lunedì 15 giugno 2020

Recensione in Anteprima - "Scintilla di luce" di Dawn Blackridge, uscirà il 30 giugno!

Inizia una nuova settimana, le giornate ormai sono belle lunghe e la luce mi riempie di gioia... io sono una diurna, appena albeggia sono già in piedi e la sera appena il sole cala sono pronta per divano e TV, sarei stata una perfetta campagnola hahahah... A proposito di luce, oggi in super anteprima Giangiù ci parlerà del seguito di "La vita che ci resta", il titolo"Scintilla di luce" è bellissimo... così come la sua storia!
Titolo: Scintilla di luce
Autore: Dawn Blackridge (Donata N. Ferrari)
Serie: La vita che ci resta #2
Genere: Contemporary M/M
Pagine: 110
Editore: Self
Data di uscita: 30 giugno 2020


Avevo un conto in sospeso con Andrew Pine, il cui destino in "La vita che ci resta" era stato davvero crudele. A due anni dall’uscita del primo libro, ho capito di non volerlo lasciare così.

Andrew è vedovo da cinque anni, tuttavia il dolore per aver perduto l’amato Matthew non si è sopito e l’uomo non riesce ad andare avanti con la sua vita, fatta solo di lavoro presso la clinica veterinaria di cui è proprietario.
Spronato da Sam e Gillian, suoi colleghi e amici, accetta di partecipare a una conferenza a Denver, dove fa conoscenza con un collega, Daniel Moore. L'incontro con questo uomo intraprendente e dinamico, ma allo stesso tempo rispettoso del dolore che percepisce così forte in Andrew, cambierà tutto il suo mondo e accenderà una scintilla di luce nel suo cuore ferito.
Daniel, che all’apparenza sembra sicuro di sé, è un uomo sensibile e sentimentalmente irrealizzato. Si farà strada nell’anima di Andrew e insieme i due proveranno a superare i propri dubbi, cercando di ricostruire due vite che, separate, sembrano non avere un futuro e che invece, unite, potrebbero guarirsi a vicenda.

Ci sono migliaia di libri sugli scaffali delle librerie o nei cataloghi online e tanti hanno preso posto nelle nostre case. Alcuni ci hanno appassionato ma altri hanno fatto di più; ci hanno fatto percepire pienamente con quanta intensità l'autore abbia amato ciò a cui ha dato vita. E sentiamo che c'è genuinità nel racconto, nessun calcolo, nessuna stesura pensata a tavolino: solo emozioni.
"La vita che ci resta" ne è un esempio fulgido. L'ho letto molto tempo fa, l'ho amato subito, mi ha invaso e la bellissima storia di Andrew e dello sfortunato Matt non è mai andata via.
Quando amo intensamente un libro, io mi innamoro dei personaggi che l'hanno animato. E Andrew, rimasto solo dopo la scomparsa di Matt, era troppo bello e ne avevamo conosciuto l'anima così profondamente che quando ho saputo che Dawn Blackridge aveva deciso di dargli un'altra possibilità nella vita, scrivendo una seconda parte, ho provato una grande gioia (che, a giudicare dai commenti apparsi sui social alla notizia, è ampiamente condivisa fra altri lettori).
Preciso subito che "Scintilla di luce" è un sequel particolare: può appassionare anche chi non ha letto il primo libro, perché ha vita autonoma e ciò che è avvenuto nel passato riaffiora come un ricordo nel presente.
In questa nuova storia ritroviamo Andrew cinque anni dopo la perdita dell'amato Matt, alle prese con un'esistenza inanimata: niente ha più importanza, esiste solo il lavoro e poi il rifugiarsi a casa, dove ogni cosa continua a parlargli di lui in mille momenti quotidiani. Ed è fortemente deciso a coltivare questo ricordo e a non lasciarlo andare mai, anche se lo stesso Matt l'aveva scongiurato, per il bene che gli voleva, di non lasciarsi avvizzire, e di non rifiutare chi, un giorno, avrebbe provato a raccogliere l'ultimo pezzetto rimasto del suo cuore e a dargli nuova vita.
E in questa desolazione arriva Daniel, un personaggio perfettamente calibrato. Andrew, spinto dagli amici che vogliono farlo uscire dalla monotonia, partecipa a un convegno medico ed è lì che incontra il collega che, subito colpito, non esita a entrare simpaticamente in contatto con lui. Andrew si sente invaso, ma Daniel ha una carica umana forte e soprattutto, con la sua delicatezza, si dimostra attento e rispettoso del passato dell'altro. Nasce una bella amicizia e in tutti e due la sensazione che "poteva essere, ma non sarà".
Naturalmente non potrà finire così, nonostante la ritrosia del protagonista a lasciarsi andare. Non posso fare spoiler sulla trama, ma, è evidente che, agendo sempre con garbo, Daniel si farà spazio nel cuore di Andrew. La storia non è tutta in questo loro incontro, c'è molto di più e un finale che regalerà una forte emozione.
Il punto di forza di questo libro, oltre la dolcezza della vicenda, sta molto nei divertenti dialoghi, che Dawn utilizza con destrezza dipingendo due personaggi simpatici, con le loro indecisioni, i passi falsi, e il timore di sbagliare. Notevole anche la "presenza" di Matt, che permea tutto il libro ed è presente nei pensieri, i sogni e le scelte di Andrew, 
Consiglio vivamente questo libro. Chi ha amato "La vita che ci resta" sarà felice di sapere che una bella persona come Andrew può tornare a splendere. Ai nuovi lettori lo raccomando ugualmente per lo stile agile, il tratteggio accurato dei caratteri e per come Dawn ha saputo scrivere abilmente un libro che vive di vita propria senza essere un vero sequel.
Il mio giudizio è assolutamente pieno di stelle: cinque.

Recensione di
Giangiù

5 commenti:

  1. Non trovo le parole per descrivere quanto questa recensione mi abbia emozionato. Grazie, davvero di cuore.

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    Risposte
    1. Una recensione che emoziona è solo perché è stata ispirata da una storia che merita ;)

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  2. Che bello, sono molto felice che ci sia un seguito di "la vita che ci resta" che ho molto amato. Non vedo l'ora di leggerlo e dalla tua recensione credo che ne varrà la pena!

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