martedì 5 febbraio 2019

Blog Tour - Recensione "Buon pranzo, buona domenica" di Chiara Michelon

Oggi il mio blog partecipa al Blog Tour organizzato da La Tana dei libri sconosciuti per l'uscita di un libro speciale "Buon pranzo, buona domenica" di Chiara Michelon. Questo libro ci racconterà di una delle tante Domeniche in cui viene organizzato il pranzo alla Caritas di Senigallia, una giornata in cui i suoi ospiti devono sentirsi bene e amati.
Titolo: Buon pranzo, buona domenica
Autore: Chiara Michelon
Genere: di formazione
Pagine: 128
Casa Editrice: Ventura Edizioni
Data di uscita: 8 Dicembre 2018



Chi si nasconde dietro il volto di un uomo o di una donna incontrati per strada, con zaini e buste della spesa trasportati come una casa ambulante, sporchi, sudati e maleodoranti? O dietro il volto di un signore gentile che vaga per la città? Chi dietro quello di una massaia appassionata di cucina o di un giovane padre che talvolta trascorre un’insolita domenica? Questo libro prova a dare voce, in modo forte e difficilmente dimenticabile, con una scrittura serrata e coinvolgente, a queste persone, che hanno in comune una sola cosa: ritrovarsi alla Caritas di Senigallia per il pranzo della domenica, un progetto unico attivo da molti anni che coinvolge, tra ospiti e volontari, migliaia di persone.

Per molti il pranzo domenicale è un momento di riunione con la famiglia, un momento magico in cui di solito i figli vanno a trovare i genitori con le proprie famiglie, un momento in cui ritrovarsi dopo una settimana faticosa di duro lavoro e poter godere del calore familiare.
La Domenica è di solito simbolo di relax... c'è chi va a messa, c'è chi si alza tardi la mattina, chi decide di dedicare il tempo libero a quel hobby che durante la settimana non è riuscito a fare... e poi c'è chi invece si dedica al prossimo.
"Buon pranzo, buona domenica" ci racconterà di una delle tante domeniche in cui viene organizzato dalla Caritas il pranzo per i senzatetto, o anche per chi è semplicemente solo e ha soltanto bisogno di un po' di compagnia e un piatto caldo. 
La particolarità di questa storia è che lo stesso pranzo viene raccontato da cinque punti di vista, avremo infatti cinque racconti in cui ogni personaggio ci descriverà come vive questo giorno speciale. Conosceremo cinque persone e le loro storie: Livia, la cuoca che organizza tutto; Karim, figlio di lavoratori di piantagioni di cacao, anche lui emigrato, oggi come volontario aiuta come può; Amid, detto il principe, per il suo portamento elegante; Luca, un papà volontario; il signore gentile, un uomo solo di quasi 80 anni che si reca al pranzo della Caritas per trovare affetto e compagnia.
Oggi nella mia tappa vi parlerò di Livia.
Livia è la cuoca, precisa e attenta... me la sono subito immaginata bassa e grassoccia con le gote rosse e il suo grembiulino bianco. E' sola, il marito è morto anni fa e da allora le sue abitudini sono cambiate, come quella di svegliarsi presto la mattina. Ogni tanto la sera guardandosi allo specchio si vede vuota e sola, altre sere invece si sente viva e questo quando riesce a fare qualcosa per gli altri, per i suoi nipotini... per gli amici.  Oggi è il suo turno alla Caritas e già mentre fa colazione immagina cosa inserire nel menù. Le piace sempre l'idea di fare qualcosa di diverso, qualcosa di buono da rendere il pranzo domenicale speciale anche per tutti loro... per i suoi "ospiti", ma il menù dipende anche da cosa troverà nel frigo della Caritas. Livia è una donna energica e sicura, e appena arrivano tutti i volontari da immediatamente loro i compiti da svolgere, il tempo è poco e se vogliono far trovare tutto pronto devono lavorare sodo, ma lei sa che ce la faranno come ogni volta.
Faccio la cuoca da tanti anni, qui alla Caritas. Cucinare per gli altri mi è sempre piaciuto molto, ascoltare il silenzio di chi mangia con gusto qualcosa di buono, vedere il sorriso quando la prima forchettata scompare nella bocca... La cucina per me è un atto d’amore. Mi piace farlo per i miei cari, ma quando cucino per gli  ospiti  provo  una  sensazione  ancora  diversa,  perché non è la conferma di un amore corrisposto, è una sensazione  che  oltrepassa  i  confini  del  quotidiano  ed entra nella sfera della sorpresa.
Già solo leggendo questa citazione che ho riportato si può capire tutta la dolcezza di questo volume. L'amore profondo che traspare da queste poche parole, vi posso assicurare che lo troverete in tutto il libro; ogni situazione ha tanto da dire e da insegnarci.
Ho adorato questo libro, e non mi sono soffermata soltanto al racconto affidatomi per il BT ma l'ho letto tutto. L'autrice scrive molto bene, si percepisce il cuore di queste persone. Una scrittura scorrevole e delicata, si legge velocemente. Ti accarezza nel profondo e ti fa sentire così piccolo in confronto a quanti disagi ci sono nel mondo. Ogni persona con la sua storia, una capacità di scrittura lodevole. Dialoghi e descrizioni perfetti e scorrevoli, ti senti a casa, sei uno di loro.
Ho sempre pensato questi luoghi sporchi e confusionari, invece la visione e il racconto con gli occhi di Livia mi hanno fatto immaginare una cucina di casa, ovviamente molto più grande, ma con gli stessi colori e profumi. Ho sentito immediatamente una forte empatia per questo personaggio facendolo mio, io adoro cucinare, mi piace sperimentare ricette nuove e mi piace vedere la soddisfazione di chi assaggia i miei piatti, sarebbe bello poterlo fare per aiutare gli altri. Chissà, magari quando un giorno sarò anziana e con tanto tempo libero mi ricorderò di Livia e prenderò il suo esempio, perché effettivamente una domenica ogni tanto non ci sarebbe nulla di male che dare una mano a chi è stato meno fortunato di noi.
Ognuno  fa  quello  che  crede giusto per sé e per il suo benessere. Io so che stasera, in  camicia  da  notte,  mi  guarderò  allo  specchio  e  mi sentirò davvero bella. È una questione di luce. 
Le Tappe del Blog Tour

3 commenti:

  1. Molto bella questa recensione, si capisce come questo libro sia carico di amore. Non ne avevo sentito parlare, ma come sempre mi fai scoprire tanti bellissimi libri. Spero di legerlo presto, perchè mi hai molto incuriosita.

    RispondiElimina
  2. Dovremmo tutti pensare un po' al prossimo. Storia interessante, penso di prenderlo.

    RispondiElimina

I vostri commenti alimentano il mio blog!
Se quello che ho scritto ti è piaciuto, lascia un segno del tuo passaggio. Te ne sarò grata.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...