Buongiorno a tutti! Riprende dopo una pausa estiva, e una leggera riorganizzazione delle regole e delle procedure, il meraviglioso Concorso letterario: In mille parole!
Iniziamo con una carica in più e anche qualche autore nuovo che ha voluto cimentarsi e mettersi in gioco scrivendo racconti di 1000 parole secondo un tema prestabilito.
Tutto è iniziato il
24 Ottobre 2019, quando è partito il concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Inizialmente Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo state le giudici indiscusse, da questa edizione in avanti ci sarà un quarto giudice che cambierà a rotazione.Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni due mesi ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese aveva un incipit obbligatorio
"Mi chiamo Garion e sono uno stregone"
ed ecco la classifica con i primi tre!
1. Alessandro Ricci, con "In me mago agere"
...
2. Antonio di Cesare, con "Fantasy na cippa"
...
3. Dario DG, con "Colloquio"
Il racconto vincitore
"In me mago agere" di Alessandro Ricci
«Mi
chiamo Garion e sono uno stregone.»
Ridono tutti
quando lo dico e fanno bene, non dovrei dirlo a nessuno, è una cosa folle da
credere, eppure è vera. Mi prendono in giro perché pensano che mi stia
inventando tutto e perché non ho proprio l’aspetto di un maestro delle arti
arcane. Avete presente, no? Cappello a cono e barba lunga. Il cappello non mi
va proprio di indossarlo, è una cosa passata di moda e anche un po’ ridicola,
la barba invece mi sembra importante,non mi viene in mente nemmeno uno stregone
che ne sia sprovvisto. Ci ho provato a farla crescere, ma a quanto pare nessun
incantesimo è cosi potente da far crescere anche il minimo peletto sulla faccia
di un undicenne.
Garion non è
il mio nome, quello vero lo devo nascondere per evitare di essere attaccato, è
per questo che gli altri non dovrebbero saperlo. Ma a volte è così difficile
mantenere il segreto. Sarebbe più facile che conoscessero il mio segreto
piuttosto che credere che sia uno strambo. Ma sopporto tutto con pazienza, anche
questo fa parte del mio addestramento, se sapessero che li tengo al sicuro dai
cattivi mi tratterebbero come un eroe. Non è facile essere uno stregone.