Autore: Luigi Barnaba Frigoli
Genere: Narrativa
Pagine: 312
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 19 marzo 2024
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Fate, streghe, maghi, re e principesse. Sono tanti i protagonisti delle fiabe raccolte dai fratelli Grimm, Jacob e Wilhelm, nella Germania del 1810. Ma anche Ferdinand, il loro fratello minore, va a caccia di storie. E le cerca nei luoghi più oscuri, aiutato da Peter, con cui condivide un’amicizia che forse è amore, e Dalia, che per il giovane Grimm prova un amore che forse è solo amicizia. Per dimostrare il suo talento, il terzo Grimm è pronto a tutto. Anche a perdere ogni cosa e a sprofondare nei meandri della Mattanza, ricettacolo di perdizione, crimini e brutali omicidi. Solo l’incontro con un misterioso essere dalla sconfinata fantasia gli darà l’occasione per il riscatto. Chi (o cosa) è? Perché è prigioniero? E soprattutto: vale la pena di pagare il prezzo più alto per realizzare i propri sogni? Una storia ispirata a fatti reali, le cui fiabe raccolte all'interno sono state scritte dialogando con l’intelligenza artificiale. Un inedito esperimento narrativo per rispondere a un altro quesito, più che mai attuale: l’I.A. è (già) in grado di evocare i demoni che si annidano nella nostra anima?
Come tutti anch'io non sapevo dell'esistenza di altri fratelli Grimm, la mia conoscenza era limitata ai due famosi Jacob e Wilhelm, invece ho scoperto che oltre a Ferdinand, che è il protagonista di questa storia, ce n'erano anche altri e nemmeno pochi...
Ferdinand insieme ai suoi fratelli era un cacciatore di storie. La fortuna dei Grimm infatti venne proprio per le loro raccolte di storie recuperate in giro. Lui però non era tanto conosciuto, sia perché non conduceva una vita tranquilla ma abbastanza efferata; sia per la sua omosessualità, ovviamente non tollerata; sia perché utilizzava degli pseudonimi per pubblicare le sue storie, proprio per non essere sopraffatto dal successo dei fratelli.
In questo libro si racconterà in maniera romanzata una fase della sua vita. E cosa assai molto da me gradita è stata la presenza di tante storie nella storia. Con un linguaggio accurato e un'ambientazione molto dark ci troveremo catapultati nella vita di Ferdinand, tra sogno e realtà.
Tutto il libro è ricco di piccoli riferimenti a nomi e situazioni delle tante fiabe raccolte dai Grimm e leggerle è stato per me una sorpresa anche perché, lo ammetto, ma di alcune non sapevo facessero parte delle loro raccolte.
Ma oltre alla vita di Ferdinand e della sua 'pazzia', saremo invischiati anche in un mistero, perché capiteranno alcuni omicidi e un emissario del re sarà mandato a scoprire l'assassino, tutti ovviamente pensano sia Ferdinand e non vi nascondo che solo alla fine sapremo la verità!
È stata una lettura particolare, non proprio avvincente ma curiosa sicuramente. Devo dire che scoprire l'omicida è stato il motivo che mi ha tenuta sulle pagine altrimenti penso sarebbe stata una lettura un po' più piatta.
Una singolarità di questo libro è stato l'esperimento che l'autore ha voluto fare dialogando con l'intelligenza artificiale. Era curioso se l'AI sapesse inventare storie, ma ha fallito il suo intento, nel senso che senza una spinta umana, senza input dati dall'autore questa non ha saputo inventare nulla. Ecco che infatti alla fine del libro l'autore stesso ci chiarisce questo punto affermando che il libro lo ha scritto lui di suo pugno e non è frutto dell'AI come molti hanno supposto. 😉
Thanks for your sharing
RispondiEliminaBella recensione, grazie
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