giovedì 3 marzo 2022

Recensione - "Il dado è tratto da una storia vera" di Mauro Reperto

Buongiorno a tutti, oggi vi parlo di un'altra raccolta di racconti... alcuni di essi mi hanno messa in difficoltà, altri invece sono stati molto piacevoli da leggere, originali e divertenti... come un uomo che decide di abbaiare alla gente e poi incontra una donna che fa altrettanto... Un autore con una fantasia e una conoscenza culturale davvero ampia.
Titolo:
 Il dado è tratto da una storia vera
Autore: Mauro Reperto
Genere: Raccolta di racconti
Pagine: 154
Editore: Self
Data di uscita: 11 maggio 2021

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Uomini smarriti in un futuro distopico, civilità extraterrestri che ci hanno sempre deriso, animali demiurghi, inventori e santi disagiati, sogni dentro altri sogni... Che cosa unisce i protagonisti delle storie raccolte in questo libro? "Il dado è tratto da una storia vera" è un libro gnostico ma non ostico, che attraversa vari generi: fantascienza, grottesco, paranormale, realismo magico, onirico, fantasy. Al tempo stesso è un libro che vi farà ridere come uno specchio e riflettere come un deficiente. "Colui che vuole entrare nel regno dei cieli, vi giungerà. Se disprezza questo mondo e lo considera come un gioco, ne uscirà ridendo". (Vangelo di Filippo, purtroppo a oggi apocrifo). È tutto troppo vero per essere bello?
Non sono solita leggere le raccolte di racconti, ma ultimamente me ne sono capitate due abbastanza carine. Come questa di cui vi sto per parlare. Non è facile recensire questo tipo di libri anche perché i temi trattati sono sempre diversi, come anche i generi. 
L'autore Mauro Reperto ha uno stile particolare, a volte serio, a volte comico... a volte decisamente fuori dalle righe. I suoi racconti sono delle piccole espressioni di pura fantasia, spesso totalizzanti e assurde; flussi di parole che spesso hanno una trama, altre che vien fatica a trovarla.
Lei quella sera indossava un trench destrutturato di Burberi con dei bottoni allineati all'altezza del petto, modello Apri e Gusta, sopra un abito da cocktail monospalla imbottita con top in tulle di Max Mara Venier, per un nude look sdrammatizzato da una catena dalle maglie maxi in plexi cui era agganciata una copia in scala dell'alabarda spaziale di Goldrake, a coprire il turgore dei suoi capezzoli; al braccio portava una borsa di gomma riciclata da una bicicletta con manico a cerchione di Gi Jo. I suoi piedi erano inseriti in stivali dal colore vitaminico di Volta & Gabbana; sotto il vistoso cappello giallo a tesa larga appartenuto alla contessa di Ferrero Rocher penzolava un orecchino monouso terminante in frange di pelle umana sulle quali erano miniaturizzate frasi motivazionali di Moccia.
Leggere queste storie è stato divertente, anche se non con tutte, e poi l'autore ha una scrittura molto scorrevole quindi seguire le sue espressioni di fantasia è stato semplice.
Essendo storie particolari, mi sono concessa di leggerle saltuariamente, anche per meglio digerire le sue trovate uniche. Non so se definire questo autore un genio o un folle, ovviamente non in senso negativo.
Alcuni racconti li ho trovati forzatamente colmi di battute comiche al limite della sopportazione, capisco l'estro creativo, ma a volte bisogna alleggerire i contenuti per rendere la lettura piacevole e non asfissiante. Ci sono racconti in cui c'è tanta satira, che a mio modesto parere stroppia. 
Però ho apprezzato molto la conoscenza di Repetto. Il suo bagaglio culturale non ha limiti. Nei suoi racconti troviamo tutta la sua sapienza, storpiando parole, concetti, inserendo citazioni, frasi in latino e chi ne ha più ne metta... ma in alcuni racconti, come ho già detto prima, il tutto è troppo. A volte si perde il filo del discorso e spesso si arriva alla fine che lascia senza tante spiegazioni, insoddisfatti. 
La tecnica del nonsense funziona, ma non sempre... 

Ci sono stati diversi racconti che ho apprezzato, ma in assoluto quello che ho preferito parla di un uomo sempre alla ricerca del sapere. Quando scopre che in paesino ci sono persone che vivono molto a lungo decide di chiedere a qualcuno di loro di più. La sua smania di poter parlare con una di queste persone a cui porre tutte le domande possibili, diventa anche la nostra. Quello che scopre è una sorpresa che mi ha affascinato tantissimo, ho adorato la fantasia di questa storia e anche l'originalità dell'idea, dovrebbero farne un cortometraggio!
Come per ogni libro le opinioni variano da persona a persona, io ho trovato questa raccolta piacevole in linea di massima e se posso permettermi, la consiglio a chi vuole qualcosa di diverso e vuole uscire dalle classiche letture lineari e troppo "comode".

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