Autore: Suki Fleet
Genere: Contemporaneo M/M
Pagine: 55
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 15 Dicembre 2019
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Quando Ally scopre una decina di sue foto nude pubblicate online ne è devastato e fa di tutto per risolvere la situazione, nella speranza che non peggiori. C'è un problema però: il suo portatile si è rotto e Levi Francis - un ragazzo a cui Ally sa bene di non piacere - lo ha visto comportarsi in maniera sospetta attorno ai computer del laboratorio della Facoltà di Fisica. Per Ally, quella giornata, non può di certo andar peggio.
Ma dopo che Levi, per sbaglio, lascia cadere una lettera d'amore scritta in lingua spagnola, Ally decide di restituirgliela e scopre così che le sue convinzioni sul ragazzo sono completamente all'opposto. Tradito e umiliato dal suo ex, Ally sa che non c'è momento peggiore per aver fede in qualcuno, eppure ma qualcosa nel timido ma scintillante Levi gli è entrato sotto pelle.
Ma dopo che Levi, per sbaglio, lascia cadere una lettera d'amore scritta in lingua spagnola, Ally decide di restituirgliela e scopre così che le sue convinzioni sul ragazzo sono completamente all'opposto. Tradito e umiliato dal suo ex, Ally sa che non c'è momento peggiore per aver fede in qualcuno, eppure ma qualcosa nel timido ma scintillante Levi gli è entrato sotto pelle.
È per me un grande piacere poter recensire ancora Suki Fleet, che con "Questa non è una storia d'amore" e "Volpe" mi ha già regalato intense emozioni, momenti di malinconia e di gioia.
Questa volta ho tra le mani un racconto, più che un libro, e Suki, pur mantenendo la stessa alata penna, ha deciso di trasmettere soltanto serenità e dolcezza. La storia ci fa conoscere due ventenni, Alejandro, detto Ally, di origini spagnole, e Levi Francis, che frequentano lo stesso istituto scolastico e sembravano destinati per un equivoco di fondo a non avvicinarsi mai.
Ally è trasparente: vive il suo essere gay con mitezza e garbo; non ne fa un vanto, ma neanche si nasconde poi tanto, e ha sempre provato un senso di soggezione e imbarazzo nei confronti di Levi che crede sia infastidito dalla sua presenza. È stato il suo greve e futile boyfriend a convincerlo di ciò, quando ha intuito che Ally trovava bellissimo Levi.
Le loro vite sembrano realmente destinate a non incrociarsi, e poi invece tutto si capovolge: Levi è innamoratissimo di Ally da sempre, esattamente dal primo secondo in cui l'ha visto nel cortile ed è, come l'altro, convinto di essergli inviso. Si ritrovano per caso nel laboratorio di Fisica, tutti e due in imbarazzo e in difficoltà: Ally si è lì rintanato per tentare di cancellare dalla rete le sue foto hard, pubblicate dal suo ragazzo per dispetto ed è spaventato che Levi possa scorgerle nel computer; l'altro arrossisce, balbetta e poi scappa perdendo, nella fretta, una lettera scritta in spagnolo.
Nasce tutto qui, e forse è davvero tutta qui la bellezza di questo racconto: nella confusione che hanno i due ragazzi, nella vergogna di sentirsi inadeguati, nel timore della forte differenza che credono ci sia fra di loro. E invece c'è una affinità e un modo di sentire che sono assolutamente magici e inaspettati. Sono nati l'uno per l'altro e lo scopriranno lentamente.
Vi consiglio caldamente "Te quiero" perché, pur sviluppandosi in un numero limitato di pagine, ha tutto per affascinare e rimanere nel cuore; anzi, ritengo che la lunghezza del racconto sia proprio "la giusta misura": niente avrei voluto che Suki aggiungesse e niente di meno avrei voluto leggere. Inoltre chi ha conosciuto i suoi altri libri e ha sofferto per la tenerezza dei protagonisti che si muovevano in scenari mesti, questa volta sarà sopraffatto dalla tenerezza (che non è mai miele) e arriverà alla parola "fine" come ho fatto io, stringendo i pugni per la gioia e gridando "Sì, evviva!"
Il mio voto è decisamente 5 stelle, anche perché riuscire a emozionare così fortemente in una breve narrazione è, per me, da grandi scrittori.
Questa volta ho tra le mani un racconto, più che un libro, e Suki, pur mantenendo la stessa alata penna, ha deciso di trasmettere soltanto serenità e dolcezza. La storia ci fa conoscere due ventenni, Alejandro, detto Ally, di origini spagnole, e Levi Francis, che frequentano lo stesso istituto scolastico e sembravano destinati per un equivoco di fondo a non avvicinarsi mai.
Ally è trasparente: vive il suo essere gay con mitezza e garbo; non ne fa un vanto, ma neanche si nasconde poi tanto, e ha sempre provato un senso di soggezione e imbarazzo nei confronti di Levi che crede sia infastidito dalla sua presenza. È stato il suo greve e futile boyfriend a convincerlo di ciò, quando ha intuito che Ally trovava bellissimo Levi.
Le loro vite sembrano realmente destinate a non incrociarsi, e poi invece tutto si capovolge: Levi è innamoratissimo di Ally da sempre, esattamente dal primo secondo in cui l'ha visto nel cortile ed è, come l'altro, convinto di essergli inviso. Si ritrovano per caso nel laboratorio di Fisica, tutti e due in imbarazzo e in difficoltà: Ally si è lì rintanato per tentare di cancellare dalla rete le sue foto hard, pubblicate dal suo ragazzo per dispetto ed è spaventato che Levi possa scorgerle nel computer; l'altro arrossisce, balbetta e poi scappa perdendo, nella fretta, una lettera scritta in spagnolo.
Nasce tutto qui, e forse è davvero tutta qui la bellezza di questo racconto: nella confusione che hanno i due ragazzi, nella vergogna di sentirsi inadeguati, nel timore della forte differenza che credono ci sia fra di loro. E invece c'è una affinità e un modo di sentire che sono assolutamente magici e inaspettati. Sono nati l'uno per l'altro e lo scopriranno lentamente.
Vi consiglio caldamente "Te quiero" perché, pur sviluppandosi in un numero limitato di pagine, ha tutto per affascinare e rimanere nel cuore; anzi, ritengo che la lunghezza del racconto sia proprio "la giusta misura": niente avrei voluto che Suki aggiungesse e niente di meno avrei voluto leggere. Inoltre chi ha conosciuto i suoi altri libri e ha sofferto per la tenerezza dei protagonisti che si muovevano in scenari mesti, questa volta sarà sopraffatto dalla tenerezza (che non è mai miele) e arriverà alla parola "fine" come ho fatto io, stringendo i pugni per la gioia e gridando "Sì, evviva!"
Il mio voto è decisamente 5 stelle, anche perché riuscire a emozionare così fortemente in una breve narrazione è, per me, da grandi scrittori.
Recensione di
Giangiù
Molto interessante, grazie per la recensione
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