Autore: Davide Baroni
Genere: Thriller
Pagine: 316
Editore: Self
Data di uscita: 12 dicembre 2023
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Intrighi, miti e leggende si intrecciano in questa avvincente narrazione, gettando nuova luce su Atlantide. Questa misteriosa isola è solo una favola o il racconto di Platone cela una verità che sfida il tempo?
Seguiamo le tracce di questa leggenda assieme a un professore di filosofia e ai suoi instancabili allievi, determinati a svelare l’antico segreto.
Tutto nasce dal ritrovamento di un Dialogo scomparso di Platone, l’Ermocrate, il terzo scritto dal filosofo greco che, dopo il Timeo e il Crizia, narra la storia di Atlantide.
Durante l’avventura, i protagonisti saranno ostacolati nella loro ricerca da un’organizzazione segreta, la Struttura, uomini disposti a tutto pur di tenere nascosto il segreto di Atlantide.
Un thriller carico di tensione che esplora le scoperte più recenti, partendo dall’impatto cosmico che ha distrutto la civiltà precedente la nostra.
Cielo di pietra vi accompagnerà in un affascinante viaggio alla ricerca di risposte, dove amore e odio si alternano senza sosta fino al colpo di scena finale quando, di fronte a voi, riemergerà la famosa isola narrata da Platone.
Mentre vi addentrate nelle tumultuose acque di Atlantide vi sembrerà di sentir riecheggiare nella mente la famosa frase di George Orwel: “Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”, un mantra che anche gli uomini della “Struttura” ripetono continuamente.
La trama di questo romanzo mi ha catturata e coinvolta. Il
mistero di Atlantide è sempre molto affascinante e in questo testo viene
inserito e raccontato in maniera decisamente accattivante. Ho apprezzato molto
la parte relativa alla relazione studente/insegnante creatasi tra i
protagonisti della storia e il professor Piras. Un professore che nonostante i
tanti problemi di salute ha saputo creare un interesse e una passione per la
sua materia nei suoi ragazzi. Quando un insegnante riesce a ottenere questo
credo possa dire di avere raggiunto il top della sua professione.
Dunque questi ragazzi cercheranno di portare a termine la
ricerca del loro professore ostacolati da una fantomatica 'Struttura' che non
vuole far venire alla luce la verità su Atlantide. La domanda che mi sono
posta, e che è purtroppo rimasta senza risposta, è: perché? Avrei voluto davvero
saperne di più.
Nel corso della vicenda si verificano alcuni omicidi che
vengono lasciati abbastanza marginali alla storia. Ho trovato poco credibile il
comportamento di una delle studentesse che si era trovata ad assistere a uno
di questi eventi criminosi. È pur vero che si tratta di un personaggio che ha
un rapporto particolare con la morte... però...
I quattro studenti vengono caratterizzati bene lasciando, nel
caso di Tilde, la giusta dose di mistero. Un personaggio viene, invece, appena
accennato e se ne capirà il motivo solo alla fine. Di lui, però, viene ripetuto
un particolare molte volte. Mi viene da dire fin troppe e non ho capito se si
trattava di una ripetizione voluta o no. Resta il fatto che qualche volta in
meno non avrebbe reso meno chiaro il concetto.
Il finale, con doppia sorpresa, mi è
piaciuto anche se avrei preferito un epilogo diverso.
Per quanto riguarda la scrittura, avrei preferito una cura
maggiore e qualche limatura. A volte sono state usate troppe parole dove ne
sarebbero bastate molte meno e poche in altri momenti lasciando poco chiari
alcuni passaggi.
Nel complesso però la storia è buona e, come ho già detto,
molto accattivante e ne consiglio, quindi, la lettura.
Assegno tre belle stelle e vi auguro di farvi catturare dai misteri di Platone.
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