giovedì 7 aprile 2022

Recensione - "Chi ha tradito Anne Frank. Indagine su un caso mai risolto" di Rosemary Sullivan

Benvenuto aprile! E con lui la primavera... quella vera, si spera... perché fino ad ora le giornate sono state un po' troppo freddine, o è forse l'età che avanza che mi fa sentire più freddo? Comunque, a parte questi pensieri, che è meglio accantonare, oggi do inizio anche alle recensioni di questo nuovo mese. E quindi ecco di seguito la prima recensione di aprile. Una lettura fatta da Monica con molta calma. Una lettura un po' pesante a tratti e sopratutto ricca di emozioni forti. Come già avete potuto vedere dal titolo, si parla di Anne Frank e dell'indagine per risalire a chi ha tradito questa famiglia.
Titolo:
Chi ha tradito Anne Frank. Indagine su un caso mai risolto
Autore: Rosemary Sullivan
Genere: Narrativa storica
Pagine: 480
Editore: HarperCollins
Data di uscita: 20 gennaio 2022

IBS.it

AMAZON

Più di trenta milioni di persone in tutto il mondo hanno letto il Diario di Anne Frank, la tredicenne ebrea che affidò alle pagine di tre quaderni la storia dei due anni trascorsi nascosta con la famiglia e altre quattro persone nella casa segreta ricavata nel retro di un edificio di Amsterdam, fino a quando i nazisti non li arrestarono tutti e li mandarono in un campo di concentramento. Eppure, nonostante il gran numero di saggi, articoli, opere teatrali e romanzi che sono stati scritti su Anne e la sua storia, nessuno è mai riuscito a spiegare come otto persone siano potute vivere nascoste per tutto quel tempo senza essere scoperte, né chi o che cosa abbia portato la polizia alla loro porta.

Un team di investigatori guidati dall'ex agente dell'FBI Vincent Pankoke ha vagliato un'enorme quantità di documenti, alcuni mai esaminati prima, e intervistato i discendenti di molte persone che conoscevano i Frank. Avvalendosi delle più moderne tecniche di indagine sviluppate dall'FBI, la Squadra Casi Irrisolti ha ricostruito i mesi che hanno portato all'arresto degli inquilini della casa segreta, giungendo infine a una scioccante conclusione. Chi ha tradito Anne Frank. Indagine su un caso mai risolto è la storia della loro missione. Rosemary Sullivan ci presenta gli investigatori che hanno collaborato al caso, spiega il comportamento dei prigionieri e di coloro che li catturarono, stila un profilo psicologico dei principali sospettati, e descrive con straordinaria efficacia come si viveva in tempo di guerra ad Amsterdam... una città in cui a prescindere da quanto eri ricco, istruito o prudente, non sapevi mai di chi ti potevi fidare.
Sono una di quelle trenta milioni di persone che hanno letto Il Diario di Anne Frank. Sinceramente non mi ero mai posta la domanda di chi potesse aver tradito quel manipolo di disperati che si erano rifugiati in quel nascondiglio così alla luce del sole. Non lo avevo fatto proprio perché in una situazione del genere chiunque fosse stato a conoscenza della loro presenza in quel posto, o ne avesse solo potuto immaginare l’esistenza lì, avrebbe potuto trovarsi nella situazione di dover barattare quella informazione con la propria salvezza. Come scrive l’autrice:

“Confare lento ma inesorabile, i rapporti umani erano stati messi sotto pressione e le persone si erano rivoltate l’una contro l’altra.”

Ho affrontato la lettura di questo libro, scritto ed editato molto bene, con curiosità dato che su diverse pubblicazioni avevo letto che il traditore sarebbe stato un ebreo, come i traditi. Volevo capire come la guerra e la disperazione fosse riuscita a far mettere fratelli contro fratelli. La risposta è arrivata chiara e puntuale. In effetti la spiegazione passo passo di come si sono svolte le indagini, a volte un pochino pesante, permette di entrare perfettamente negli stati d’animo di chi quella situazione l'ha vissuta da una parte e dall’altra. Come in altri libri che trattano dell’Olocausto, anche in questo ho ritrovato quella necessità di silenzio dopo la fine della guerra da parte sia di chi non voleva ricordare l’orrore subito, sia di chi voleva negare fosse stata possibile una cosa simile.
Ed ecco che Otto Frank, unico sopravvissuto della sua famiglia, si ritrova a leggere i diari della figlia Anne. Legge le sue domande, le sue speranze e le sue aspettative. Ma lo fa sapendo come sarebbe finita. Credo che per un padre debba essere straziante questo pensiero della figlia:

“E’ un vero miracolo che non abbia rinunciato a tutte le mie speranze, perché sembrano assurde e irrealizzabili. Eppure me le tengo strette, nonostante tutto, poiché credo ancora nell’intima bontà dell’uomo.”

E poi ancora poco prima della cattura:

“Negli uomini c’è un istinto a distruggere, un istinto a uccidere, ad ammazzare ed essere feroci e fin quando l’umanità intera senza eccezioni non subirà una grande metamorfosi la guerra continuerà ad infuriare”.

Quanta saggezza in quella ragazzina.
E poi quando questo padre deciderà di far pubblicare Il Diario rendendo pubblici quei pensieri si sentirà accusare di voler trarre un beneficio economico dalla morte della sua famiglia. Bisognava che tutto rimanesse privato, nascosto. Un uomo tedesco gli scrisse nel 1959:

“Sono scioccato che lei, come padre, abbia pubblicato una cosa del genere. Ma è tipico degli ebrei. Cerca ancora di riempirsi le tasche con il cadavere maleodorante di sua figlia. È una benedizione per l’umanità che tali creature siano state estinte da Hitler”.

E ancora quando si svolsero le inchieste, l’ultima a ottant’anni dai fatti, furono in molti a chiedersi che senso avesse cercare le risposte dopo così tanti anni. La risposta, alla luce di quanto sta succedendo oggi in Europa, è straordinariamente attuale:

“…siamo diventati compiacenti e abbiamo la stessa convinzione degli olandesi dell’epoca, ovvero che non possa accadere qui. Ma la società contemporanea sembra essere sempre più suscettibile alla divisione ideologica e al fascino dell’autoritarismo, dimenticando una semplice verità: se lo si lascia andare incontrollato, il fascismo allo stato iniziale poi si metastatizza”.

A me sono venuti i brividi leggendo queste parole. 
A Otto venne detto che fu fortunato a tornare vivo dal lager. Ma cosa si intende per fortuna? Fu persino accusato di essersi inventato tutto. Durante uno spettacolo teatrale su Anna alcuni manifestanti gettarono sul pubblico dei volantini su cui era scritto:

“Questo spettacolo è una farsa. Anne Frank non è mai esistita. Gli ebrei si sono inventati tutta questa storia per estorcere altro denaro a titolo di riconoscimento. Non credete ad una sola parola! È un imbroglio!”.

Eppure quest’uomo non fu mai preso dal fuoco del desiderio di vendetta. Anzi, se è vera la ricostruzione fatta dalla Squadra Casi Irrisolti, addirittura nascose le prove che identificavano il traditore affinché le sue colpe non ricadessero sui figli.
Se tutto ciò risponde a verità, e metto il dubbio esclusivamente per il fatto che la squadra dovette indagare e trarre conclusioni dopo ottant’anni dai fatti, quest’uomo ha dimostrato una statura morale enorme.
Di tutto questo resta forte e chiaro il messaggio che Anne Frank ha lasciato al mondo sulla necessità di:

“…fermare il pregiudizio e la discriminazione sul nascere. Il pregiudizio inizia quando si parla DEGLI ebrei, DEGLI arabi, DEGLI asiatici, DEI messicani, DEI neri, DEI bianchi. Ciò porta alla sensazione che tutti i membri di ciascun gruppo pensino e agiscano allo stesso modo.”

Otto ha voluto che questo messaggio arrivasse a tutti in tutto il mondo perché ovunque esiste il rischio di perdere tutto quello che si ha, a iniziare dalla propria famiglia. E questo può accadere molto più velocemente di quanto possiamo pensare.
Assegno quattro stelle a questo libro per l’importantissimo messaggio che trasmette. Certo a volte non è di facile comprensione e richiede una forte motivazione però credo fortemente che ne valga la pena.
Buona lettura.

Recensione di 

2 commenti:

I vostri commenti alimentano il mio blog!
Se quello che ho scritto ti è piaciuto, lascia un segno del tuo passaggio. Te ne sarò grata.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...