sabato 14 gennaio 2023

Recensione - "Pelucco: Il viaggio della microplastica" di Paolo Oliani e Erika Iveth Cedillo González


Titolo:
 Pelucco: Il viaggio della microplastica
Autore: Paolo Oliani e Erika Iveth Cedillo González
Genere: Libri per bambini
Editore: Self
Data di uscita: 4 dicembre 2022

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Pelucco è una microplastica, una piccola fibra di poliestere, che abita in un capo d'abbigliamento invernale per bambini. È nato per svolgere una nobile missione che giorno dopo giorno onora con grande piacere e diligenza. Tuttavia un giorno capita un imprevisto: un'impronta di fango lasciata da un cane sul suo maglione l’allontana da tutto ciò che aveva conosciuto e amato fino a quel momento.
Nel suo viaggio di ritorno a casa, Pelucco conoscerà nuovi amici che gli riveleranno una sconvolgente verità che trasformerà la sua missione in qualcosa di ancor più nobile: aiutare grandi e piccoli a proteggere il mare dalla contaminazione marina.
Mi sono sempre ritenuta una persona che rispetta l'ambiente, crescendo ho capito l'importanza di certi gesti, dal non buttare la carta a terra al riciclare la spazzatura differenziandola. So dell'esistenza delle microplastiche che vengono ingerite dagli animali, che poi magari mangiamo noi stessi... ormai le microplastiche si trovano ovunque, causa mare e vento arrivano in posti davvero impensabili. 
Pelucco: Il viaggio della microplastica è un libro per bambini che grazie a un piccolo protagonista, un filamento di poliestere di un maglione, spiega il tragitto che, anche involontariamente, queste plastiche fanno una volta staccatesi e che indiscutibilmente inquinano il nostro bel pianeta. Alla fine del libro il riferimento al film di animazione Wall-E è stata la ciliegina sulla torta.

Pelucco è il protagonista di questa meravigliosa avventura, nasce come fibra di un maglione che dopo l'ennesimo lavaggio si stacca e finisce nelle tubature in balia della corrente. Il suo viaggio, tutto il suo percorso, spiega nei particolari il processo senza privarsi di utilizzare termini più tecnici, anche se pochi. Questo mi ha fatto pensare che sarebbe un buon testo da leggere a scuola così da far generare un dibattito tra insegnanti e alunni, come tra genitori e figli. Non avrò dubbi che anche gli adulti avranno molto da imparare...
"L'uso di cariche complete in lavatrice, detergenti liquidi (invece di detergenti in polvere), ammorbidenti e valori di temperature e tempi di lavaggio più bassi possono aiutare a ridurre la quantità di fibre microplastiche rilasciate ad ogni ciclo." 
Ci sono dei gesti semplici e comuni, l'uso di prodotti che senza riflettere rilasciano plastica. Un esempio? Il detergente viso per lo scrub. Io non ci avevo mai riflettuto, ma quando l'ho letto sono rimasta basita, proprio perché non ci avevo mai pensato. Ci sono infatti prodotti per lo scrub che non usano materiali naturali, come piccole schegge di guscio di noci o mandorle, ma plastica. Ne metti un po' sul palmo della mano, sfreghi, fai schiuma, la passi sul viso e dopo pochi secondi ecco che diverse microplastiche sono già nell'acqua. Pochissimi secondi, con un gesto banale ed ecco che il nostro contributo all'inquinamento è bello che fatto.
La plastica ci circonda, in casa siamo pieni di plastica e non ce ne rendiamo conto. E anche vero che dovrebbero essere le aziende in primis a non confezionare più i loro prodotti con plastica non riciclabile al 100%; quindi finché i "grandi" non faranno qualcosa noi piccoli consumatori abbiamo ben poco da fare. Stessa cosa i prezzi, finché i prodotti ecologici costeranno il doppio, sarà davvero difficile che il problema sarà risolto.
"Noi siamo molto piccoli e il mare ha una forza tanto incredibile che trattiene molto di ciò che arriva nel suo immenso spazio. Quindi, se una microplastica entra nel mare, di solito rimane lì."
Ho molto apprezzato alla fine del libro che con delle note, sono state riportate le fonti da cui le molteplici informazioni sono state prese. Non da meno gli stessi autori sono nel campo: Paolo come tecnico di laboratorio chimico-microbiologico lavora con un giornalino per bambini proprio per sensibilizzare sull'argomento inquinamento ed Erika come laureata in chimica industriale e che attualmente lotta contro l'inquinamento marino dalla micro e nanoplastica.

Questo libro è stato una bellissima scoperta. Oltre alla storia carina e semplice di Pelucco e del suo viaggio, i tanti messaggi e i suggerimenti serviranno davvero a darci una lezione, anzi direi una bella ramanzina!
Consiglio a tutti di leggere questo libro, di regalarlo, di studiarlo. Sono questi libri che contribuiranno e amplieranno la cultura dei più piccoli, perché è da bambini che si deve imparare a rispettare il pianeta, e quindi se stessi, perché il futuro è loro e delle nuove generazioni.

Recensione di

2 commenti:

  1. Buonasera Simona. Ti volevo ringraziare anche da parte della co-autrice del libro per la splendida recensione su "Pelucco, il viaggio della microplastica". È stato un bel progetto e continua ancora con le traduzioni in spagnolo e inglese. Ma senza i lettori come te e le recensioni come la tua, che ti fanno capire che sei sulla strada giusta, sarebbe impossibile valutare dall'interno il libro in questione. Oltretutto, anche i commenti ricevuti tramite i tuoi social, ci gratificano del lavoro svolto. Il tuo aiuto è stato davvero prezioso per far conoscere il libro nel web e nei social. Grazie di cuore

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