mercoledì 23 ottobre 2024

Recensione - "Un pugno in più" di Luciano Ballerini

Titolo:
Un pugno in più
Autore: Luciano Ballerini
Genere: Giallo
Pagine: 287
Editore: Gilgamesh Edizioni
Data di uscita: 4 settembre 2024

AMAZON

Bologna, 2018, è quasi Natale.
Biagio, trentadue anni portati senza troppo entusiasmo, lavora come cassiere in un supermercato nella città in cui è nato, tra poche certezze e vari micro fallimenti.
Ha un fratello detenuto in prigione, e un nipote, Tito, che ama alla follia e che cerca di proteggere anche quando non ce ne sarebbe bisogno.
Rimane vittima di una grottesca rapina mentre lavora: viene preso a pugni in faccia da un malvivente con un casco integrale in testa, che, però, forse perché preso dal panico, scappa senza rubare nemmeno un centesimo dalla cassa.
Dopo la rapina, una rapida serie di eventi, apparentemente isolati, trascina Biagio nel mirino dell’Ispettore di Polizia Attilio Prota, “Mascella di Ferro”, il quale ritiene, dato che non è stato sottratto nemmeno un euro dalle casse, che il ragazzo fosse il vero obiettivo dei criminali e che stia quindi celando un segreto, forse collegato alle malefatte di suo fratello.
Con l’ombra del sospetto a gravare su di lui, Biagio troverà un paio di improbabili alleati che cercheranno di aiutarlo a fare luce sulla faccenda.
L’Ispettore Prota sta vaneggiando, oppure Biagio è finito, senza rendersene conto, in un gioco più grande di lui?
È proprio quello che dovrà scoprire, rischiando la pelle e non solo la sua.

Adoro leggere il libro di un autore a me sconosciuto ed esserne così soddisfatta. Il giallo c’è. Anche se si scopre praticamente alla fine, prima si capisce che deve esserci qualcosa ma non è assolutamente chiaro cosa. Ed è stato bravo l’autore a mantenermi in tensione per così tanto tempo senza spiegare in cosa era andato a impelagarsi il povero Biagio, il protagonista. Lo stile di scrittura è carinissimo, denso di ironia e, cosa meravigliosa, autoironia. La storia viene narrata da Biagio stesso che lo fa con molta leggerezza, pur trattandosi di pugni sul naso di un certo qual vigore. E del suo naso. Ma oltre a quello che ci narra, in corsivo, ci mette anche i suoi pensieri che, a volte, sono esilaranti.

Fa pena Biagio, e tenerezza. È un uomo normalissimo. Con una famiglia normale e un fratello un po’ lazzarone. Ha i suoi problemi di soldi e di famiglia. Gira per Bologna su una vecchia bicicletta. Fa un lavoro che non lo entusiasma ma gli permette di percepire uno stipendio che è sempre una cosa buona. Crede nella bontà delle persone. È tipico di chi è buono pensare che lo siano anche gli altri.
Purtroppo scoprirà che, più spesso di quanto crediamo, le persone non sono quello che sembrano. Che a fidarsi degli altri c’è il rischio di beccarsi, quanto meno, un pugno fatto bene.
Eppure Biagio non si abbatte. E a testa bassa va per la sua strada, cercando di capire cosa sta succedendo attorno a lui. Vuole arrivare alla verità, a costo di starci male, ma deve proteggere la sua famiglia o, quanto meno, salvare il salvabile.

Eventi e personaggi si intrecciano con maestria e Biagio mostrerà innate doti investigative che gli permetteranno di venire a capo dell’intricata vicenda.
È una lettura piacevole, facilitata anche dalla brevità dei capitoli e dalla scrittura pulita. Qualche refuso non particolarmente disturbante.
Assegno quattro belle stelle e vi auguro buona lettura.


Recensione di

Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti alimentano il mio blog!
Se quello che ho scritto ti è piaciuto, lascia un segno del tuo passaggio. Te ne sarò grata.