno del Signore 1580. Siviglia è una delle più ricche e
fiorenti città d'Europa. Dal suo porto sta per salpare la flotta delle Indie:
dovrà riportare alla Corona spagnola parte di quei tesori del Nuovo Mondo che
la stanno facendo grande. Ma l'orrore è in agguato. Sulla polena della nave da
guerra che guiderà la spedizione appare la pelle di un volto di donna,
scuoiato, dai capelli rossi... Il crimine è raccapricciante, ma più nefasto
ancora è il presagio che la superstizione dei marinai riconosce nella cruenta
insegna. A cercare con tenacia la verità è Damiana, prostituta mulatta della
Babilonia, una delle più rinomate case di tolleranza della città, collega della
vittima. Damiana ignora però di essere molto più coinvolta di quanto creda, e
la sua decisione di cercare aiuto presso l'amica d'infanzia Carlina, ora suor
Catalina, carmelitana scalza, avrà nuove terribili conseguenze.
C'è un uomo a Bariloche, ai piedi delle Ande, che ogni
mattina raggiunge la scuola tedesca dove insegna, fa lezione ai ragazzi e per
pranzo torna a casa dalla moglie. Vive lì da quasi cinquant'anni, è
perfettamente integrato, rispettato, ha una solida rete di amicizie. Un giorno,
fuori dalla porta trova ad attenderlo una troupe televisiva americana. «Signor
Priebke?» gli chiede un giornalista. «Lei era nella Gestapo nel '44, giusto? A
Roma?» L'uomo rimane impassibile, sembra non capire. Poi annuisce. Come ha
fatto Erich Priebke, il capitano della polizia tedesca che il 24 marzo 1944
chiamava i nomi dei 335 uomini da condurre all'interno delle Fosse Ardeatine
per essere fucilati, a fuggire in Argentina e vivere indisturbato per mezzo
secolo senza che nessuno gli chiedesse ragione dei suoi crimini? Attraverso un
monumentale lavoro di ricerca, un'appassionata serie di interviste ai
protagonisti della vicenda e materiale del tutto inedito, "Il
carnefice" racconta tre storie: quella della cattura del vecchio nazista
grazie al lavoro di agenti internazionali, l'estradizione e i processi in un
Paese profondamente diviso tra chi chiedeva giustizia e chi invocava clemenza
per un uomo ormai anziano; quella della carriera di Priebke a Roma, del suo
ruolo di predatore di partigiani e della fuga rocambolesca in Argentina dopo la
caduta del Reich; e infine una storia di radici, quelle dell'Italia di oggi,
con le sue contraddizioni e i suoi antagonismi mai superati, e di Antonio
Iovane, che mentre scriveva, indagava ed entrava nel cuore nero della Storia,
si è trovato davanti a una verità perturbante.