sabato 10 giugno 2023

Recensione - "Londra sotto la pioggia" di Ellie Thomas


Titolo:
 Londra sotto la pioggia
Autore: Ellie Thomas
Genere: Narrativa
Pagine: 50
Editore: Ikigai
Data di uscita: 10 maggio 2023


Una vita abitudinaria è la norma per Raymond Smith. Raggiunti i trentacinque anni, con una rapida relazione avuta durante la guerra ormai alle spalle, Raymond è un diligente impiegato presso un’assicurazione londinese dove tutti lo considerano convenzionale e freddo.
Raymond, però, ha un segreto. Più o meno una volta al mese, frequenta Charlie’s, uno dei bar più discreti per la vivace comunità gay della Soho degli anni ’30. In quel locale, cerca di trovare con degli estranei il sollievo che può farlo sopravvivere di settimana in settimana.
Durante una di queste visite, Raymond incontra David Carstairs, un linguista che ha viaggiato per mezzo mondo e che lavora presso il Foreign Office. Invece di un fugace incontro di una notte, David gli offre amicizia e persino affetto. Malgrado i dubbi di Raymond, i due uomini, nonostante le loro esperienze e vite diverse, cominciano a forgiare un legame. È la primavera del 1936, e l’Europa sta cominciando la sua marcia inesorabile verso una nuova guerra.
Preso dal timore, Raymond getterà via l’opportunità d’essere felice? O sarà in grado di cambiare abbastanza per accogliere David nel suo cuore e nella sua vita?
Londra sotto la pioggia è un racconto lungo, o un libro breve, di una cinquantina di pagine in cui ci viene quasi sussurrata una piccola fase della vita di Raymond. Un semplice impiegato di ufficio che quotidianamente svolge le stesse azioni. Casa, lavoro, poche interazioni con i colleghi che lo vedono un po' strambo. La sua quotidianità al lavoro viene sempre spezzata dalla pausa che a lui piace trascorrere da solo sul tetto terrazzato dell'ufficio. Ha soltanto trentacinque anni, ma tutti lo vedono come molto più grande per la sua età proprio per il suo carattere schivo e brontolone.
Ma a Reymond non importa, perché lui ha un segreto e nessuno deve scoprirlo. La sua vita monotona infatti viene regolarmente spezzata dalle visite al Charlie's, un locale nel quartiere di Soho. In questo locale lui può comportarsi naturalmente e accompagnarsi ogni tanto a figure del suo stesso stesso. 
Siamo nel 1939 e la condizione di gay deve categoricamente mantenersi nascosta. Se un'ispezione della polizia dovesse trovarlo tra quelle compagnie sarebbero guai seri. 
Un giorno tra i clienti incontra David. Bello come un attore del cinema, elegante e raffinato. I loro sguardi si incrociano, scambiano qualche parola, scatta l'interesse.

Ho molto apprezzato il linguaggio dell'autrice che lo adegua al periodo storico. Anche se la storia viene narrata in terza persona, quindi da tenerci lontani, a distanza, come se non dovessimo interferire con Raymond e David, ho decisamente apprezzato la cura dei dettagli. Quella che ci viene narrata è una piccola parte di una storia che nasce, i timori che ne scaturisce come anche il piacere e nello stesso tempo la paura della novità. Raymond è una persona chiusa, precisa... e abitudinaria. Se vuole concedersi qualche distrazione anch'essa è calcolata, invece con David deve lasciarsi andare e per lui non è semplice. David conosce tutti, ha frequentato diversi locali e forse questo suo modo di essere libero un po' lo spaventa.  Dalle parole dell'autrice riusciamo a percepire i suoi timori, ma anche la sua voglia di mettersi in gioco. 
Il racconto è breve, come in un attimo che scappa saremo immersi nelle loro vite ma poi all'improvviso saremo strappati via come un cerotto e tutto velocemente tace e noi ne vorremmo ancora. Ma dopo lo sgomento di aver capito che non ci sono pagine a seguire, ecco che ci si forma un sorriso, perché tutto quello che succederà domani nella loro vita è una storia aperta a qualsiasi nostra fantasia. E ci ritroviamo quasi a ringraziare per aver potuto spiare la nascita, seppur breve, di un incontro.

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