Genere: Romance
Pagine: 324
Editore: Mondadori
Data di uscita: 20 giugno 2023
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Questo libro non lo faccio decantare. Non servirebbe a nulla.
È il classico romanzo rosa ambientato in una clinica dove gli specializzandi
tendono ad accoppiarsi tra di loro anche perché, con gli orari che fanno non
sembrano avere alternative. Mi sono ricordata di quando, adolescente, leggevo
gli Harmony, lo stile è quello. Confesso che al tempo mi piacevano ma adesso mi
sono proprio annoiata. A parte il modo di scrivere molto scolastico, anche la performance
scadente in fatto di congiuntivi non ha
permesso alla storia di diventare accattivante.
Che poi…un minimo di dubbio su come si svolgerà la storia ci
dovrebbe essere, ma qui no. Appena leggi due nomi capisci subito che sarà la
prossima coppia a entrare in gioco. Unica suspense nel finale dove un evento
inaspettato chiude il secondo volume della saga, lasciando qualcuno in una
situazione parecchio rischiosa. Ma una
pagina, non di più, e chiusa in modo molto frettoloso. Tanto che mi è pure
venuto il nervoso. Davvero ho letto libri di emergenti italiani che mi hanno
tenuta inchiodata dalla prima all’ultima pagina, ma questo proprio no. I
capitoli sono intitolati con il nome del personaggio che, di volta in volta,
racconta la storia. Ci sono alcuni passaggi un po’ asciutti che non sono
esattamente di mio gradimento. Ma almeno si capiva chi era a parlare.
Sono riuscita a trovare comunque uno spunto sul quale voglio
riflettere con voi.
Quando la protagonista lascia la casa in cui vive con la
madre, alla quale è legata da un rapporto davvero complicato, lo fa senza dirle
nulla. Non mi è sembrato bello da parte sua. Certamente aveva tutte le migliori
ragioni per andarsene ma, una persona adulta non lo fa come un ladro. Non ha
paura di metterci la faccia. Lo dice e basta.
Ovviamente la madre arriva sul più bello e si arrabbia molto.
C’è, naturalmente, il principe azzurro che la salva dalla regina cattiva. Se
non aveva avuto il coraggio di dire alla madre che se ne andava figuriamoci se
se la sarebbe cavata da sola davanti alla sua collera. In seguito si accorge
che la madre ha tentato di chiamarla decine di volte e le ha scritto altrettanti
messaggi. E che fa la nostra eroina?
“Invece di aprire i suoi messaggi, li cancello e blocco il suo numero, anche se farlo mi dà il voltastomaco. Dopotutto rimane pur sempre mia madre e … qualcosa dentro di me le vuole ancora bene. Ma non basta. Non è abbastanza. Non ha importanza chi o che cosa si ami: non appena ci ferisce sarebbe meglio staccarsene.”
Ecco questa frase mi ha fatto pensare che è più semplice
farlo con la madre che con un uomo che dice di amarti e intanto ti maltratta,
almeno secondo la mia esperienza. Proseguendo nel libro, infatti, un’altra
protagonista si trova ad essere stalkerata dall’ex e non reagisce con questa
identica fermezza. Non ne parla con l’attuale compagno. Non blocca il tipo
dubbiosa che possa essersi ravveduto, anche se già in precedenza aveva cambiato
numero per sfuggirgli. Pure questo passaggio mi ha infastidita. Non so se
l’autrice abbia sviluppato così questi punti per farci riflettere su queste
cose o se le sia venuto spontaneo in base al suo background culturale. Quest’ultima
opzione mi rattristerebbe molto.
In questo libro, così come in altri, la madre disfunzionale
viene descritta nei suoi aspetti peggiori senza possibilità di appello e
redenzione. La figlia che prima ha
subito le sue angherie a un certo punto acquisisce consapevolezza della
cattiveria materna e la abbandona senza pensarci un attimo. La stessa figlia
che accetta, però, di essere maltrattata dal compagno o da chiunque altro
trovando per loro molte giustificazioni.
Non voglio ergermi a difensore della categoria madri cattive
ma vorrei che le donne venissero dipinte come capaci di allontanarsi da chi le
maltratta sia che si tratti della madre sia che si tratti del compagno.
Potrebbe essere un’utile indicazione per tante di loro che vivono situazioni drammatiche
dalle quali non trovano la forza di tirarsi fuori.
Ecco a parte questo non ho trovato altro degno di nota. Se
volete leggerlo sotto l’ombrellone potrete immaginarvi le scene di
Grey’s Anatomy in tutta tranquillità perché di quello si tratta.
Sarà una lettura senza scossoni, tranquilla tranquilla.
Per me troppo tranquilla e per questo assegno tre stelle, ma
comunque buona lettura.
Perfetto, altro libro da NON mettere in lista; grazie per la recensione
RispondiEliminaThanks for your review..
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