giovedì 12 gennaio 2023

Recensione - "Il secondo piano" di Ritanna Armeni


Titolo:
 Il secondo piano
Autore: Ritanna Armeni
Genere: Narrativa storica
Pagine: 288
Editore: Ponte alle Grazie
Data di uscita: 10 gennaio 2023

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In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un'infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto. A separarli, solo una scala e l'audacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nell'ultimo anno di guerra, non è «città aperta». I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione. In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici. E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno. È così che Ritanna Armeni, con l'entusiasmo rigoroso e profondo di sempre, attraversa un passaggio cruciale della nostra Storia e dà corpo a una vicenda esemplare, che parla di coraggio e sorellanza, di forza e creatività, di gioia, paura, resistenza.

Top! La recensione potrebbe concludersi qui. Ma credo di dover in qualche modo motivare il mio gradimento. Mi piacciono molto le storie vere e questa lo è. Ed è ambientata in quel periodo della storia italiana che va dalla firma dell’armistizio, l’8 settembre 1943, alla fine della seconda guerra mondiale.
L’armistizio non segna la fine della guerra per l’Italia, anzi. Da quel momento i tedeschi si sentono traditi e ci occupano. I fedelissimi del Duce, che vogliono mantenere l’alleanza con i tedeschi, fanno nascere la Repubblica sociale italiana con sede a Salò. La propaganda antisemita riprende vigore, quasi i tedeschi avessero paura che le forze alleate potessero, in qualche modo, ostacolare se non addirittura fermare la Soluzione Finale per la quale si erano tanto impegnati. In questo momento nazisti e fascisti hanno un unico scopo: sterminare gli ebrei presenti nel territorio europeo. 
Anche in Italia, dunque, iniziano i rastrellamenti. Per le famiglie ebree trovare aiuto diventa sempre più difficile. Qualcuno trova il coraggio di bussare alle porte delle chiese e dei conventi, luoghi che, fino a quel momento, avevano goduto di una certa protezione da controlli e perfino dai bombardamenti. Dopo l’armistizio i nuovi alleati del governo Badoglio non garantiscono più di poter evitare di colpire anche questi siti durante i loro attacchi. Dall’altra parte i tedeschi, che controllano anche i fascisti italiani, non si possono più permettere di perdere tempo, abbiamo visto, e quindi non sono più disposti a rispettare i posti di proprietà dello Stato Vaticano. Il dubbio che conventi e canoniche diano ospitalità a ebrei e sbandati  è forte e il bisogno di dimostrare la loro forza ancora di più.

Ritanna Armeni parte da qua per raccontarci le storie di pochi nuclei famigliari che trovarono rifugio in un convento della periferia di Roma dopo essere riusciti a sfuggire al rastrellamento del Ghetto. Sono storie che riguardano un piccolo numero di persone, è vero, ma non dobbiamo mai dimenticare che i grandi numeri sono dati dalla somma di tanti piccoli numeri. Conoscere la storia anche di una sola di queste persone è importante, secondo me, perché si riesce a distinguere bene il volto che c’è dietro a quella singola cifra.
In questo convento vivono sette suore. Sono poche e ben caratterizzate, quindi si impara subito ad apprezzarne le qualità. Arrivano a ospitare ben dodici ebrei. Immaginiamo le difficoltà che si trovano ad affrontare per riuscire a sfamare tutti con il poco che riuscivano a recuperare, e a farlo senza farsi scoprire.
La situazione è drammatica ma viene descritta con uno stile non lacrimevole, anzi capita spesso di sorridere delle varie vicissitudini. La lettura non è mai pesante ma scorrevole e piacevole tanto da far fatica a posare il libro prima di averlo finito.
Immaginiamo dunque queste suore che si trovano in una situazione già molto delicata, aggravata dalla presenza di un infido personaggio dal quale dovrebbero stare tutte molto più in guardia. Ma quando si è di buon cuore si è portati a pensare che anche gli altri lo siano, per fortuna anche tra le sorelle ci sono quelle più scaltre che riescono sempre a trarre d’impaccio il gruppo.
Un bel giorno arrivano i tedeschi e pretendono delle stanze per allestire un’infermeria. La saggia madre superiora riesce a gestire anche questa situazione, consapevole che se un evento non si può evitare bisogna trovare il modo migliore per affrontarlo. Riusciranno quindi a portare avanti questa assurda convivenza che le vedrà svolgere le loro mansioni e recitare le loro preghiere con i persecutori al piano di sotto e i perseguitati al piano di sopra.

Fino all’ultima pagina la sorte delle suore e dei loro ospiti tiene col fiato sospeso e questo testimonia come la storia sia davvero ben raccontata.
Ho molto apprezzato, inoltre, gli inserti in corsivo di fatti storici contemporanei, o quasi, di quanto stava accadendo nel piccolo convento, così da dar modo al lettore di ben contestualizzare i fatti nel tempo e nello spazio in cui si svolgevano.
Mi sembra chiaro che sono entusiasta di questo libro che, oltre a tutto quanto ho già esposto, è scritto ed editato molto bene e mi sembra davvero meriti 5 stelle.
Spero davvero che lo leggerete perché è importante conoscere la storia del nostro paese e farlo con libri così, rende tutto più facile.
Dimenticavo. È un libro adattissimo al Giorno della Memoria che ricorre il 27 gennaio.
Buona lettura.

Recensione di

4 commenti:

  1. Grazie per la recensione, vedrò di metterlo in lista

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  2. Ciao, se non ricordo male qualche anno fa era uscita una serie tv con Alessandra Mastronardi che raccontava questo evento storico

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  3. Mi incuriosisce davvero tanto.. Smaltito qualche lettura lo leggerò 🤗🤗

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  4. Sembra bellissimo, tra l'altro avevo già sentito parlare di questa storia. Perfetto anche per il periodo visto che venerdì sarà il Giorno Della Memoria ❤️

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