giovedì 14 aprile 2022

Recensione - "Neve Rossa" di Barbara Petronio

Anche questa volta Mariagrazia ha letto un thriller e anche questa volta ne è uscita compiaciuta. L'autrice, oltretutto nota nel mondo televisivo e cinematografico, è al suo primo libro ed è riuscita magistralmente nel suo intento.
Titolo:
 Neve rossa
Autore: Barbara Petronio
Genere: Thriller
Pagine: 304
Editore: HarperCollins
Data di uscita: 7 aprile 2022

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Dario e Giordana hanno meno di quarant'anni, sono una coppia giovane, con una vita normale, alti e bassi, qualche gelosia, peccati più o meno segreti, momenti di felicità. Fino a che la loro vita non viene sconvolta da una tragedia: Giovanni, il loro unico figlio, muore, investito da un'auto. Per cercare di sopravvivere al dolore, decidono di trasferirsi a Sestola, sull'Appennino tosco-emiliano, dove Dario ha una casa di famiglia. In un luogo più appartato e silenzioso sperano di potersi lasciare alle spalle il lutto. Ma quella che trovano non è una comunità accogliente. Dietro ai sorrisi di circostanza degli abitanti di Sestola si nascondono bisbigli, sguardi di riprovazione, il rumore sommesso eppure inesorabile dei pettegolezzi. Così Dario e Giordana si isolano ancora di più nella loro casa ai margini del bosco. Le uniche presenze in grado di rompere la solitudine che li avvolge sembrano essere Federico, il proprietario dell'albergo vicino alla casa, poco più in là sull'unica strada battuta, e Helena, la sua bellissima moglie serba, che ha da poco avuto un figlio e sembra conoscere i segreti di erbe misteriose e rituali arcaici. E intanto piccoli fatti sempre più inquietanti, dettagli inspiegabili, strane immagini, suoni che non dovrebbero esserci, cominciano a spaventare Giordana e Dario, mentre l'autunno inizia a trasformarsi in inverno e a isolare Sestola dal resto del mondo...
L’autrice di questo romanzo, Barbara Petronio, è al suo primo romanzo. E’ molto conosciuta nel mondo cinematografico e televisivo, avendo prodotto e sceneggiato diversi progetti per TV e cinema. Ha scritto questo thriller paranormale, ossia con presenza di fenomeni non spiegabili con le normali conoscenze scientifiche. Sono stata curiosamente coinvolta da questo racconto, ho proseguito nella narrazione con la voglia di apprendere ulteriori nozioni su questa materia. 

Il protagonista Dario, paletnologo, si prende un anno sabbatico dal lavoro e con la moglie Giordana, si trasferiscono dalla città a Sestola, sull’Appennino tosco-emiliano, nella casa di famiglia di Dario, in seguito alla morte del figlio di tre anni durante il particolare fenomeno atmosferico chiamato “Neve Rossa”, ossia la neve è mischiata ai venti caldi del Sahara e il tutto diventa surreale: la neve che scende si colora di rosso.
Non è semplice un trasferimento da una città all’altra; cambiano abitudini, amicizie e occorre un buon periodo di rodaggio per abituarsi e per integrasi nel nuovo ambiente.
“Era il sospetto di non essere amata e di sentirsi la causa di tutto: della sua insonnia, della sua mania di controllo, della necessità di rimettere in ordine un mondo che si era improvvisamente rovesciato sottosopra.”
Entrambi devono dimenticare la recente tragedia e questa nuova vita a Sestola serve per ricominciare, anche se Dario ha troppi brutti ricordi di questa casa. Vede infatti riaffiorare il passato burrascoso che aveva col padre, un passato dal quale era fuggito. Inoltre deve recuperare il suo rapporto con Giordana, ha troppe colpe nei suoi confronti, deve farlo e deve anche capire come condurre la propria vita. Ricostruire il loro rapporto è fondamentale, importante per entrambi dopo la perdita del figlio, cercando un appiglio che li tenga uniti per continuare e per superare il dolore.
“La sua vita era grigia come quel tipo di neve, e la casa in cui aveva scelto di vivere ora lo rifletteva, in quell’ora incerta del giorno in cui in inverno il pomeriggio si converte rapidamente nella notte fredda  e gelida…”.
Ma una forza invisibile si impadronisce delle loro menti e li proietta in un altro mondo, spiriti incorporei li mettono in condizioni di non riuscire a comprendere più ciò che è vero. Un destino misterioso li attende, si insinua in loro, minaccioso come un profondo baratro... intorno a loro solo neve... tanta neve. La neve è protagonista assoluta in questo thriller, ovunque... prima, durante e dopo... con tanto rosso.

Questo romanzo è un ottimo esordio per Barbara Petronio, con descrizioni dettagliate di ciò che sono le allucinazioni e i fenomeni che avvengono durante i momenti peggiori della vita dei protagonisti. 
Ho immaginato le espressioni visive durante le crisi e mi sono sentita catturata nel “vederli” agire in modo caotico e soprattutto confuso. Ho dovuto soffermarmi diverse volte con il cuore che saltellava per l’emozione leggendo le scene descritte... io ero li vedevo tutto. Tanta era la voglia di arrivare alla conclusione, pochi romanzi riescono a destare la mia voglia di continuare e poi continuare ancora... Alla fine sono stata premiata.
Ci sono altri personaggi che fanno da contorno ai protagonisti e che hanno parti abbastanza rilevanti come il gestore dell’hotel accanto alla villa, sua moglie che prevede il futuro con erbe varie e poi la psichiatra stessa di Dario e Giordana. 
Consiglio la lettura per chi ama questo genere, un thriller paranormale con una scrittura semplice, lineare che corre veloce per le prime 100 pagine, con le altre poco più di 100 si deve aumentare l’andatura perché gli avvenimenti sono tanti e con gli occhi spalancati necessita arrivare alla fine. 
Neve e poi ancora neve. Rossa all’inizio, rossa alla fine... ma non per la sabbia sahariana.

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