Titolo: Incastrati
Autore: John Grisham, Jim McCloskey
Genere: Saggio
Pagine: 372
Editore: Mondadori
Data di uscita: 19 dicembre 2024
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Autore: John Grisham, Jim McCloskey
Genere: Saggio
Pagine: 372
Editore: Mondadori
Data di uscita: 19 dicembre 2024
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Molte persone passano gran parte della vita in carcere senza aver commesso alcun crimine. Quello dell'ingiustizia è un tema centrale in tutte le opere di John Grisham, che in questo libro ha deciso di raccontare dieci casi sconvolgenti insieme a Jim McCloskey, da molti anni in prima linea per restituire la libertà agli innocenti. Si tratta di storie tragiche, talvolta assurde, che lasciano con l'amaro in bocca e un senso di profonda incredulità. Drammi umani che svelano aspetti crudeli e altrettanto coraggio. Coloro che finiscono in questa situazione si ritrovano in trappola e sacrificano decenni della loro vita e tutto ciò che hanno di più caro in prigione, rischiando la pena capitale mentre i veri colpevoli restano fuori. Da cosa nascono queste condanne ingiuste? Razzismo, negligenza, collusione, testimonianze false e corruzione tra le forze dell'ordine e nelle aule dei tribunali rendono difficilissima la scarcerazione di persone condannate all'ergastolo o a morte senza ragione, e spesso contro ogni evidenza e ogni logica. Documentato impeccabilmente e narrato in modo avvincente, "Incastrati" descrive l'ingiustizia subita dalle vittime del sistema giudiziario americano e le dure battaglie per ottenere la loro assoluzione e salvare le loro vite. Ne esce un interessante e inquietante spaccato dell'America profonda e la testimonianza che la libertà può vincere anche quando tutto sembra perduto.
Leggere questo libro fa decisamente perdere la fiducia nelle
forze dell’ordine e nel sistema giudiziario. Le storie vere raccolte dai due
autori e ben documentate lasciano davvero senza parole. Se fossero inserite in
un romanzo, probabilmente, sembrerebbero poco credibili. A dire il vero si fa
fatica a crederci a prescindere. Eppure Grisham, che nelle prime pagine ci
ricorda la fatica fatta per verificare questa raccolta di disastri giudiziari,
ci dice che fatti così assurdi avvengono più spesso di quanto si possa pensare.
Inasprire le pene per i reati minori non è servito e le vittime di questa “guerra” sono morte o in prigione mentre la droga continua bellamente a circolare e causare morti.
“Ci sono approssimativamente due milioni e trecentomila americani in prigione, un record. Non c’è nessun altro paese al mondo con un numero di cittadini in carcere così elevato e che abbia inflitto un incalcolabile danno sociale ed economico ai più vulnerabili: le persone povere e non bianche”. Anche se “il colore della pelle non protegge sempre da questo genere di ingiustizia”.In effetti non ci sono ricchi tra i protagonisti delle storie riportate. Secondo l’autore le cose sono drasticamente peggiorate da quando, negli anni settanta, il paese ha “dichiarato guerra alla droga” col risultato di far schizzare alle stelle il numero dei detenuti pur mantenendo pressoché inalterato il consumo di stupefacenti.
Inasprire le pene per i reati minori non è servito e le vittime di questa “guerra” sono morte o in prigione mentre la droga continua bellamente a circolare e causare morti.
Quello che emerge leggendo è la necessità di assicurare alla giustizia “UN” colpevole nel più breve tempo possibile, e poco importa che non sia “IL” colpevole.
Elemento fisso di tutte le storie sono le false dichiarazioni rese in aula da forze dell’ordine o da civili, pur tenendo conto che “la legge americana consente alla polizia di mentire riguardo ai risultati della macchina della verità”. Decine di serie poliziesche sarebbero dunque da riscrivere.
Un'ulteriore affermazione degli autori è da tener bene a mente: “Tra gli avvocati impegnati in questo tipo di cause (far liberare chi è stato incarcerato ingiustamente) si dice spesso che condannare un innocente è molto più facile che farlo uscire di prigione”.
Tant’è che in una delle storie narrate a un certo punto si vede come “Tutti quelli che hanno detto la verità sono dentro. Tutti quelli che hanno mentito sono liberi”.
Episodio dopo episodio sentivo la nausea crescere accompagnata dal timore che anche da noi succedano le stesse cose. Non è decisamente una bella sensazione. Quindi possiamo definirlo un libro disturbante. Allo stesso tempo dà modo di riflettere su molte problematiche inerenti l’umanità. Se le cose funzionano così non c’è da sorprendersi che il mondo sia al limite di una nuova guerra mondiale. Che altro è la guerra se non sopraffazione e ingiustizia? E sono le stesse cose capitate a ognuno dei protagonisti di questo libro. Persone che hanno trascorso decenni in carcere da innocenti, qualcuno è arrivato anche a essere giustiziato. È assurdo solo pensare che possa avvenire questo in un paese che si vanta di esportare la democrazia, no?
Concludendo il libro è scritto ed editato molto bene. A renderne difficile la lettura è solo il malessere che causa. Assegno cinque stelle perché denuncia un sistema marcio che è giusto conoscere anche se fa dannatamente male.
Buona lettura ma tenete un antiacido a portata di mano.
Recensione di
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