mercoledì 28 febbraio 2024

Recensione - "Il terzo sigillo" di Gianni Ferrante

Titolo:
Il terzo sigillo
Autore: Gianni Ferrante
Genere: Fantasy
Pagine: 226
Editore: Scripta Edizioni
Data di uscita: 10 ottobre 2023

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Ethan vive una vita normale in una cittadina normale. O almeno così crede. In un pomeriggio di inizio primavera una tranquilla battuta di pesca si trasforma in tragedia ma anche nell’occasione che gli cambierà la vita. In sorte gli tocca un’eredità antica e Ethan ha bisogno di capire. Chi è Ashkii, il Cacciatore di Ombre, il misterioso ragazzino indiano comparso durante il temporale? Di chi è la voce che lo guida in terreni tortuosi di luce e oscurità? Chi sono quelle figure che si contendono la sua anima? Realtà e sogno si mescolano: leggende, Ombre, Alfieri, terre sconosciute, l’eterna sfida tra il Bene e il Male. La sua vita diventa un campo di battaglia in una lotta senza fine con il Regno delle Tenebre. Ethan deve comprendere come cavarsela, dimostrare di essere degno. E quando la vita sembra finalmente regalargli uno scampolo di normalità si illude che la sua battaglia sia finita. Solo per scoprire che la vera guerra deve ancora iniziare.

Avevo già letto Cuori in Carpanea di Gianni Ferrante, un racconto ambientato nel suo paesino natale situato nella bassa veronese. Richiami a fatti storici e ai legami famigliari me lo avevano reso molto gradito. Ho dunque deciso di leggere Il terzo sigillo convinta che si trattasse di una storia analoga e invece no, tutt’altro. In questo caso si tratta di una storia di completa fantasia, addirittura un fantasy. Che, lo sapete, non è il mio genere. Però…però mi è piaciuto molto.

Sarà lo stile narrativo semplice e pulito o forse il fatto che la contrapposizione tra Angelo e Diavolo mi ricorda dei cartoni animati, che guardavo quand'ero piccina, ma mi sono goduta questo romanzo dalla prima all’ultima pagina.

Conosciamo Ethan bambino e lo seguiamo fino all’età adulta vivendo con lui situazioni più o meno piacevoli, se non addirittura drammatiche e, in ogni momento, saranno attive attorno a lui le forze del bene e del male in lotta per dirigere le sue azioni. A volte per sostituirsi a lui nel farlo creando attorno al ragazzo molte perplessità.

E in tutto questo il gioco degli scacchi rappresenta magistralmente la metafora della vita nella quale le situazioni sembrano ripetersi uguali ma non lo sono e, a seconda del nostro tipo di risposta, cambieranno anche le azioni di chi entra in relazione con noi.

Ecco questa parte che nel libro si ripropone più volte, della partita a scacchi, invita a riflettere bene prima di agire. Mostra come sia necessario valutare attentamente ogni scelta di comportamento e le possibili risposte che essa potrebbe suscitare.

Una scacchiera stilizzata è proposta anche in copertina dove un Alfiere bianco si contrappone ad un Cavallo rosso. Io ho trovato molto accattivante questa immagine e per quello ho comprato il libro nonostante la libraia, molto onestamente, mi dicesse che non era il mio genere.

Dalla seconda parte fino all’epilogo viene riproposto molte volte il testo del dj della radio locale, sempre molto simile, anzi per certi versi un copia-incolla. Non mi ha, però, dato fastidio in quanto aiutava a scandire il tempo che passava e, chicca dell’autore, ogni volta proponeva brani musicali di quegli anni che è stato piacevole andare a riascoltare. Mi chiedo se non sarebbe carino creare una playlist da ascoltare mentre si legge. Ricordo che anni fa avevo letto il testo di un emergente che, per ogni capitolo, suggeriva la musica più adatta da tenere in sottofondo. Potrebbe essere un’idea carina.

Ho trovato molto piacevole leggere questo testo, rivivere con Ethan gli anni della scuola e le dinamiche relazionali che si innescano via via che si diventa adulti. Gli amori che sembrano destinati a durare per sempre e che poi invece finiscono col dissolversi. Le reginette che si aspettano di avere tutti i ragazzi ai loro piedi solo in virtù della loro bellezza esteriore. I troppi ragazzi che basano solo su quella la scelta della ragazza con cui uscire e non comprendono chi guarda oltre a ciò che è solo apparenza.

Assegno quattro stelle a questo libro e vi invito a leggerlo, anche se, come me, ritenete che il fantasy non sia nelle vostre corde.

Buona lettura.


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