Buongiorno a tutti e buon sabato, oggi non si lavora quindi posso fare le mille mila cose che "dovrei" ultimare... ma chissà se ci riuscirò, sono davvero troppo svogliata. Oggi però vi mostro la recensione di Mariagrazia che ha letto "L'orizzonte ci regalerà le stelle" di Ruta Sepetys, un romanzo storico molto impegnativo a quanto pare....
Titolo: L'orizzonte ci regalerà le stelle
Autore: Ruta Sepetys
Genere: Narrativa starica
Pagine: 460
Editore: Garzanti
Autore: Ruta Sepetys
Genere: Narrativa starica
Pagine: 460
Editore: Garzanti
Data di uscita: 9 luglio 2020
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Madrid, 1957. Da anni la Spagna è stretta nella morsa della
dittatura franchista. Nel paese la tensione è palpabile e per sopravvivere
esiste un’unica parola d’ordine: silenzio. Quello imposto dal regime che decide
come ci si deve comportare per evitare terribili punizioni. E che Daniel,
giovane fotoreporter, cerca di catturare nei suoi scatti, nonostante non gli
sembrino mai abbastanza incisivi. Mai efficaci. Finché un giorno il suo
obiettivo inquadra il volto di una donna: è diversa dalle altre, ha gli occhi
fieri e cammina a testa alta come se non avesse paura di niente e di nessuno. Si
chiama Ana e con il suo coraggio sprona Daniel a non arrendersi e a perseverare
nel suo ruolo di testimone per scuotere l’indifferenza del mondo. Insieme, si
aggirano per quartieri desolati, dove la lunga ombra della dittatura oscura ogni
cosa. In luoghi dove si consumano separazioni forzate che intere famiglie sono
costrette ad accettare senza batter ciglio. Senza nemmeno provare a opporsi. Non
importa quanto sia pericoloso e quali rischi potrebbero correre: Ana e Daniel
non sono disposti ad arrendersi di fronte a un destino che può e deve essere
cambiato. Ma si tratta di una battaglia piena di difficili prove da superare,
che presto li costringerà a fare i conti con un segreto che li riguarda da molto
vicino. Un segreto che, se portato alla luce, trasformerà ogni cosa e li legherà
per sempre.
E’ bello vedere le stelle di notte sull'orizzonte del mare e sognare, così come vedere il sole che tramonta rimanendo incantati della bellezza davanti ai nostri occhi. Noi tutti sogniamo e anche i protagonisti di questo romanzo hanno un sogno: riuscire a cambiare la propria vita, fuggire dalla miseria, fuggire dalla Spagna per vivere in un paese tranquillo senza paure, senza timori e soprattutto liberi.
Anche la cover del libro è molto bella, mi ha portata a Madrid, una città con eleganti viali e grandi parchi, con tantissime opere d’arte, palazzi e vaste piazze.
Non era certo così quando era guidata dal generalissimo Franco, per ben trentasei anni, e il popolo viveva in una situazione inumana, con la censura non c’era libertà di stampa e spesso la verità era pericolosa e tutti dovevano chinare la testa e proseguire.
Nel 1957 Daniel Matheson, 18 anni, arriva a Madrid dal Texas, con la famiglia, il padre petroliere e la
madre. Daniel è molto bravo con la macchina fotografica e per caso scatta una foto ad una ragazza bellissima, Ana, 18 anni anche lei. Scoprirà in seguito che Ana è stata assegnata, dall’hotel per il quale lavora, al settimo piano al servizio proprio della sua famiglia.
Ana ha alle spalle una storia dolorosa, ha visto uccidere i suoi genitori e ha un sogno: anche se molto unita ai fratelli Julia e Rafa, vuole allontanarsi da Madrid, lasciare la Spagna. Tutti sono ridotti allo stremo, non hanno nulla da mangiare e tutti hanno qualcosa da nascondere, e devono sempre guardarsi alle spalle dai Corvi, le guardie civili.
Ci sono tanti segreti e tutti nascondono il loro dolore senza ribellarsi, un mondo difficile, di miseria, di sfruttamento e non hanno la forza di lottare per un futuro migliore.
Daniel e Ana fanno amicizia, sono due ragazzi giovani che girano per le strade di Madrid, fanno foto, cercano di catturare quello che nessuno dovrebbe vedere e capire come sia possibile vivere in certe condizioni, compresa la loro relazione.
Daniel si alza, portando lo sguardo sull’arco coperto di edera e di fiori. Lei attraversa l’ingresso, raggiante, I suoi capelli scuri oscillano e si sollevano a onde, mentre lei si volta a guardare verso la loro fontana.
Solo qualche ragazzo ha la possibilità di salvarsi, cercando la vittoria in una domenica pomeriggio scendendo nell'arena a combattere con i tori per pochi spiccioli e qualche grappolo d’uva. Non è solo la tradizione a farli avvicinare all'arena, ma la fame e la disperazione.
Mi sono avvicinata a questo romanzo di guerra e amore, un binomio allettante, con la voglia di conoscere quel periodo particolare della Spagna, ma è una storia con soprusi, angherie, ingiustizie e tanti misteri e mi ha fatto soffrire.
Sono stata colpita dagli avvenimenti descritti molto bene dall'autrice, in terza persona, con ricerca di documenti effettivi, veri. Uno scritto comunque un po’ pesante per ¾ del libro, tanti personaggi, in particolare Julia, molto presente, che si ritrova alla fine dedita alla sua attività consuetudinaria, ma totalmente cambiata.
Un libro storico e anche se è romanzato, ci sono delle verità di un passato non tanto lontano. C’è comunque la tenerezza di Daniel e Ana che vivono il loro amore ed è stato bello avvicinarsi a loro e passare momenti dolci con il batticuore e i primi baci rubati di nascosto invitando il lettore a scoprire dolcemente la fine con trepidazione. E quando si arriva all'ultima pagina, dispiace... si vorrebbe continuare per conoscere cosa c’è oltre l’orizzonte e le stelle.
Ottima recensione, grazie
RispondiEliminaCiao Simo! Devo assolutamente recuperare questo libro! :)
RispondiEliminaHo visto in giro questo libro, mi piacciono i libri storici, ma forse la troppa tristezza non fa per me, comunque bella recensione.
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