Buongiorno a tutti! Eccoci giunti alla fine del Concorso letterario: In mille parole con l'ultima edizione!
Si avete letto bene, il concorso è giunto al termine dopo quasi quattro anni... In queste venti edizioni abbiamo letto racconti divertenti, malinconici, fantastici, romantici e persino misteriosi... insomma, gli autori e le autrici partecipanti ne hanno scritte davvero di tutti i colori, stupendoci sempre con la loro immaginazione. Abbiamo condiviso un viaggio, un percorso di crescita, si è creato un bel rapporto tra persone che avevano voglia di mettersi in gioco.
Il concorso chiude qui, ma crediamo e speriamo che tutto quello che abbiamo imparato e coltivato con In mille parole possa accompagnarci tutti a lungo.
Mi rivolgo ora direttamente ai partecipanti: lo sappiamo, siete tristi. Tuttavia noi giudici crediamo che il concorso sia arrivato alla sua degna conclusione e non vorremmo, portandolo avanti troppo a lungo, rovinare la sua essenza e il divertimento che ci ha regalato finora. Non sappiamo ancora se nei prossimi mesi organizzeremo qualche nuova attività per scrittori... ci stiamo pensando e vi terremo aggiornati.
Grazie di cuore a tutti voi che ci avete regalato le vostre storie. Le custodiremo con affetto.
Il tema di questo mese è stato
"Che due biiip! Mi avete rotto le palle! [EXPLICIT]"
ed ecco la classifica con i primi tre!
"Che due biiip! Mi avete rotto le palle! [EXPLICIT]"
ed ecco la classifica con i primi tre!
1. "Libero il mondo in un biiip" di Aedeone
...
2. "Sbarcare il lunario" di Stefano Pagni
2. "Sbarcare il lunario" di Stefano Pagni
...
3. "Lava-lamp" di Dario DG
Il racconto vincitore
"Libero il mondo in un biiip" di Aedeone
Biiip! Biiip!
È mattina e questo meraviglioso suono della sveglia mi desta da un sonno profondo che non provavo da mesi. Apro un occhio per prendere la mira e con un colpo ben assestato colpisco l’orologio-sveglia che vola verso il muro alla destra del mio letto e si frantuma in mille pezzi.
Oh, che fantastica giornata è appena iniziata!
Non sono per nulla nervoso, ma vorrei picchiare il mondo con una mazza da baseball chiodata, solo per vedere l’effetto che fa. Sì, voglio capire cosa si prova a percuotere il prossimo violentemente, solo un esperimento scientifico che non ha nulla a che vedere con il fatto che sono stato lasciato da mia moglie dopo anni di placida vita coniugale. Anche questo non lo capisco: mi ha abbandonato solo perché ho smesso di insultarla per il modo in cui faceva i lavori di casa mostrandole come si usa la scopa dalla parte del manico.
Adesso sono solo e posso godermi la vita a partire da questo splendido e solare lunedì mattina.
Fuori piove a dirotto, tuoni e fulmini minacciano tempesta, ma qui dentro c’è la tranquillità che serve per rilassarmi e affrontare amichevolmente il mio capo che lo scorso venerdì mi ha consegnato la lettera di richiamo. È la terza in poco meno di due mesi, ma sicuramente deve esserci un errore e, per questo, mi ha convocato oggi nel suo ufficio. Io sono pronto, anzi più che pronto visto che ho scritto anche una bella poesia in rima per lui:
Tra tre esplosioni di gaudio, alzata di dito (medio)
Oh, mio divin superiore
Possa tu schiattar di crepacuore.
Ah, ma mica subito subito
Non prima che tu abbia subito
Eh sì, una tortura ‘si tosta
Quanto a me la tua risposta!
Uh, dimenticavo un particolare,
la Ferrari t’ho rigato, su col morale!
Iiih iiih iiih sai che risate,
tutte a te destinate.