Recensione - "Veggie Power" di Olaf Hajek

Buona domenica a tutti! State passando un piacevole fine settimana? Io diciamo di sì. LEggo, guardo TV e gioco al PC... da brava nerd :P e ovviamente mangio... tra l'altro per rimanere in tema del cibo oggi vi parlo di Veggie Power, un libro illustrato per bambini di Olaf Hajek, un bravissimo e fantasioso illustratore che con i suoi disegni ha reso questo volume una gioia per gli occhi.

Titolo: Veggie Power
Autore: Olaf Hajek
Genere: Libro per bambini
Pagine: 40
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 25 gennaio 2022

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Segreti e curiosità di oltre venti verdure, interpretate dallo sguardo stravagante e meraviglioso di Olaf Hajek. Che cosa sono le verdure? Come si distinguono dai frutti? E hanno davvero dei superpoteri? Dalla sottile carota alla panciuta melanzana, dai pisellini primaverili alla zucca autunnale, dalla pallida patata alla sgargiante barbabietola, tutti gli ortaggi sono importantissimi per la nostra salute e non solo. Un libro per conoscere la loro storia e le loro qualità naturali. E grazie alle affascinanti illustrazioni, scoprire che oltre a far bene, le verdure sono anche uno spettacolo per gli occhi. Età di lettura: da 9 anni.

Come ben si sa, quando si è bambini, si è un po' restii a mangiare le verdure. Forse perché vengono imposte dai genitori; forse perché spesso non sono cucinate in maniera colorata e appetibile... fatto sta che alla maggior parte dei bambini non piacciono. Devo aggiungere però che ci sono anche alcuni esemplari di adulti, sopratutto maschili... come mio marito e mio padre... che non le gradiscono anche ad età avanzata! Se però vengono cucinate in piatti elaborati, o ancora meglio in modo che non le vedono nemmeno, allora vanno bene. 

Come nemiche dei piatti e della buona cucina, le verdure sono viste come guastafeste, quando invece oltre al fatto che sono buone, fanno anche tanto bene alla nostra salute. Ricche di vitamine, minerali, amidi e anche proteine, sono per il 90/95% piene di acqua e contengono le fibre, importanti per l'apparato digerente. Fattore da non dimenticare è che sono facili e veloci da cucinare, vedi insalata e verdure bollite con un semplice filo d'olio... non sempre si ha voglia di cucinare.

Questo volume ha lo scopo di far conoscere le verdure ai bambini. Con piccole schede che ne caratterizzano le proprietà, raccontando anche piccoli aneddoti e accenni di storia. 

Io l'ho trovato molto interessante e anche se credevo di sapere già tutto, ho invece scoperto informazioni curiose e davvero utili, come ad esempio che il ciuffo di foglie delle carote si può mangiare... ed io che l'ho sempre buttato!!!

Dai tuberi alle radici, dai cespi di foglie ai frutti succosi... venti verdure, colorate e catalogate con le loro tante informazioni. La distinzione tra frutta e verdura è stata la cosa che mi ha sorpresa maggiormente. Un frutto, come la mela, la pera, ecc, viene classificato tale perché viene generato da una pianta perenne; invece la verdura deriva da piante stagionali o annuali, come melanzana, zucca, cetriolo anche se anch'essi provengono dai fiori.

Questa è una domanda che ogni tanto affiorava nella mia mente, ma non avevo mai avuto la giusta quantità di curiosità per andarla a ricercare... ora lo so e di conseguenza anche voi ;)

C'è poi chi occupa un posizione del tutto particolare. Si tratta di quel principino del pomodoro, che in Europa viene coltivato come pianta annuale, ma che in realtà cresce e si sviluppa per anni nei caldi paesi dell'America centrale e Sud. Per questo molti europei lo considerano una verdura e tanti latinoamericani un frutto.

Ma cosa rende particolare e affascinante questo volume? Il fatto che ogni verdura è accompagnata da una illustrazione di Olaf Hajek. Con la sua infinita immaginazione, oltre a informazioni utili, capiremo che le verdure sono anche uno spettacolo per gli occhi, con i loro colori e le loro forme. L'unica critica che posso fare è che ne avrei gradite tante altre, perché una volta iniziato a leggere e a sfogliare le bellissime e grandi pagine, si arriva troppo presto alla fine e il piacere di vederne altre è quello che avrei voluto maggiormente. 

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