lunedì 4 ottobre 2021

Recensione - "Il Dragolibro" di Walter Moers

Ricomincia la settimana... finalmente abbiamo avuto un bel po' di pioggia e l'aria è diventata autunnale con la sua temperatura un po' più bassa. La mattina esco ancora a maniche corte, ma inizio a percepire finalmente quell'aria frizzante e dolcemente fredda. In questo fine settimana ho terminato il Dragolibro di Moers, autore molto descrittivo che mi ha condotta nel suo mondo zamonico e con le sue strane creature.
Titolo:
Il Dragolibro
Autore: Walter Moers
Genere: Libro ragazzi
Pagine: 208
Editore: Salani
Data di uscita: 28 gennaio 2021

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C’è un’antica leggenda che aleggia come uno spirito sulla città di Librandia: si racconta che nei suoi sotterranei più remoti si nasconda un potente drago, un oracolo simbolo di sapienza e custode di ogni risposta. Nessuno l’hai mai visto, ma a quanto pare il misterioso sauro non è solo quel che si dice un pezzo di pane (dopotutto, ha smesso da anni di mangiare gli esseri viventi che parlano): è interamente ricoperto di libri! Milioni di vecchissimi e preziosi tomi, da far invidia alla più assortita delle biblioteche universitarie.
È per questo che tutti lo chiamano il Dragolibro: una creatura stupefacente, che il giovane librovoro Ildefonso Due decide di andare a cercare, inoltrandosi nelle viscere più oscure e imperscrutabili delle catacombe di Librandia. Qui riuscirà a incontrare il leggendario drago e a porgli la sua domanda, ricevendo in cambio una risposta che non si aspettava affatto. O magari, chissà, proprio quella che sperava di ottenere…
Un cocktail esplosivo di umorismo affilatissimo e stravagante genialità da bere tutto d’un fiato, un racconto ammaliante capace di trasformare in realtà anche il sogno più folle.
Ho iniziato questo libro perché pensavo fosse una lettura leggera e simpatica ed invece mi son trovata davanti a qualcosa di molto più profondo e introspettivo.
La storia inizia con lo scrittore Ildefonso de'Sventramitis, che ha l'aspetto di un dinosauro, che in un sogno dentro al sogno... incontra una creaturina abbastanza strana con un occhio solo, che si presenta come il librovoro che conosce tutti i suoi libri. Questa creaturina è un suo fan e si chiama proprio come lui Ildefonso Due. Anche lui vorrebbe scrivere una storia e così decide di farsi aiutare dal suo beniamino e con l'occasione gli racconta un'avventura che ha vissuto quando è andato a cercare il Dragolibro, la creatura leggendaria che ha i libri al posto delle squame...

Prima di continuare, è doverosa una premessa... l'autore Walter Moers ha creato un suo mondo, il regno di Zamonia, la cui città Librolandia è irta di pericoli e in cui i libri stessi possono avere vita. In pratica ci sono due volumi, precedentemente pubblicati, in cui ci sarà meglio descritto questo suo worldbuilding. In ogni caso, anche se io non ho letto i precedenti, posso dirvi che ho potuto godere a pieno della compagnia di questa storia, molto particolare.

Molto tempo addietro, un drago che da giovane scorrazzava e incuteva paura tra i villaggi solo per mantenere la nomina di drago cattivo, si ritrova a cercare un po' di quiete nel cuore di una montagna.
Pian piano trovando pace e silenzio, inizia ad addentrarsi sempre più in profondità, fino ad arrivare alle catacombe di Librolandia. Passa il tempo e si rende conto che là sta bene e così decide di rimanerci, almeno per un po'... ma senza rendersene conto, dopo anni, millenni a dirla da lui, ormai è così grosso che non riesce più passare da quei cunicoli ormai divenuti stretti.... finché un giorno non gli capiterà davanti il librovoro Ildefonso Due e con lui inizierà una bella chiacchierata....

Per un giovane sauro è maledettamente difficile liberarsi da questi schemi. Così provi una vergine ogni tanto! Giusto per soddisfare le aspettative. O uccidi un paio di cavalieri. Assedi un castello qua e là. Assalti una cittadina. Cose del genere, insomma. Già, e prima di rendertene conto rientri in tutti i clichè dragheschi e ti ritrovi sbattuto sull'elenco dei ricercati.
Non conoscevo questo autore, per me era la prima volta che mi inoltravo nel suo mondo... molto cupo e sinistro, ma anche pieno di dettagli e descrizioni. Siamo nelle profondità più remote di questa città, in cunicoli sotterranei che finiscono in una grande palude, piena di creature fangose e anche un po' disgustose... una nebbia copre tutto... Non vi nascondo il fatto che ho subito pensato alle paludi della tristezza de La storia infinita in cui vive Morla, l'essere millenario.
Una folle oasi sotterranea, un magazzino che, grazie all'umidità r all'ampia offerta alimentare, attirava magneticamente e ospitava le specie più diverse. Non solo animali, ma anche vegetali. [...] Ho visto funghi con le branchie. Pesci con i peli, creature di fango e radici.
In questo libro troveremo tante osservazioni da parte di tutti i personaggi, ma anche tanti spunti di riflessione anche per noi stessi. Il doversi adattare a quello che la società impone è uno di questi, come ad esempio il drago che ha dovuto dare una parvenza dello stereotipo a lui assegnato, forzando il suo carattere bonario e spingendolo alla fine ad una vita di solitudine ma di tranquillità.
Ho adorato poi i vari disegni e anche i fumetti che arricchiscono le pagine di questo libro, come dico sempre le "figure" in un libro per ragazzi non devono mai mancare; oltretutto sono sempre ad opera dello scrittore, il che me li ha fatti apprezzare un po' di più.
Ho letto recensioni che ne criticavano l'esiguo contenuto, io invece l'ho trovato ricco di particolari, descrizioni e tanti punti di riflessione, certo le pagine sono poche, ma vi assicuro che la lettura è davvero piacevole e il mondo descritto molto irreale e meraviglioso.

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