giovedì 7 ottobre 2021

Recensione - "Il cammino delle oche selvatiche" di Marcella Guidoni

Buongiorno amici lettori, oggi sul blog Monica ci racconta la sua opinione su un libro che parla del Cammino di Santiago, il lungo itinerario che i pellegrini fin dal medioevo percorrevano per arrivare  alla Cattedrale di Santiago in Spagna. Un insieme di storie e leggende che ci verranno narrate tramite la protagonista di questo viaggio.
Titolo:
Il cammino delle oche selvatiche
Autore: Marcella Guidoni
Genere: Narrativa
Pagine: 239
Editore: Gilgamesh Edizioni
Data di uscita: 3 settembre 2021

IBS.it

AMAZON

Un lungo viaggio, che partendo dalle montagne pirenaiche, attraverso foreste, colline e lande sterminate, ponti, fiumi, paesi e città, ci porta fino all'oceano, dove per gli antichi si trovava la fine del mondo conosciuto. Un cammino leggendario che ripercorre un'antichissima via di pellegrinaggio, carica di memorie e suggestioni letterarie: era la Via dell'Ovest, che seguiva il cammino del sole e portava alla regione mitica, dove secondo le credenze celtiche si trovava l'entrata a un altro mondo. I racconti e i paesaggi, le memorie e i luoghi ci permeano e ci trasformano, e quando le leggende sono ormai depositate nel profondo del nostro essere, nel cuore del cammino, in un paesaggio terroso, arido e desolato, basta chiudere gli occhi per entrare nel mondo sotterraneo e vedere l'Altra Terra, un mondo crepuscolare, silenzioso, una plaga meravigliosa di armonia e serenità, popolata da creature che vivono in un universo parallelo in cui la nostra nozione di tempo scompare.
Non sapevo di cosa parlava questo libro quando ho iniziato a leggerlo, ne conoscevo solo il titolo. È stata una bella sorpresa scoprire che era una sorta di diario tenuto da una pellegrina lungo il Cammino di Santiago. Confesso che piacerebbe anche a me percorrere quella antica via di fede. Che poi, almeno nel caso della nostra protagonista, non ci ho visto una ricerca di interiorità spirituale, quanto piuttosto una osservazione antropologica. Il Cammino, paragonato ad una sorta di Gioco dell’Oca nel quale i pellegrini costituiscono le pedine che avanzano, a volte tornano indietro, giungono alla meta o si perdono lungo la via, è descritto per mezzo di storie e leggende che si trovano incise su lapidi o che vengono narrate da anziani lungo la via.
Avrei voluto saperne di più della protagonista, davvero poco caratterizzata, ma mi hanno appassionato tutti gli avvenimenti che ha trovato il modo di disvelare ad ogni tappa del viaggio.
Ogni pietra, ogni albero, ogni fontana, ogni chiesa, ogni ostello, o rudere di ostello, che si incontrano, raccontano storie che si intrecciano e aprono la mente a persone e luoghi lontani e, a volte, magici.
E ad un certo punto il viaggio si sdoppia per la nostra protagonista e la cosa per me non è stata facile da comprendere, presa com’ero dal Cammino che stavo a mia volta compiendo attraverso la lettura. Ma poi mi ci sono immersa anche io e mi sono lasciata trasportare dal fiume di parole ed è stato davvero bello.
Una cosa che mi è molto piaciuta è che la protagonista sembra non cercare la compagnia di altri pellegrini; non la sfugge, ma nemmeno ne sente la necessità. Sta bene anche da sola evidentemente, e una minima scorta di cibo ed acqua sono tutto quello che le serve, oltre, naturalmente, a una vecchia mappa un filino misteriosa.
Il libro è scritto bene ma ho riscontrato, talora, una difficoltà a legare le leggende una all’altra. Certi passaggi erano, secondo la mia modesta opinione, un pochino forzati e slegati. 
Questo è il motivo per cui assegno tre stelle e vi auguro buona lettura.

Recensione di

2 commenti:

  1. Io il Cammino di Santiago l'ho fatto (2008, solo gli ultimi 120 km); ho letto il libro di Coelo sul cammino, questo sembra interessante, grazie per la recensione

    RispondiElimina
  2. Che meraviglia, dev'essere stata una bella esperienza. Sullo stesso tema anni fa lessi anche La ragazza che camminava scalza. Buona lettura

    RispondiElimina

I vostri commenti alimentano il mio blog!
Se quello che ho scritto ti è piaciuto, lascia un segno del tuo passaggio. Te ne sarò grata.