Autore: Hana Tooke
Genere: Libro per ragazzi
Pagine: 416
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 1 settembre 2020
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Ricordo di averlo visto al cinema con la mia famiglia, io ero piccola, avevo solo 5 anni ma non so come me lo ricordo ancora, e ricordo anche che alla fine siamo rimasti dentro al cinema (prima si poteva fare) e ce lo siamo visti di nuovo per quanto ci era piaciuto!
Gli inadottabili mi ha fatto immediatamente pensare a quel film... con le sue atmosfere cupe e grigie...
la direttrice brutta e cattiva e sopratutto egoista, i bambini tenuti in precarie condizioni e al freddo, sfruttati anche per le incombenze di casa.
Siamo ad Amsterdan nel 1880. Cinque neonati vengono recapitati all'orfanotrofio nelle maniere più strane, chi in un sacco di farina, chi sul tetto in una cesta a forma di bara... questi neonati sono particolari... uno è molto alto, una ha più dita del normale, un'altra invece non parla... Passano dodici anni e Milou, Dita, Oval, Finny e Sem sono ancora all'orfanotrofio, nessuno li vuole adottare proprio per le loro stramberie. La direttrice non li vuole più e non sa che fare. Milou è una bambina speciale, quando qualcosa non va le pizzicano le orecchie. Lei sa che i suoi genitori torneranno a prenderla, perché quando è stata abbandonata aveva con se una marionetta di pezza a forma di gatto e ricamato su una delle zampette c'è un nome Bram Poppermaker, che non può che essere suo padre. Lei sa che prima o poi avrebbe ritrovato la sua famiglia...
La questione era quando, non se.
Milou, Dita, Oval, Finny e Sem capiscono che l'unica soluzione è la fuga, non sanno bene come fare e dove andare, ma devono scappare da quel posto. E così l'avventura inizia...
Ho adorato questo libro, la storia è cupa, ricca di mistero.. il nostro unico scopo sapere se i ragazzini riusciranno a cavarsela e se prima o poi Milou riuscirà ad abbracciare i suoi genitori. L'interesse è alto e permane per tutto il numero delle pagine.
Ogni tanto tra i capitoli ci sono le teorie di Milou del perché i suoi genitori l'hanno lasciata all'orfanotrofio, non abbandonata, ma lasciata volutamente per varie ragioni... a volte a dir poco impossibili ma... esilaranti!
Non conoscevo questa autrice, tra l'altro dalle foto sembra molto giovane, mi è piaciuta fin dalle primissime pagine. Una penna leggera e scorrevole ha intessuto una trama curiosa che pian piano entra nel vivo della storia facendoci scalpitare e divorare le pagine. Dei personaggi molto caratterizzati e vari nelle loro peculiarità. Un'avventura ricca di imprevisti e colpi di scena, un mistero che va via via scoprendosi insieme a noi.
La famiglia è il perno centrale. Una famiglia formata non soltanto dalla linea di sangue, ma una famiglia che nasce anche dall'amicizia e dal ritrovarsi insieme in un momento abbastanza difficile.
Questi ragazzini si conoscono fin dai loro primi giorni di vita come dei fratelli ed insieme vivranno un'avventura incredibile, insieme si daranno il coraggio e la forza per superare qualsiasi avversità.
Una storia meravigliosa, un'avventura fantastica in cui l'amore vince e vincerà sempre.
Uh, non conosco ne il libro nè l'autrice ma sembra adattoa questo periodo; ottima recensione, grazie
RispondiEliminaBella recensione! Come dici tu la famiglia è importante e molte volte i legami veri non sono quelli di sangue, ma li riconosci nei momenti più difficili. Questo libro sembra davvero carino. 😘
RispondiEliminaCiao Simo! Sembra davvero una lettura valida! Devo recuperarlo! :)
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