venerdì 8 maggio 2020

Recensione "Matcha Latte" di Alba Prattichizzo, racconto inserito in "Cinquantatrè vedute del Giappone"

Buongiorno a tutti, oggi vi voglio segnalare l'uscita di una raccolta di racconti di vari autori. Ognuno ha raccontato il proprio Giappone. Ci sono racconti di ogni genere, alcuni faranno ridere, altri invece saranno un po' più seri e tristi, ma ognuno avrà la sua visione. Quello di cui io vi parlerò è "Matcha Latte", il racconto scritto dalla mia amata Alba!
Titolo: Cinquantatrè vedute del Giappone
Autore: AA. VV. (autori vari)
Genere: Raccolta
Pagine: 400
Editore: Idrovolante
Data di uscita: 3 Maggio 2020

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Una raccolta di racconti accomunati dal magico mondo del Sol Levante come ambientazione reale o fantasiosa. Cinquantatré “vedute” strettamente personali frutto del rapporto di ognuno degli autori col Giappone, la sua storia, le sue bellezze, la sua cultura. Racconti d’evasione, diari di viaggio, sogni, ritratti storiografici, tutti insieme a comporre un almanacco di nipponismo.

La lettura di questa raccolta non può che far amare ancora di più il Giappone per chi già lo conosce e di certo stuzzicherà la curiosità di chi non vi ha messo mai piede.
Matcha Latte
di Alba Prattichizzo

A volte il destino ci mette sulla buona strada, ci sono amicizie che nascono per caso... ci sono autori che anche se scrivessero la lista della spesa tu sai già che avranno usato una penna d'oro e parole magiche... si sto esagerando lo so, ma questa sensazione di profondo amore io l'ho scoperto con una autrice in particolare, sarà che poi è nata anche una amicizia virtuale, sarà che quando ci siamo viste di persona alla fiera del libro di Torino l'anno scorso ci sembrava come se ci fossimo viste ogni giorno, fatto sta che io e Alba abbiamo un sentimento di stima sincero. 
Alba Prattichizzo è un'autrice italiana che vive in Giappone. Ha esordito con la Hope Edizioni con lo pseudonimo di Betty Nakaichi con il suo meraviglioso "Coming Back" (qui la mia recensione)  ma oggi finalmente per la prima volta vi presento un suo scritto col suo vero nome e da amica ne sono veramente felice.
Il suo è un racconto scritto per un concorso, che è stato poi pubblicato in una raccolta edita da Idrovolante edizioni. Dovevano raccontare il Giappone.
Io ho avuto il grande piacere di leggere il suo e come sempre non ho parole per descrivere quanto è bello, ma ci proverò...
Inizia piano, a piccoli passi... ricco di descrizioni... non dirò molto perché è una storia che si deve scoprire da soli.
E' un uomo che parla, vive a Tokyo, e ci descrive se stesso, la sua vita monotona, casa, lavoro, casa lavoro... il suo svago prendere il matcha latte (latte aromatizzato al tè verde) al bar ogni sabato, l'unico "pericolo" che si concede è bere questa bevanda bollente, tanto da ustionarsi la lingua e avere per tutta la settimana questo ricordo che lo tiene vivo.
La mia esistenza è piatta come la linea dell’orizzonte, nessuna discesa né alcuna salita, un noioso rettilineo. Ho rigato dritto e sono ancora qui. Ancora vivo. 
Gli piace rimanere seduto alla caffetteria e osservare le persone, finché un giorno una ragazza in particolare attira la sua attenzione... è seduta su una poltroncina rossa, con i gomiti sulle gambe e il viso coperto dalle mani... sta piangendo.
Chiusa in un guscio di noce, vestita di tristezza e nient’altro. 
La magia che l'autrice ha utilizzato è nelle descrizioni, le sue parole così poetiche, così gentili e delicate mi hanno fatto pensare alla "cerimonia del tè" che ti incanta per la lentezza dei movimenti così eleganti, la leggerezza di quelle candide mani che lo preparano... ed è così che Alba ci parla e ci conduce con una dolcezza incredibile ad un finale che mai e poi mai avrei immaginato.
Le sue parole rendono tutto reale, sembra di vedere ogni cosa perfettamente chiaro nella nostra fantasia... l'ho letto ieri ma ancora ne percepisco la sensazione, mi è rimasta impressa nella testa, ho il cuore che urla per l'emozione che ho provato. Si perché quello che Alba ci racconta non sono solo i fatti che avvengono sterili e vuoti ma ci inserisce in un contesto ricco di emozioni, ci riempie di sentimento facendoci sentire e percepire quello che lei vuole farci vedere.
Parla di un argomento sociale molto serio che affligge troppe persone, dietro questo racconto c'è molto di più e io vi invito a leggerlo. Non ho letto gli altri racconti ma mi è bastato solo questo per farmi pensare che questa raccolta vale la pena di esser letta tutta.
Alba è un'autrice che adoro, e sono sicura che se leggerete qualcosa di suo, potreste solo pensarla come me e ve ne innamorerete.

Recensione di

Estratto

Non sono un tipo da azzardo, non attraverso col giallo, non mi riduco all’ultimo giorno per pagare le bollette del gas, in macchina, quelle poche volte che guido, non supero il limite di velocità, mai mancato una scadenza al lavoro, mai fatto aspettare una donna. Non sono un codardo, il coraggio ce l’ho anche, solo che il rischio non mi interessa, non fa per me. 
Trascorro il tempo libero a osservare le vite degli altri seduto in caffetteria, il tempo di bere un matcha latte e vado via, ho una lingua di gatto eppure lo bevo quando è ancora bollente. 
Quello se vogliamo è l’unico pericolo che mi concedo. La speranza che possa bere senza ustionarmi la bocca, il brivido della delusione che segue il primo sorso. Perdo sensibilità alla lingua per giorni, ci mette una settimana a guarire, ma sono recidivo perchè il sabato successivo eccomi di nuovo con il mio bollente matcha latte tra le mani. 

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