giovedì 9 giugno 2022

Recensione - "L'uomo dei gatti" di Mattia Vanfiori

Buongiorno gente! Anche voi in balia del caldo torrido che non fa respirare? Siete pronti per partire in Alaska con me? XD no davvero se potessi andrei all'istante. Nonostante il caldo le letture procedono senza interruzioni anche perchè... non c'è nulla di più bello che conoscere una nuova storia.
Ed ecco che oggi vi propongo la recensione della mia ultima lettura, il libro di un autore emergente che con questa storia si è cimentato per la prima volta in un horror. Peccato però che non mi ha convinta.
Titolo:
 L'uomo dei gatti
Autore: Mattia Vanfiori
Genere: Horror
Pagine: 137
Editore: Oakmond Publishing
Data di uscita: 4 dicembre 2021

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Rebecca è felice di passare l’estate assieme al marito in una bellissima villa nella tranquillità della campagna. Non immagina che di lì a poco la coglierà una profonda amarezza, un’ansia che le toglierà il respiro, accompagnata dalla terribile certezza di essere spacciata.
Inquietanti gatti neri sembrano trovare posto in ogni angolo della casa, la osservano in ogni suo movimento e poi, così come appaiono, svaniscono nel nulla.
Quello che non sa ancora è che, in bosco non distante dalla villa, abita un essere misterioso, un mostro determinato a prendere la sua ossessione: Rebecca.
Mi piace ogni tanto, durante le mie letture, dare spazio ad autori emergenti che stuzzicano la mia curiosità. Quando mi è stata proposta la lettura de L'uomo dei gatti, leggendo la trama, e ammetto anche per le poche pagine, ho voluto seguire il mio istinto e dare una possibilità a questo autore.
Questo libro racconta una sorta di favola... una villa in mezzo al nulla, gatti neri, occhi indiscreti, atmosfere cupe e un mistero... tutti ingredienti che possono dar vita a qualcosa di piacevole.
Il linguaggio è particolare, sembra di leggere un libro di un autore di altri tempi e si adatta perfettamente alla narrazione fluida e semplice. 
Il libro è diviso in cinque capitoli, come tempi di un film in cui i fatti sono ben distaccati, ma che rendono la storia un tutt'uno.

In una villa lontana dalla città una giovane coppia, Rebecca e Saverio, decide di passarvi l'estate nel completo relax. Ma appena arrivati la donna diventa inquieta e un malessere improvviso la costringe al riposo. Si sente osservata, e un gatto nero la perseguita spuntando ovunque lei sia, ma non è tutto perché durante la perlustrazione del giardino, mentre è da sola, incontra un uomo che la minaccia. Correndo subito dal marito e cercando aiuto, insieme si rendono conto che quell'uomo non c'è e suppongono che forse la mente della giovane donna sia stata sopraffatta dalla storiella che il cocchiere gli aveva raccontato proprio quando li aveva accompagnati alla villa. 
Il secondo capitolo ci racconterà proprio questa storia, che purtroppo ci toglie tutto il mistero che sarebbe stato meglio scoprire pian piano. Infatti la lettura delle pagine successive procede senza alcun pathos perché già sappiamo cosa si cela dietro a tutto. Ed è stato un vero peccato. E' come se all'inizio di un giallo ci svelassero chi è l'assassino... facendoci perdere il brivido della scoperta.
Oltretutto la leggenda raccontata dal cocchiere non è altro che la favola del pifferaio magico di Hamelin, leggermente modificata per adattarsi alla storia. Non so qual era l'intendo dell'autore, se omaggiarla o proprio sfruttarla per il suo intento... ma trovarmela là così mi ha fatto sorridere.
Il resto della lettura avviene per inerzia, bombardata tra l'altro da tantissime descrizioni e avvenimenti che non servono alla storia stessa. Il finale ovviamente è qualcosa che non desta meraviglia, ma che si prevede con largo anticipo.

Questo è il primo libro che leggo di questo autore. Ha un'ottima padronanza di scrittura, soprattutto mi è piaciuto il linguaggio perfettamente adeguato agli anni in cui è ambientato il libro, ma per come è stata strutturata la storia, non mi ha dato quel brivido che speravo e mi aspettavo.

Recensione di

1 commento:

  1. Qualcuno ha visto le tartarughe?? Non vorrei fossero scappate! A parte gli scherzi.. Ottima recensione, peccato non ti abbia convinta del tutto; grazie

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