martedì 24 gennaio 2023

Recensione - "Creature" di Paolo La Paglia

 

Titolo:
 Creature
Autore: Paolo La Paglia
Genere: Horror
Pagine: 452
Editore: Nua Edizioni
Data di uscita: 20 gennaio 2023

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Le Montagne Rocciose hanno cento milioni di anni, riuscite a immaginare qualcosa di così antico? C’erano già molto prima della comparsa dell’uomo: alte, maestose, silenti. Nessuno poteva ammirarle, ma c’erano, con grotte che si snodano per chilometri all’interno della terra.
Ai loro piedi c’è Soul City, una tranquilla cittadina del Montana in cui iniziano a verificarsi una serie di strani eventi che non sembrano avere nulla in comune: una rapina finita male, la scomparsa di una donna anziana, un uomo dall’aspetto mostruoso ritrovato a vagare per strada di notte durante una tormenta di neve, e uno spaventapasseri di metallo che comincia a muoversi. In realtà, qualcosa li collega, un tipo misterioso avvolto in un impermeabile nero che getta il terrore tra gli abitanti per vendicare un vecchio patto che è stato infranto perché, come ama ripetere: “lezione imparata, agire si deve”.
Premessa doverosa è che non amo il genere horror. Ma mi piace mettermi alla prova anche con letture che non mi appartengono. Avevo già letto di Paolo La Paglia il libro Momento Critico. Mi era piaciuto il suo stile e quindi ho deciso di affrontare anche questo suo lavoro.
Devo dire che ho ritrovato la capacità di tenere in tensione il lettore dalla prima all’ultima pagina. E questa è una qualità che non sempre chi scrive possiede. L’idea di mondi paralleli tra i quali esistano dei portali mi ha sempre affascinata, anche se preferisco pensare che non siano popolati da mostri deformi e assetati di sangue. Ma questo è un mio modo di vedere le cose della vita. Anche in questo caso La Paglia caratterizza molto bene i personaggi permettendo al lettore di entrare nel loro modo di agire e di pensare. Mi sono piaciuti moltissimo quelli più anziani, depositari di tanta esperienza, sia che fossero a conoscenza dei segreti che riguardavano la relazione tra Soul City e il mondo oltre il portale, sia che si trovassero ad assistere per la prima volta a episodi quanto meno strani.
Mi sono chiesta come abbia potuto Delia vivere tutta una vita senza mai dire una parola sulle cose di cui era a conoscenza fino a decidersi a fare quella telefonata, rischiando di essere presa per pazza. Se avesse parlato prima le cose avrebbero potuto andare diversamente? 
E con lei anche gli altri guardiani, hanno preferito fingere di non sapere. O, forse, hanno preferito pensare che i mostri non sarebbero più tornati a richiedere il pagamento di quanto dovuto dagli uomini.
È un difetto del genere umano pensare che i problemi si risolvano da soli lasciando scorrere il tempo. Ma non è così. I problemi restano lì e, anzi, tendono a peggiorare e a diventare più difficili da risolvere.
E così succede anche in questa cittadina del Montana, sono passati talmente tanti anni dall’ultima volta che il portale si era aperto da far pensare di poter abbassare la guardia e a ritenere che i vecchi patti non fossero più da onorare.
L’uomo con l’impermeabile appare e scompare agli inconsapevoli abitanti di Soul City inducendoli a fare cose che non avrebbero mai fatto altrimenti.
Esercitare il controllo è un potere che dà, si può dire, un appagamento che crea dipendenza. Bisogna esercitarlo sempre di più, continuando ad alzare l’asticella. Ed ecco che perfino l’Uomo di Latta, che mi ha fatto pensare a quello dolcissimo che accompagna Doroty nella città di Oz, viene indotto a compiere i più efferati delitti.
Quest’uomo, la cui unica costante è l’impermeabile, riesce a muovere bene le sue pedine e a fare in modo che ben presto lo sceriffo si renda conto che le cose assurde che stanno succedendo, tutte assieme, siano assolutamente vere e richiedano un intervento immediato per tamponare i danni, per quanto possibile. Quel povero sceriffo, che già affronta tormenti familiari molto dolorosi, deve inoltre decidere un’azione che sarà altrettanto devastante di quella dei mostri, ma sa che è l’unico modo per salvare il mondo.
Questo passaggio mi ha un pochino lasciata perplessa: non c’era un sindaco che si facesse carico della gestione dell’emergenza? Ho trovato abbastanza strano che non ci sia stato un intervento della politica. Magari però è ignoranza mia su come siano amministrate le piccole cittadine del Montana.
Devo confessare che questo libro mi ha fatto perdere diverse ore di sonno, qualcuna per leggerlo e qualcun’altra per vigilare che non ci fossero strane creature sotto al mio letto o fuori dalla finestra della camera.
Per fortuna, sì questa volta dico per fortuna, c’erano diversi refusi che mi hanno distratta un po’ dalla mia paura. Però è un vero peccato perché una scrittura così accattivante e avvincente meriterebbe di essere più pulita. Assegno 3 stelle e ¾ proprio per questo in quanto il fluire della lettura viene interrotto e non è piacevole. Comunque, vi auguro una buona lettura perché la storia merita. 

Recensione di

2 commenti:

  1. Il genere non fa per me, ma grazie della recensione

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  2. Neppure io amo particolarmente il genere horror più che altro perché mi spavento molto ma questo mi ispira. Un vero peccato per i refusi che anche a me danno sempre molto fastidio ❤️

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