martedì 17 maggio 2022

Recensione - "Un odore di toscano" di Roberto Perrone

Buongiorno a tutti! Eccoci con l'appuntamento del thriller con Mariagrazia che anche questa volta ha trovato una lettura soddisfacente.
Titolo:
 Un odore di toscano
Autore: Roberto Perrone
Genere: Thriller
Pagine: 528
Editore: HarperCollins
Data di uscita: 5 maggio 2022

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Attilio Toscano è grosso, fuma il sigaro, ama le battute, le moto, il buon cibo, il mare. E fa il poliziotto. Abita a Scilla, a 23 chilometri da Reggio Calabria. È capace di attirare due cose: i guai e le donne, non necessariamente in quest’ordine. Quando conosce Silvia Fantolin, la donna più bella che abbia mai incontrato, arrivano entrambi, insieme. Perché con lei comincia una relazione passionale. Prima di sapere che è sposata. Prima di sapere che suo marito è Antonio Andreasso, l’eroe per eccellenza, la star dell’antimafia. E prima di capire che ci sono dei sicari pronti a ucciderli entrambi, lui e Silvia, per colpire il marito, nel cuore e nella reputazione. E questo è solo l’inizio dei suoi problemi. E della sua storia.
Roberto Perrone, uno scrittore che non conosco. Leggendo una breve biografia, sono venuta a conoscenza di una precedente trilogia noir, dopo aver scritto libri per ragazzi sul calcio, oltre ad essere anche un giornalista. 
Questo romanzo lascia intendere diverse soluzioni sulla voce “toscano”: può essere un toscano come un sigaro, può essere una persona della regione Toscana, può essere il cognome di una persona. E per l'appunto: Attilio Toscano di Scilla, che fuma toscani; un commissario di circa cinquant'anni, una leggera pancetta, ciuffo sale e pepe ribelle, insomma un uomo che piace. Anche un personaggio fuori dallo schema del classico poliziotto, ottiene subito simpatia, anche per il modo di proporsi e di indagare con un guizzo in più per risolvere col suo intuito il caso in corso, attirando spesso invidia da parte dei colleghi. Indaga con ironia e il suo modo di predisporsi è intrigante e invita il lettore in modo spassoso e divertente. Più volte mi sono sorpresa a sorridere per le trovate e il comportamento di Toscano e per il modo di affrontare il personale a lui vicino, nonché gli interrogatori a persone coinvolte in casi a lui affidati. Toscano ama mangiare bene, ama le donne, i vini e il mare... Con il quale ha un'incompatibilità, anche se non può fare a meno di ammirarlo perché lì c’è una parte della sua vita ed è in conflitto perenne perché prima o poi, dovrà fare pace con questa distesa d’acqua salata….
“Non sapeva cosa il mare significasse per lui, non capiva quei continui viaggi e l’ostinazione, prima del trasferimento a Milano, di chiedere sempre città di mare come destinazione lavorativa”.
A Milano arriva da eroe dopo aver sconfitto una banda che lo voleva morto. Risolve brillantemente alcuni casi, ma a qualcuno non piace il suo sistema; ci sono dei personaggi autorevoli che agiscono in modo equivoco, intuiscono che non sarà facile proseguire se Toscano dovesse fiutare ciò che stanno gestendo da anni. Lui  si  adatta subito alla grande metropoli e prende il posto dell’ex collega, ucciso. 
L’indagine sarà infatti affidata a lui e scopre che è andato incontro alla morte, dando fiducia a chi lo ha tradito, mentre indagava su qualcosa da solo. 

Un personaggio quello di Toscano che non si può non amare, oltre che poliziotto, ormai vice questore, ha fatto suo il “modo” di lavorare affidandosi a persone degne della sua fiducia, come Juliette, anche lei poliziotta, che l’aiuta a dimenticare quello che rappresenta per lui il mare. E Alvise, dirimpettaio di casa, disabile, ma molto abile con tutto ciò che è tecnologico, aiutando così Toscano a risolvere varie situazioni importanti e grande compagno per le scorpacciate a qualsiasi ora del giorno e della notte. 
Quando si arriva alla conclusione, un grande finale mi ha completamente spiazzata, avrei scommesso su un’ altra conclusione…  
Una narrazione ricca, con tanto movimento e con uno scritto piacevolmente scorrevole e con tanti personaggi che mi hanno presa e guidata per le strade di Milano e periferia. Toscano è un leone, ma non fa ombra ad altri personaggi anche se è protagonista assoluto. 
Roberto Perrone tiene incollato il lettore per oltre 500 pagine, senza pause, non si può perdere nemmeno un rigo, perché tutto è fantastico: la storia, i personaggi e poi la grande Milano che io adoro. 
A malincuore ho terminato questo romanzo, con la speranza di leggere ancora nuove indagini con Toscano. Da leggere sicuramente per gli amanti di questo genere.

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