Anche se da ieri siamo ufficialmente entrati in primavera, devo dire di avere ancora freddo... ma già il sole fa capolino più spesso e stare sotto ai suoi raggi diventa sempre più piacevole. Ed ecco che ho ripreso le mie letture sul balcone, certo non per troppo tempo, ma almeno qualche bagno di sole me lo son fatto. Questo mi porta al post di oggi che con mia grande gioia vi mostra la recensione del secondo capitolo della trilogia di Coming Back. Libro che ho letto in pochissimo tempo e che come il primo mi ha fatto passare piacevoli ore di lettura.
Autore: Alba Prattichizzo
Serie: Coming Back #2
Genere: Paranormal Romance
Pagine: 395
Editore: Self
Data di uscita: 21 marzo 2022
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A seguito della morte di Eliza, e con la nascita di un figlio maschio, la maledizione degli Shang continua il suo corso.
Compiuti quindici anni, Chris decide di lasciare la Cina e di partire per gli Stati Uniti abbandonandosi alle spalle un’infanzia segnata da silenzi e incomprensioni con suo padre.
Adam ha trascorso gli anni senza Eliza in un incubo che sembra non avere fine. Dopo la partenza di suo figlio, si lancia nell’ennesimo disperato tentativo di riportare indietro il suo amore.
Padre e figlio intraprenderanno un viaggio che li porterà a scoprire verità insospettate, a confrontarsi con nuovi nemici, e a superare vecchi rancori.
Due storie parallele che si uniranno di nuovo a San Francisco per affrontare il loro destino, in una lotta che li vedrà combattere per la prima volta non singolarmente, ma come una famiglia.
come una famiglia.
La serie "Coming Back"
01 - L'inizio della leggenda
02 - Il guerriero di fuoco
02 - Il guerriero di fuoco
03 - La donna dagli occhi d’acqua (in scrittura)
Coming Back è una trilogia iniziata tre anni fa dalla bravissima Alba Prattichizzo, conosciuta con il nome di Betty Nakaichi. La storia spazia tra Cina e Stati Uniti, tra leggende e soprannaturale, tra emozioni e adrenalina...
Narra di un amore che dura anni, secoli. Un amore struggente che non ha il suo lieto fine e che condanna tutte le generazioni future. Ma l'amore, se è quello vero, vince sempre e supera qualsiasi barriera anche quella spirituale.
Mei Ling e Jun, Eliza e Adam sono due coppie che appartengono a tempi differenti ma che vivono il medesimo destino... e sarà così per sempre finché Mei Ling non avrà pace.
Non starò qui a raccontarvi cosa è successo nel primo libro perché vi suggerisco ovviamente di leggerlo da voi, ma dopo aver letto Il guerriero di fuoco, posso azzardare che si potrebbe leggere anche da solo, ma è chiaro che vi consiglio di iniziare da L'inizio della leggenda.
Ho letto il primo anni fa, alla sua uscita, e sono fiera di poter confermare che la scrittura di questa autrice è come l'avevo lasciata: scorrevole, fluida, descrittiva al punto giusto, non annoia mai e invoglia a leggere.
Il primo libro l'ho trovato con più azione, in questo invece dominano i ricordi e quindi le tristi emozioni che una separazione può dare.
Eliza ha sacrificato la sua vita per dare alla luce Chris, ma non li ha mai abbandonati. Non ha mai voluto lasciare la vita terrena perché sa che non è il momento.
Adam non si è mai dato pace per il destino che inesorabile li ha investiti, rivolgendo tutta la sua amarezza sul rapporto con il figlio. È stato un padre poco presente, poco amorevole. La famiglia che avrebbe voluto, la vita che sarebbe dovuta essere vissuta in tre non c'è mai stata e il suo malessere non lo ha mai abbandonato.
Non c'è cura per un cuore infranto. Ti restano tra le mani i pezzi, li guardi sconsolata, seduta a un tavolo provando a riunire le parti, invano. Le tue lacrime non servono da collante, non fanno altro che bruciare quello strappo che sanguina ancora.
Ho apprezzato come sempre la capacità di Alba nel saper intrattenere i suoi lettori con storie che mescolano leggende e realtà. La sua conoscenza per la cultura cinese mi affascina.
Come sempre la narrazione è in prima persona ed è raccontata da tutti i protagonisti. Ognuno, col proprio punto di vista alternato, ci condurrà fino alla fine. Se all'inizio può spiazzare, vi assicuro che basta poco per ambientarsi e diventa piacevole poter scorgere con gli occhi di tutti lo svolgersi della storia.
Avrei apprezzato forse qualche riferimento al libro precedente, qualche suggerimento per chi come me ha letto il primo libro un po' troppo tempo fa, ma posso tranquillamente affermare che nonostante questo piccolo dettaglio ho potuto seguire la storia senza problemi, anche perché man mano che leggevo andavo ricordando le informazioni essenziali.
Anche questa volta ho patito insieme ai protagonisti, Adam ed Eliza sono nel mio cuore e poterli vedere felici è anche la mia felicità, ma come è giusto che sia... non può sempre esserci il lieto fine... o forse questa volta si? Se il primo libro mi aveva lasciato con le lacrime, almeno questa volta sorrido.
Ora mi tocca aspettare il terzo e ultimo libro della storia. La donna dagli occhi d'acqua sarà il capitolo finale e non vedo l'ora di averlo tra le mani!
Sembra una trilogia, interessante, grazie per la recensione!
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