giovedì 28 aprile 2022

Recensione - "Book Rebels" di P.D. Baccalario e Luigi Spagnol

Buongiorno a tutti! Finalmente siamo in primavera, il sole è bello caldo ed io ho ripreso le mie letture sul balcone. Non sempre perché ogni tanto c'è troppo vento... ma non vedevo l'ora di potermi scaldare al sole. Oggi vi parlo dell'ultimo libro che ho terminato, una storia molto carina che prende in giro chi non è un amante dei libri, si perché il posto in cui sono appena stata si chiama Banalia, una cittadina in cui è proibito leggere! 
Titolo:
 Book Rebels
Autore: P.D. Baccalario e Luigi Spagnol
Genere: Libro per ragazzi
Pagine: 240
Editore: Salani
Data di uscita: 17 marzo 2022

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Benvenuti a Banalia, il paese dove i libri sono proibiti. I genitori di Pierluigi sono stranamente di ottimo umore, perché hanno appena deciso che le prossime vacanze saranno a Banalia: un posto non tanto lontano, ma neanche così vicino, gradevole, ma non indimenticabile, con il mare sì, ma non particolarmente bello. Ma allora perché andarci? Pierluigi non se lo spiega, e per giunta lì si annoia. Tantissimo. E si annoiano anche i suoi nuovi amici Edoardo ed Everardo – gemelli indistinguibili e sornioni – e la coraggiosa Margherita dagli occhi verdi. Fino al giorno in cui scoprono che a Banalia qualcosa di strano c'è: i ragazzi hanno il divieto assoluto di leggere libri. All'inizio non sembra un gran problema, ma presto i quattro saranno coinvolti in missioni supersegrete, ritrovi in roccaforti clandestine, fughe, inseguimenti, furti di libri (a brandelli!) e persino profezie. Perché leggere, si sa, è una delle attività più avventurose che esistano. Un romanzo, un gioco da ragazzi, nato dalla fantasia di due grandi amici, nella vita e nel lavoro, uniti dall'amore per i libri, perché leggere rende più liberi e più felici. Età di lettura: da 9 anni.
Book Rebels... un testo geniale e nello stesso tempo semplice che mi ha divertita molto. Mi aveva incuriosita in fatto che ci fosse una cittadina in cui i libri erano proibiti, la pacchia per i ragazzi a cui non piace leggere, un po' come il paese dei balocchi per Pinocchio.

Il protagonista è Pierluigi, un ragazzo svogliato a cui non piace leggere, inclusi ovviamente i libri di scuola che è semplicemente costretto a studiare. Un po' come tanti ragazzi che conosco. Per me è inconcepibile, anche a me non piaceva studiare, ma i libri erano altra cosa. 
Pierluigi non ha fratelli o sorelle, la sua vita è comune a tanti senza particolari situazioni. Una sera dopo aver raccontato ai genitori di un incontro a scuola di un autore di cui ovviamente non aveva letto il libro, scopre che quell'estate sarebbero andati a Banalia. Una banale cittadina sul mare, con niente di speciale, nessun monumento da vedere, nessuna attrazione da visitare... solo una semplicissima località balneare in cui non c'è nulla da fare.
Pierluigi: Ma dov'è Banalia, mamma?
Madre: Al mare, te l'abbiamo detto.
Pierluigi: Si, ma al mare dove? E' lontano da qui?
Padre: Non particolarmente lontano, Nemmeno tanto vicino, però.
Pierluigi: Ma c'è un bel mare?
Madre: Non particolarmente. C'è il mare.
Pierluigi: C'è una bella spiaggia?
Padre: Delle spiagge. Normali.
Pierluigi: E andiamo in un albergo?
Madre: No, abbiamo preso una casa.
Pierluigi: Una bella casa?
Padre: Non so, non credo. Una casa.
Pierluigi però si rende conto che c'è qualcosa di strano, i genitori sono particolarmente calmi anche se non è andato bene a scuola e non danno segni di alcun turbamento per lo strano cambio di meta estiva, che di solito avveniva sempre nel medesimo posto.
Giunto a Banalia, Pierluigi farà la conoscenza di tre ragazzini, una ragazza e due gemelli. Anche loro non amano particolarmente la scuola e odiano leggere.
Il soggiorno in questa cittadina scorre lenta e noiosa, c'è soltanto una gelateria e una libreria a cui però ai ragazzi è proibito entrare. 
Ma una mattina mentre è in spiaggia Pierluigi vede una scena bizzarra: un carabiniere insegue e ferma un ragazzino che aveva rubato un libro. I libri vengono infatti spacciati di nascosto, come se fosse droga, e non sono nemmeno integri, ma a pezzi... l'importante è avere qualcosa da leggere anche se non ha un inizio o una fine.
Questo fatto incuriosisce terribilmente il ragazzo che insieme agli altri decide di indagare, scoprendo che ci sono dei messaggi da seguire e una banda segreta che nasconde i libri.

Book Rebels è libro carinissimo. Intanto la scrittura perfettamente in linea con il target a cui è indirizzato e poi esilaranti anche i dialoghi tra i ragazzi stessi. Il modo di parlare, le battute, le incomprensioni ma anche le ovvietà hanno reso il testo colorito e divertente.
Mi è piaciuto anche che i genitori di Pierluigi lui li chiama "madre" e padre", l'ho trovato simpatico come faccio anch'io quando parlo di mio marito con chi non lo conosce. Non serve dargli un nome se non è utile alla storia, ma solo il ruolo "marito" XD I genitori infatti hanno un ruolo marginale, tutta l'avventura è dei ragazzi. 
Mi è piaciuto anche come si percepisce perfettamente il disagio del ragazzo che non capisce come sia possibile il divieto per la lettura, rendendolo quasi bramoso di trovare un libro da leggere.
La genialità di tutta questa storia viene svelata solo alla fine e non sarò io a dirvela ovviamente. Il finale infatti spiega tutto. Questo libro si dovrebbe far leggere a chi odia farlo, anche solo per prenderlo un po' in giro!

Recensione di

3 commenti:

  1. Libro intrigante, grazie per la recensione

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  2. Siii! Come ti dicevo, adoro Pierdomenico Baccalario. Questo libro finisce diretto nella mia TBR List dell'estate, mi piace leggere "a tema"!

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  3. Un libro di cui avevo letto la trama e che mi aveva incuriosito. Perfetto per chi ama i libri, come noi, e non può vivere senza.

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