giovedì 24 giugno 2021

Recensione "Poet X" di Elizabeth Acevedo

Ciao ragazzi! Come va la vostra estate? Partite... rimanete a casa? Io vorrei tanto partire, ma ancora non mi sento tranquilla ad andare lontano, spendendo soldi e poi rischiando magari di trovare le attrattive chiuse causa covid... e quindi si rimanda... e chissà quando potremo. Speriamo presto!
Parlando di libri invece oggi vi presento la mia recensione di un caso editoriale che ha vinto il National Book Award e anche tanti altri premi internazionali. Un libro scritto in versi in cui l'autrice è riuscita a dare voce a delle problematiche già molto ben conosciute. Una donna che grazie al poetry slam si è presa la sua libertà di espressione.
Titolo:
 Poet X
Autore: Elizabeth Acevedo
Genere: Narrativa
Pagine: 355
Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita: 27 aprile 2021


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C'è potere nella parola. Avere quindici anni non è mai facile, men che meno se hai un corpo dalle curve prorompenti che non passa inosservato e che sembra raccontare tutto di te prima ancora che tu apra bocca. Xiomara se ne rende conto in fretta, mentre cammina per le strade di Harlem, inseguita da fischi e commenti lascivi, perciò impara a difendersi come può, con la lingua tagliente e i pugni levati. Non si concede mai di abbassare la guardia, se non quando appunta i suoi pensieri su un quaderno con la copertina di pelle, in cui scrive d'amore, di passione, del difficile rapporto con la madre, tradizionalista e molto religiosa, che mai e poi mai deve venire a conoscenza dei suoi tumulti interiori, dei suoi desideri più reconditi. E che la metterebbe in punizione, se venisse a sapere che la figlia si è iscritta al club di poetry slam della scuola, dove ha la possibilità di interpretare le sue poesie. Xiomara è consapevole di rischiare grosso, ma una volta assaporata la libertà di raccontare ad alta voce il suo mondo, come può accettare di tornare al silenzio?
Quale donna, ragazza, e anche bambina non ha mai subito qualche atto di violenza da un uomo? Quale donna o ragazza e anche bambina non ha dovuto sopportare quei fastidiosi sguardi lascivi o fischi o parole poco educate... e quale donna, ragazza e bambina... purtroppo...  non ha mai subito una palpatina?
E' una realtà comune a tutte dovunque tu viva, dalle grandi metropoli moderne al più piccolo paesino sperduto... è e sarà sempre così. Se sei carina e sfortunatamente anche con forme generose sarà un problema di tutti i giorni ed io ne so qualcosa.... purtroppo. Questo libro è un inno alla libertà, come donna e come essere umano. 

Xiomara ha quindici anni, è una ragazza dominicana che vive ad Harlem. Il destino con lei è stato troppo generoso con il suo corpo, e le sue forme le hanno sempre procurato problemi, perché molti uomini la apprezzano... troppo. Avere belle curve e labbra volitive fanno di te una donna esperta, è ovvio. Xiomara deve difendersi e lo sa fare anche con i pugni.
Vive in una realtà non proprio adeguata; un padre presente, ma assente; una madre religiosa che la spinge e la costringe a fare altrettanto, ma Xiomara sta iniziando a capire molte cose, a farsi tante domande e la religione non sa spiegare tutto. Sua madre non la comprende e nemmeno il parroco della chiesa.
Ha un fratello gemello, ma completamente diverso anche nel carattere. Lui è introverso. Lei invece più espansiva.
Xiomara però scrive. Ha un quaderno che porta sempre con se pieno di pensieri, sulla sua vita, su quello che la circonda... su quello che pensa e che vorrebbe urlare al mondo e  alla madre, ma che non può.
Sua madre ha una mentalità chiusa: casa, scuola, chiesa... matrimonio, figli, chiesa e non potrebbe mai capirla, ne tanto meno ascoltarla.
Fortunatamente Xiomara non è del tutto sola, ha un'amica e una professoressa che cercano di appoggiarla anche se non possono fare molto. 
Sarà il suo quaderno a darle la libertà che le serve. Quei fogli bianchi sono come delle finestre di libertà e lei scrive tanto. In quei fogli lei sfoga la sua rabbia, la sua delusione, la sua inadeguatezza e la sua sofferenza.
Non parlo con nessuno.
Il mondo è quasi un luogo di pace, 
quando smetti di provare
a capirlo.
Un libro scritto in versi, non con le rime, quindi non di difficile lettura, ma piccoli capitoli in cui l'autrice con un viaggio introspettivo racconta la vita di questa ragazza che penso sia un po' il suo alter ego. Il poetry Slam è una gara in cui i partecipanti si sfidano recitando poesie in versi, un po' come le competizioni di rap e grazie a questa attività la protagonista, come l'autrice stessa, hanno avuto la possibilità di alzare la voce ed esprimere il disagio interiore.
Una storia potente con un tema importante. L'adolescenza vissuta da una ragazza con i suoi problemi esistenziali e i conflitti interiori e col mondo esterno.
Una madre lontana anni luce dal comprendere una figlia bisognosa di aprirsi. Una ragazza forte che ha saputo trovare la sua strada per farsi valere.
Leggere questo libro è stato interessante, nulla che non sapessi già, purtroppo... questa storia ha un messaggio per tutti, adulti e ragazzi, e mi dispiace dirlo e anche pensarlo, ma la mentalità maschilista non cambierà mai... Però è anche grazie a queste storie che le persone ne continueranno a parlare, perché il silenzio non porta mai a nulla.

Recensione di

1 commento:

  1. Sembra interessante, mi toccherà metterlo in lista :P
    Grazie per la recensione

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