lunedì 13 novembre 2023

Recensione - "L’età dell’oro" di Leo Giorda

Titolo:
L’età dell’oro
Autore: Leo Giorda
Genere: Giallo
Pagine: 256
Editore: Ponte alle Grazie
Data di uscita: 20 ottobre 2023

AMAZON

Adriano Scala detto «Woodstock» e l'ex vicequestore Giacomo Chiesa sono tornati. Ma non se la passano bene. La popolarità e costata cara sia allo Sherlock Holmes della sinistra romana, dotato di straordinarie doti deduttive che si attivano col consumo di stupefacenti. sia all'incorruttibile sbirro che sembrava destinato a una brillante carriera. Entrambi hanno perso ii lavoro, Chiesa ci ha rimesso pure ii matrimonio, e adesso cercano una soluzione sul fondo di una bottiglia. Pare che niente possa riscattarli dal fallimento. Invece qualcosa succede.  A Sperlonga, perla del Tirreno, la giovane ereditiera di una dinastia di imprenditori con entrature nella camorra si e suicidata. La madre della ragazza, però, non crede alla versione ufficiale e contatta Woodstock, che accetta di occuparsi del caso portando con se ii «nemico per la pelle» Chiesa. L'inchiesta mozzafiato in cui si imbarcano porterà a galla i mille segreti celati dietro l'impenetrabile cortina dell'ipocrisia borghese. Tra spietate vendette ed enigmatici rimandi al mito di Saturno si snoda un intreccio segnato dalla presenza di oscuri culti iniziatici. Con la maestria del narratore purissimo, Leo Giorda combina la leggerezza pensosa della commedia noir, gli intrighi del thriller esoterica e le geometrie deduttive del giallo classico, disegnando un'indimenticabile coppia di investigatori - umani, troppo umani - impegnati a sciogliere il più intricato dei misteri: quello che riguarda il mestiere di vivere.
Dopo aver letto il primo romanzo di Leo Giorda, L’angelo custode, avevo sperato di ritrovare presto la coppia Scala/Chiesa alle prese con una nuova indagine e dopo poco più di un anno eccomi accontentata con L’età dell’oro. E a quanto ho sentito non è stato l’unico impegno dell’autore in questi mesi. Ha infatti già consegnato alla casa editrice un nuovo romanzo che, però, non è il terzo episodio della strana coppia di investigatori ma una storia a sé. Confesso di essere terribilmente curiosa dato che Giorda non ha dato altri indizi.
Torniamo dunque a L’età dell’oro. Ritroviamo uno Scala ospite d’onore a tutti i talk show televisivi fino a quando una domanda impertinente sulle sostanze che stimolano le sue capacità deduttive e investigative gli fa perdere il lavoro di insegnante. Basta così poco ai media per distruggere la vita di una persona. E quando si cade si spengono automaticamente le luci della ribalta e si resta, inesorabilmente al buio. A ridare speranza a Woodstock sarà la telefonata di una donna che gli chiede di investigare su quello che sembra essere stato il suicidio della figlia ma al quale lei non crede. Da Roma si deve spostare a Sperlonga ma nell’incarico è compresa un’ottima sistemazione.
Con lui ricompare un Chiesa irriconoscibile nell’aspetto e nei modi. Anche su di lui sono ricaduti gli effetti negativi di certa stampa e di certi comportamenti. E la prima cosa che il duo riunito penserà bene di fare sarà una bella sbronza, creando non poca preoccupazione nella loro cliente. Poi recupereranno un minimo di dignità e si metteranno a lavorare seriamente scoprendo che impegnarsi onestamente nel lavoro dà loro maggiori soddisfazioni. 

Giorda costruisce una trama piena di enigmi che si susseguono e si incastrano tenendo il lettore attaccato alle pagine dall’inizio alla fine. La scrittura semplice, pulita ed estremamente corretta e i capitoli brevi non possono che aiutare a renderne ancora più piacevole la lettura.
I due investigatori si dovranno muovere tra famiglie in cui il rapporto genitori e figli non è mai idilliaco, ma ben mascherato dall’ipocrisia borghese, e misteriosi rimandi al mito di Saturno.
Io non ci ho capito nulla fino alla fine, lo confesso. Forse perché non ho assunto alcuna sostanza? Woodstock invece riesce a districare la matassa, anche rischiando un po’, ma per fortuna arrivano i nostri e tutto si risolve per il meglio.

Il bello di questo autore giovanissimo, nemmeno trent’anni, è che sembra lui stesso incredulo del successo che ha avuto il suo primo libro e che, non escludo, eguaglierà con questo. Si racconta come una persona estremamente normale, così come sono i protagonisti, e i personaggi minori, dei suoi libri. Si definisce uno scrittore diligente che ogni giorno si siede davanti al computer per scrivere. Alcuni giorni di più e altri meno ma non lascia mai passare un giorno senza aver buttato giù qualcosa. Devo dire che il sistema evidentemente funziona.
E lo dico convintamente. Infatti io, che non ho mai sentito il bisogno di usare sostanze, non riesco a capacitarmi di quanto mi piaccia questo personaggio così sui generis. Nemmeno il vizio del fumo mi sono presa pur avendo avuto un padre e un fidanzato e poi marito fumatori accaniti. Eppure Woodstock mi piace davvero. Forse sarà, come dice l’autore, che non si tratta di una dipendenza da sostanze quali cocaina ed eroina che Scala non considera proprio ma di uso occasionale di sostanze allucinogene. Non so la differenza lo ammetto, così come ammetto che mi fanno paura tutte le sostanze che hanno un qualche effetto sulle persone. Ma nonostante questo trovo davvero accattivante questa strana coppia di investigatori e spero di ritrovarli prestissimo in una nuova avventura.
Ma siccome mi incanta davvero lo stile di Giorda leggerò anche qualsiasi altra cosa abbia già scritto o deciderà di scrivere.
Assegno, quindi, quattro belle stelle a L’età dell’oro e ve lo consiglio davvero tanto.
Buona lettura.

Recensione di 

Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti alimentano il mio blog!
Se quello che ho scritto ti è piaciuto, lascia un segno del tuo passaggio. Te ne sarò grata.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...