lunedì 22 aprile 2019

1° Tappa Review Party "Sapessi, Luca" di Giacomo Assennato!

Buongiorno a tutti! Oggi do inizio al Review Party che ho organizzato per l'uscita del libro "Sapessi, Luca" di Giacomo Assennato. Ho visto nascere e crescere i suoi personaggi, ho fatto da editor per la prima volta, ho cercato nel mio piccolo di contribuire al meglio alla riuscita di questa opera, che spero possa piacere almeno la metà di quanto io l'ho amata. E' stata la mia prima esperienza in questo campo e la ricorderò per tutta la vita e per questo ringrazio l'autore Giacomo Assennato per avermi dato questa fantastica opportunità, ma sopratutto lo ringrazio per essersi affidato a me e per avermi aperto un mondo tutto nuovo! 
In questo Review Party, che durerà otto giorni hanno dato la loro disponibilità tanti blog, precisamente 24, che ringrazio di vero cuore e ognuno di loro vi presenterà il libro arricchendolo con le loro recensioni. In fondo troverete il calendario con tutte le date e una tabella dove inserirò i link diretti alle varie recensioni mano a mano che usciranno, giorno per giorno.

Oggi invece qui, nella prima tappa, vi farò conoscere il suo autore, con una piccola intervista; spero tanto che tutto quello che leggerete sia di vostro gradimento...
Titolo: Sapessi, Luca
Autore: Giacomo Assennato
Genere: Contemporaneo M/M
Pagine: 174
Editore: Self Pubhishing
Data di uscita: 21 Marzo 2019


Matteo ha solo 13 anni e mezzo quando scopre per la prima volta l’amore. È una sensazione forte, che lo stordisce e lo schiaccia. Ha sempre avuto chiaro tutto di quella cosa che porta dentro: sapeva che sarebbe successo e non se ne stupisce affatto. Aspettava soltanto di capire chi sarebbe stato. Ed è per Luca, suo compagno di scuola, che Matteo proverà questa sensazione, che è così maestosa da lasciarlo senza fiato. Non glielo confesserà, perché sa che l’altro non saprebbe che farsene, e anche perché la vita li divide drasticamente.  
Sono passati quindici anni e Matteo è un grafico pubblicitario, si è trasferito a Milano ed è circondato da tre amici fantastici: Leo, Karl e Davide. La sua è una vita bella, anche se non riesce a realizzarla completamente, bloccato com’è dalla storia che non ha mai avuto ma che sente essere l’unica che realmente l’aveva toccata nell’anima. Il resto non ci somiglia neanche un po’.   Luca, e tutto quello che avrebbe voluto dirgli, sono i fantasmi che porta con sé.  L’intrecciarsi della sua storia con quella dei tre amici lo accompagnerà in situazioni divertenti ma anche malinconiche che gli apriranno la strada alla vita.
Nasce in Sicilia, ma questa terra solare imparerà a conoscerla solo da grande, in vacanza, perché quando ha appena tre anni, la sua famiglia si trasferisce a Firenze. Per questo aspira tutte le “c”.
Studia, non molto in verità, al Liceo Artistico e poi frequenta la Facoltà di Lettere. Il suo lavoro principale è quello di insegnante alle scuole superiori ma, nel privato, appassionato di pittura, di musica e della parola scritta, si dedica a tutte e tre le possibilità espressive. Ha una bella famiglia con cui condivide stimoli e soddisfazioni.
I suoi primi passi nell'editoria lo vedono come autore di libri scolastici, per Mondadori e Tramontana; ma la sua indole è quella di raccontare storie. Ha sempre scritto, fin da ragazzo, e arriva alla narrativa con “Tanto Sonno” (una raccolta di 9 racconti), col romanzo “Le strade che non portano”, “Un’immensa giornata”, che ne è il seguito ideale e il romanzo “Le cose cose accadono”, delicata e intensa storia a tema M/M.
“Sapessi, Luca” è la sua seconda prova nel romanzo M/M.
Ciao Giacomo, intanto ti ringrazio per il tempo che mi stai dedicando e inizio subito chiedendoti...



Chi è Giacomo Assennato?

Eh, me lo chiedo anch'io. E’ uno che ha affrontato tante prove e che per questo potrebbe sentirsi un macho forte; poi, in realtà, ha mille insicurezze. In genere sono uno che se deve andare a una cena, o superare un esame, vive per un’intera settimana convinto che sarà inadeguato, che suderà, che gli piglierà uno svenimento... poi va a finire che faccio il giullare o quello “brillante”. Mi prenderei spesso a schiaffi.

Parlami di questo libro... chi è Luca?

Luca rappresenta il rimpianto; vale per Matteo ma anche per molti di noi, che hanno solo sfiorato l'occasione della propria vita. Sfiorata e persa. Per Matteo è un pensiero costante che lo accompagna dall'adolescenza all'età adulta, con tutte le cose che avrebbe voluto, almeno, dirgli: "Sapessi, Luca per quanto tempo ti ho portato dentro di me..."

Come è nata l'idea di questa storia?

Le idee vengono da qualcosa che abbiamo dentro, ovviamente. Magari non ce ne accorgiamo, però quando comincia a farsi sentire, prima lo fa piano, ma poi urla. E va ascoltata. Tecnicamente è nata canticchiando una canzone “Luka” di Susanne Vega. E invece del testo inglese mi è scappato dalla bocca un “Sapessi Luca, da quanto tempo ti ho aspettato...”. E’ diventato un martello che picchiava in testa e diceva “Vai e scrivi, muoviti!”.

Quanto c'è di te in questo libro?

Molto. Di rimpianti ne ho una bella collezione; rimorsi no, ma di cose che avrei voluto dire e che ancora tengo dentro, sono pieno.

Qual è il tuo personaggio preferito, con chi ti identifichi?

Chi ha letto il libro, mi ha fatto notare che Davide è un po’ il mio ritratto. Penso abbiano ragione: è nervosetto, chiassoso, fa l’attore e quindi è un po’ esibizionista; però è buono. Anche a Karl, stralunato tedesco, voglio bene.

In generale, da dove prendi le tue idee?

A volte è una frase che mi cattura e ci ricamo sopra; oppure sul bus vedo un ragazzo o una ragazza e mi sembra abbiano dentro qualcosa che li intristisce; mi piacerebbe che me ne parlassero; non lo fanno e allora mi faccio un film.

Hai mai avuto il blocco dello scrittore?

Sì. Succede quando la storia è troppo inventata, quando mi accorgo che mi ero seduto davanti al computer per gioco, per esercizio, e non perché una storia voleva essere raccontata. E allora sfuma da sola. Se invece il racconto nasce da un’esigenza mia, non smetterei mai di scrivere. E in quei casi, quando interrompo, i personaggi vanno avanti nella mia testa e mi dicono cosa scrivere.

Quando cominci a scrivere una storia sai già quello che dovrà succedere?

Assolutamente no. Ho in mente il personaggio che parla (in genere scrivo in prima persona); poi lui fa una cosa e mi stupisce, oppure nel libro squilla il telefono e lì per lì non so chi è che chiama; alcune volte i personaggi dicono una battuta che mi sorprende e rido, o mi commuovo, come se fossi uno spettatore. E quando registro il file e chiudo, mi chiedo cosa staranno facendo i personaggi, che per me sono “persone”. Qualche anno dopo aver finito “Le strade non portano” mi domandavo, appunto, ma che ne sarà stato di Stefano...)” ed è nato “Un’immensa giornata” che più che un seguito p una storia a parte.

Cosa ami del genere M/M?

L’universalità dei sentimenti. Le storie di “Le cose accadono” e di “Sapessi, Luca” potrebbero essere tranquillamente etero; sarebbero forse meno interessanti, ma i sentimenti che uniscono in quel caso Gianni e Francesco e qui Matteo e Luca, non muterebbero di tensione e tenerezza.

Perché scrivi?

L’ho sempre fatto. Chi mi conosce dice che sono un tipo aperto: non ho problemi a parlare delle mie cose intime, ovviamente non proprio a tutti, ma scrivo per narrare qualcosa di me e, qua e là, nei vari personaggi c’è sparso molto di me. Ovviamente sono anche un lettore seriale e se incontro un libro che mi appassiona mi lascio rapire. Quando non trovo storie che mi catturano, allora me le racconto da solo.

Perché pubblichi in self, hai mai provato con una CE?

Chi pubblica in self lo fa perché non è riuscito ad arrivare a una CE; è ovvio. E con Amazon lo fa anche per vedere il proprio libro nascere davvero, con una copertina reale, con un odore...

Hai un messaggio per i tuoi lettori?

E’ quello di “Le cose accadono”, che poi, se vuoi, si ritrova anche qui: Se ci lasciamo vivere, le cose succedono; quindi il messaggio è “State in campana, qualcosa può arrivare da un momento all'altro. Sempre, a qualunque età. E quando passa vicino, afferratela al volo”. Non chiudetevi al mondo, tutto può accadere e cambiare. Credeteci”.
 

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23 commenti:

  1. Io inizio proprio oggi il libro e sono davvero molto curiosa :D

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  2. Io ho già letto il libro e come sai l'ho adorato. In particolare Davide che è stato il mio preferito. Mi fa piacere scoprire che proprio lui somiglia a Giacomo.

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    1. Non puoi immaginare che piacere mi faccia sentire che il libro è piaciuto. Ma non per boria, è perché l'ho fatto uscire proprio dal cuore. Mi convincerò sempre più di somigliare a Davide. Mi conviene :-)

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  3. Matteo e Luca e.... c'è tutto un mondo intorno!

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    1. Io ce l'ho messo, il bello siete voi che ce lo trovate questo mondo. Grazie anche a te.

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  4. Ottima intervista! Almeno cosi abbiamo scoperto qualcosa in piu' su Giacomo

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    1. Mi piacerebbe fare, come ho visto in questi giorni, una giornata di "botta e risposta" nei blog. Con domande a sorpresa... Grazie, Benny.

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  5. Dalla prima risposta ho pensato: lui è Matteo, con le sue insicurezze. Poi è anche Davide e Karl. Bella questa cosa, molto

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    1. Le insicurezze, le fobie, il posto a teatro lungo il corridoio... questo sono io dipinto... però è andata a finire che ho regalato a tutti quanti i ragazzi un po' di me!

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  6. Simo! Due parole anche per te, no? Hai scatenato il finimondo, e l'hai fatto per me. Grazie per tutto il "prima", per l'"adesso" e per il sempre. Sei un gigante.

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    1. Sai già tutto quello che penso, ma dirlo ancora non fa male a nessuno. Grazie a te per tutto!

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  7. L'ispirazione che arriva così, con una battuta buttata lì cantando, e poi l'idea che si sviluppa fino a diventare romanzo, è una cosa molto poetica.
    Grazie Giacomo, un bellissimo lavoro!

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  8. Certo qualcosa c'era già, dentro, ma quella battuta conteneva un pizzico di rimpianto e di "non te l'ho mai detto"... per cui piano piano è gonfiata e ha smosso i sentimenti. Grazie a te!

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  9. Solitamente tendo a sottolineare gli aspetti connessi all'impegno e alla professionalità in fase di scrittura, che secondo me sono spesso sottovalutati, ma non posso non riconoscere e apprezzare l'ispirazione, qui evidente, la poesia dietro la parola.
    Ci sono sentimenti universali e molto intimi che si tende a tenere nascosti, di cui ci si nutre segretamente e insieme ci si vergogna, che possono essere raccontati solo provandoli, e tu sei stato davvero in grado di farlo, Giacomo.

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  10. Ciò non toglie (e mi pare inutile dirlo a chiunque abbia letto il tuo lavoro) che sia visibile anche il lavoro fatto sullo stile e sulla struttura narrativa... ma qualcosa dovrò pur tenermi per la mia recensione nell'ultima tappa, no? :D

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    1. Sia l'inchiostro che il sangue lo dichiari nero, ma lo fai per darti un tono, mi sa, perché sei tenera, oltre che profonda. Grazie per le tue parole.

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    2. Eh eh! Devi ancora leggere la mia recensione... sono cattivissima! :ppppp

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  11. Che bella intervista, davvero molto interessante. Ho letto solo Sapessi Luca però concordo sul fatto che se fosse una storia etero sarebbe un po' meno interessante, anche se protagonisti sono i sentimenti e le emozioni più che i componenti della coppia

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