mercoledì 19 marzo 2025

Recensione - "Il marchio di Medusa" di Salvatore Savasta

Titolo:
Il marchio di Medusa
Autore: Salvatore Savasta
Genere: Thriller
Pagine: 272
Editore: Giraldi Editore
Data di uscita: 3 febbraio 2025

AMAZON

Tre donne, un passato difficile e una serie di uomini torturati e barbaramente uccisi. Il confine tra sogno e realtà, tra emancipazione e asservimento, può essere letale. Rosalia, ormai anziana, farà i conti con le scelte di una gioventù che la vide scoprire nel proprio corpo l'unico mezzo di sostentamento. Rita, tormentata da incubi che appaiono premonitori, trascinata controvoglia nell'indagine del commissario Italo Romano. Nora, fil rouge tra le due, nel tentativo di rimettere insieme segreti che nessuno dovrebbe svelare. Tra corpi seviziati, incubi ricorrenti e verità nascoste alla luce del sole, Il marchio di Medusa è un thriller psicologico che unisce il coraggio che hanno le donne nella lotta contro le convenzioni sociali, alla forza che minaccia di farle precipitare in un abisso senza ritorno. Attraverso una scrittura cruda e diretta che non lascia scampo, Savasta immergerà il lettore in un gioco di specchi tra sogno e realtà, toccando le corde più profonde dell'animo umano, esplorando le paure, i desideri e le fragilità dei suoi protagonisti.

lunedì 17 marzo 2025

Recensione - "Incastrati. Storie vere e incredibili di condanne ingiuste" di John Grisham e Jim McCloskey

Titolo:
Incastrati
Autore: John Grisham, Jim McCloskey
Genere: Saggio
Pagine: 372
Editore: Mondadori
Data di uscita: 19 dicembre 2024

AMAZON

Molte persone passano gran parte della vita in carcere senza aver commesso alcun crimine. Quello dell'ingiustizia è un tema centrale in tutte le opere di John Grisham, che in questo libro ha deciso di raccontare dieci casi sconvolgenti insieme a Jim McCloskey, da molti anni in prima linea per restituire la libertà agli innocenti. Si tratta di storie tragiche, talvolta assurde, che lasciano con l'amaro in bocca e un senso di profonda incredulità. Drammi umani che svelano aspetti crudeli e altrettanto coraggio. Coloro che finiscono in questa situazione si ritrovano in trappola e sacrificano decenni della loro vita e tutto ciò che hanno di più caro in prigione, rischiando la pena capitale mentre i veri colpevoli restano fuori. Da cosa nascono queste condanne ingiuste? Razzismo, negligenza, collusione, testimonianze false e corruzione tra le forze dell'ordine e nelle aule dei tribunali rendono difficilissima la scarcerazione di persone condannate all'ergastolo o a morte senza ragione, e spesso contro ogni evidenza e ogni logica. Documentato impeccabilmente e narrato in modo avvincente, "Incastrati" descrive l'ingiustizia subita dalle vittime del sistema giudiziario americano e le dure battaglie per ottenere la loro assoluzione e salvare le loro vite. Ne esce un interessante e inquietante spaccato dell'America profonda e la testimonianza che la libertà può vincere anche quando tutto sembra perduto.

mercoledì 5 marzo 2025

Recensione - "La magia del ritorno" di Nicholas Sparks

Titolo:
La magia del ritorno
Autore: Nicholas Sparks
Genere: Narrativa
Pagine: 344
Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita: 30 giugno 2020

AMAZON

Per Trevor Benson, i più bei ricordi d'infanzia sono legati alle estati trascorse a New Bern, nel North Carolina, dove il nonno gli ha insegnato a pescare, a prendersi cura delle api, e ha provato a spiegargli cosa vuol dire innamorarsi. È a lui che il nonno, recentemente scomparso, ha lasciato in eredità la vecchia casa di legno accanto al fiume, ed è proprio lì che Trevor decide di trasferirsi temporaneamente prima di iniziare una nuova vita. Rimasto gravemente ferito in Afghanistan, ha infatti dovuto abbandonare la professione di chirurgo e trovare una nuova strada. Se i segni sul corpo sono quasi spariti grazie a una lunga serie di interventi, nulla può cancellare però le ferite dell'anima.
In quell'estate sospesa tra un capitolo e l'altro della sua esistenza, due incontri inattesi giungono a sorprenderlo: quello con Callie, una ragazzina inquieta e sfuggente che sa qualcosa sulle circostanze misteriose della morte di suo nonno, ma è restia a dirgli la verità; e quello con Natalie, una giovane ed enigmatica poliziotta per la quale Trevor sente nascere un sentimento profondo, ma che sembra avere paura d'amare.
Avvolto da una rete di segreti che non riesce a districare, Trevor decide di fidarsi dell'istinto, come gli consigliava sempre il nonno, e intraprende così una ricerca che lo porterà a cogliere il significato più profondo dell'amore e del perdono e lo ricondurrà al centro esatto del suo cuore. Perché a volte, per andare avanti, è necessario ritornare al punto in cui tutto è cominciato.

lunedì 3 marzo 2025

Recensione - "Spera" di Papa Francesco, a cura di Carlo Musso

Titolo:
Spera 
Autore: Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio), a cura di Carlo Musso 
Genere: Autobiografia
Pagine: 3400
Editore: Mondadori
Data di uscita: 14 gennaio 2025

AMAZON

Per volontà di papa Francesco questo eccezionale documento avrebbe dovuto in un primo momento vedere la luce solo dopo la sua morte. Ma il nuovo Giubileo della Speranza e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. "Spera" è la prima autobiografia mai pubblicata da un papa nella storia. Un'autobiografia completa, la cui stesura ha impegnato gli ultimi sei anni, che procede dai primi del Novecento, con le radici italiane e l'avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi attraverso l'infanzia, gli entusiasmi e i turbamenti della giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l'intero pontificato e il tempo presente. Nel raccontare con intima forza narrativa le sue memorie (non tralasciando affatto le proprie passioni), Francesco affronta senza alcuna dissolvenza anche i nodi cruciali del pontificato e sviluppa con coraggio, schiettezza e profezia i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità: guerra e pace (compresi i conflitti in Ucraina e Medio Oriente), migrazioni, crisi ambientale, politica sociale, condizione femminile, sessualità, sviluppo tecnologico, futuro della Chiesa e delle religioni. Ricco di rivelazioni, di aneddoti, di illuminanti riflessioni, un memoir emozionante e umanissimo, commovente e capace di umorismo, che rappresenta il "romanzo di una vita" e al tempo stesso un testamento morale e spirituale destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a incarnare il suo lascito di speranza per le generazioni future. Il volume è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale di papa Francesco.

mercoledì 26 febbraio 2025

Recensione - "Sciuscià" di Bruno Maida

Titolo:
Sciuscià
Autore: Bruno Maida
Genere: Storico
Pagine: 344
Editore: Einaudi
Data di uscita: 2 aprile 2024

AMAZON

Un’infanzia povera, orfana ed emarginata. Questa è la storia degli sciuscià, i bambini che nel dopoguerra hanno riempito le strade d’Italia. «Sciuscià» è una delle parole italiane più conosciute al mondo. Resa celebre dall’omonimo film di Vittorio De Sica è arrivata a incarnare e rappresentare la condizione dell’infanzia povera e abbandonata nell’Italia nel dopoguerra, forse più di ogni altro aspetto sociale ed economico. Dalla liberazione di Napoli nel 1943 fino alla fine del decennio, i bambini e i ragazzi di strada sono il simbolo del contrasto tra un’infanzia come immagine positiva del futuro e un’infanzia “pericolosa” che vive ai margini della società e spesso è costretta a delinquere. Nascono moltissime iniziative assistenziali, religiose e laiche, per nutrirli, vestirli, educarli. Gli sciuscià diventano così protagonisti di un progetto di salvezza dell’infanzia e le loro storie sono raccontate dal cinema, dalla letteratura, dalla fotografia, dai diari e dalle memorie. Le pagine che si leggono in questo libro raccontano le vicende di quei bambini e ragazzi di strada chiamati «sciuscià». Non è quindi in senso stretto la storia dei lustrascarpe che nei primi anni del dopoguerra popolano le grandi città italiane, in particolare Roma e Napoli, invase dai militari alleati a cui di fatto si deve il nome. Non è neanche la storia del film di Vittorio De Sica, vincitore del premio Oscar come migliore pellicola straniera nel 1948, che ha reso la parola «sciuscià» famosa in tutto il mondo. Eppure questo libro è anche la storia dei lustrascarpe e del film di De Sica, per tre motivi. Il primo è politico e culturale. L’intreccio di creatività e avversità di cui parla la motivazione dell’Oscar al film sembra dipingere il tradizionale stereotipo dell’italiano che se la cava in qualche modo, si arrangia e alla fine o sparisce nel gorgo luciferino della miseria o, baciato dalla fortuna, conquista il successo. Il secondo motivo è che «sciuscià» è una sineddoche. I lustrascarpe sono la parte visibile di una massa di bambini e ragazzi orfani, poveri e profughi che vivono e sopravvivono nelle strade delle città italiane del dopoguerra. Il terzo motivo è il valore per così dire universale, nel tempo e nello spazio, dello sciuscià. La sua figura di bambino è quella che aggruma l’idea di tutte le infanzie vissute ai margini della società nel corso del Novecento: vittime dei cambiamenti che investono le comunità dopo guerre e catastrofi oppure espressioni icastiche dell’umanità dimenticata e offesa a ogni latitudine.

mercoledì 19 febbraio 2025

Recensione - "A Roma non ci sono le montagne" di Ritanna Armeni

Titolo:
A Roma non ci sono le montagne
Autore: Ritanna Armeni
Genere: Storico
Pagine: 208
Editore: Ponte alle Grazie
Data di uscita: 14 gennaio 2025

AMAZON

Uno spazzino gioviale che spinge il suo carretto. Una ragazza semplice ma elegante, con la borsa della spesa e un impermeabile sul braccio. Un giovane uomo, l’aria assorta, la cartella di pelle, forse un professore. Una Mercedes, scura e silenziosa come l’ufficiale tedesco seduto sul sedile posteriore. Una compagnia di soldati che marcia cantando. Perché nel 1944 le compagnie naziste cantano sempre quando attraversano Roma. In quei pochi metri, in quei secondi di trepidazione e attesa passa la Storia. E le storie dei singoli individui che formano i Gruppi di azione patriottica, fondati qualche mese prima contro l’occupante tedesco. Per lo più ragazzi borghesi, spesso universitari, che si tramutano in Banditen, capaci di sparare e di sparire, di colpire il nemico ogni giorno, senza dargli tregua. In quel breve – e infinito – pomeriggio di primavera, dove passato e presente si intrecciano, c’è chi si prepara e chi viene sorpreso, chi muore e chi sopravvive, chi scappa e chi ritorna. E c’è anche chi, sui corpi dei 33 tedeschi uccisi, firma la condanna a morte di 335 italiani. Ritanna Armeni, con l’intelligenza di chi vuole comprendere, e ricordare, conduce i lettori in via Rasella e mette in scena uno degli episodi più emblematici della Resistenza romana.

mercoledì 12 febbraio 2025

Recensione - "Tunnel 29" di Helena Merriman

Titolo:
Tunnel 29
Autore: Helena Merriman
Genere: Storico
Pagine: 384
Editore: Mondadori
Data di uscita: 19 ottobre 2024

AMAZON

Manca poco alla mezzanotte del 9 maggio 1962 e la serata è calda e afosa quando un ingegnoso gruppo di studenti comincia a scavare un tunnel sotto il Muro di Berlino. Non ne hanno mai visto uno vero prima, né hanno mai incontrato qualcuno che ne abbia scavato uno: tutto ciò che sanno lo hanno visto nei filmati in televisione. Si tratta della più azzardata operazione di fuga mai tentata sotto il Muro di Berlino. Ad aspettare dall'altra parte, 135 metri più in là, a Berlino Est, decine di uomini, donne e bambini, disposti a rischiare tutto pur di fuggire. Ma come si fa a realizzare un tunnel nel paese più sorvegliato al mondo senza usare macchinari rumorosi o acquistare attrezzi per mancanza di denaro? Come ottenere la luce, come respirare quando l'aria diventa rarefatta o evitare di morire annegati se si colpisce una tubazione? E se, una volta superata questa catena di ostacoli e arrivati all'altra estremità, la polizia fosse lì in attesa? Ripercorrendo l'avventura di Joachim Rudolph, lo studente dietro questo folle progetto, e attingendo a centinaia di ore di interviste con i sopravvissuti e a migliaia di pagine di documenti della Stasi, la giornalista inglese Helena Merriman racconta una straordinaria storia vera di amore, spionaggio e tradimento, di libertà rubata e della feroce lotta per riconquistarla. Con una scrittura avvolgente e un ritmo serrato, Merriman ci ricorda quanto la Storia possa determinare le nostre vite spingendoci a reagire in modi inaspettati e talvolta sorprendenti, proprio come è accaduto ai ragazzi e alle ragazze, agli uomini e alle donne protagonisti di questa incredibile storia.