giovedì 28 ottobre 2021

Recensione - "La collina dei delitti" di Roberto Carboni

Buongiorno a tutti... Oggi è il mio onomastico! E come di consueto da quando sono piccola si festeggia... mia nonna mi faceva la torta, diciamo che ogni scusa era buona per mangiare dolci, da grande poi a casa mia si festeggiava andando a mangiare al ristorante cinese, ne siamo stati tutti ghiotti. Ora invece da sposata vado a mangiare sushi col marito... :P
Parlando di libri invece oggi Mariagrazia, ci racconterà la sua opinione su un giallo italiano che le è piaciuto moltissimo!
Titolo:
La collina dei delitti
Autore: Roberto Carboni
Genere: Thriller
Pagine: 480
Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 8 febbraio 2021

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Sulle colline di Montebudello, tra Bologna e Modena, durante uno scavo una ruspa porta alla luce un cadavere seppellito da oltre dieci anni. È una sera gelida, c'è il pericolo che la pioggia battente si trasformi in tormenta di neve. Un inferno per i tecnici della Scientifica. Giornalisti e curiosi si accalcano intorno alla zona del ritrovamento: ben presto l'attenzione di tutto il Paese si concentra su quel macabro mistero. L'architetto Gabriele Moretti sta guardando il servizio alla televisione. Ha trentasei anni, una bella famiglia a cui è molto legato e la sua carriera è decollata. Eppure, dopo aver visto quel servizio di cronaca, il suo umore cambia improvvisamente e le sue notti si popolano di incubi, invasi da luoghi oscuri, presenze spettrali e cadaveri resuscitati. Agli incubi si aggiungono emicranie, allucinazioni e la sensazione di essere seguito. Come se non bastasse trova biglietti anonimi lasciati in ascensore, e persino la moglie e i suoceri sembrano mutare atteggiamento nei suoi confronti. Che cosa è accaduto davvero dieci anni fa su quelle colline? Gabriele ancora non lo sa, ma c'è una verità oscura che sta per tornare alla luce: altri efferati omicidi stanno per essere commessi.
Il titolo “La collina dei delitti” mi ha attirata da subito; avevo voglia di leggere un bel thriller e la trama era interessante, così, dopo qualche delusione degli ultimi letti, l’ho iniziato e non l’ho più lasciato. L’autore prende il lettore per lasciarlo solo alla fine, con la tensione che ti invita a proseguire. Da subito si entra nel personaggio di Gabriele che ti conduce per mano per esplorare questa storia avvincente, senza lasciarti libertà di pensare cosa accadrà al capitolo seguente.

Spesso sentiamo parlare di sette, satanismo... e senza soffermarci più di tanto andiamo oltre. Beh, pensiamo, è qualcosa che non ci riguarda, tranne quando succede realmente qualcosa e rimaniamo allibiti nel sentire la cronaca narrare l’avvenuto. In questo romanzo l’autore  parla proprio di questo argomento.
Definizione - Esoterismo: ”In ambito filosofico e religioso si dicono le dottrine e gli insegnamenti segreti, che non devono essere divulgati, perché destinati a pochi”. 

Il tutto si svolge tra Bologna, Modena e Rimini, città meravigliose, ognuna con particolarità diverse e tanto divertimento come solo la Romagna sa offrire. Il romanzo è ambientato principalmente a Bologna e sulle colline di Montebudello, quando durante gli scavi di una villa vengono rinvenuti dei cadaveri sepolti da oltre dieci anni e date le loro condizioni, anche se è passato diverso tempo, si parla di riti satanici, esoterismo, droga e alcool. 
E’ il commissario Alvani a seguire le indagini e si trova a far fronte ad un caso più complesso del solito. Le indagini si dirigono verso Gabriele Moretti, architetto di trentasei anni. Ma non è tutto, perché per lui iniziano una serie di incubi notturni. Gabriele ha un passato oscuro che non riesce a ricordare, la sua mente ha dimenticato e ha come compagnia notturna solo morti, musiche tribali e odori nauseanti.
“Gabriele riesce a dormire solo pochi minuti…appena perdeva conoscenza tornava al castello… e più di una volta si svegliava pensando di rimettere. Ma non era così, si trattava solo di una sensazione legata al sogno…”
Gabriele cerca tramite sedute di ipnosi di ricordare, ma le ombre nel passato sono troppe e ha timore di perdere tutto. La famiglia sembra fronteggiare la situazione con ambiguità e lui solo deve impegnarsi a trovare il sereno in mezzo a tanta oscurità. L’assassino o gli assassini forse sono degli intoccabili e sa che i segreti di queste persone non possono essere rivelati a nessuno, proprio perché destinati a pochi.
“La sua indole, ostinata e ribelle, non riusciva a subire la volontà altrui senza tentare almeno una reazione. Convenne tra sé che esisteva comunque un modo per forzare gli eventi, e lui lo avrebbe messo in atto a tutti i costi”.
Roberto Carboni, più volte premiato per i suoi scritti, ha voluto dare un’ulteriore prova della sua abilità di giallista dopo “Il giardino di Villa Nebbia”, svolgendo questa trama che tocca argomenti “tabù” e solo un lettore di questo genere può osare e avere il coraggio di arrivare alla fine. I personaggi sono tutti ambigui, tirano i fili per un proprio vantaggio e tutti, tranne Gabriele, agiscono per un proprio fine. 
Uno scritto che scorre velocemente, con semplicità di dialoghi, con un’attenzione in più per gli avvenimenti che si succedono nell’arco degli anni nella villa di Montebudello. 
Mi sono soffermata personalmente sul significato di “esoterico” una dottrina antica spirituale e segreta, sempre per il sentito dire e mai approfondita realmente e il romanzo di Carboni mi ha dato la possibilità di entrare in un mondo a me sconosciuto. A parte l’esoterismo la lettura di questo thriller l’ho apprezzata. E' stato elettrizzante, mi ha coinvolta e invitata a non lasciare mai il romanzo finché non l'ho terminato.

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