Autore: Gianfranco Iovino
Genere: Narrativa
Pagine: 256
Editore: Capponi Editore
Data di uscita: 15 giugno 2023
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Ho partecipato a due presentazioni di questo libro con
quattro classi delle scuole superiori e ho avuto modo, così, di conoscere
l’autore. Il classico uomo di Napoli, solare e accogliente. Andando a leggere
la sua biografia ho scoperto il suo estro artistico che spazia dalla passione
per la musica e per la scrittura. Sicuramente una persona che ama stare tra la
gente e, particolarmente, tra i ragazzi che sembra comprendere bene. Ha saputo
confrontarsi con loro condividendo le sue esperienze di vittima di bullismo
quand’era ragazzo e, evidentemente ha saputo toccare qualche corda per
sollecitare interventi su un tema delicato qual è il bullismo.
Il libro è scritto in prima persona. Il diciassettenne Andrea
racconta di sé. Le sue relazioni con la famiglia. Le amicizie. Le dinamiche che
si innescano a scuola. È un ragazzo simpatico Andrea, che giorno dopo giorno
trova la forza di alzarsi dal letto e affrontare giornate che si susseguono in
un continuo di ostacoli da superare.
Tutti si trovano a dover affrontare varie problematiche nella
propria vita ma in quella di Andrea sono amplificate da un suo “difettuccio”,
come lo chiama lui.
Qui mi permetto di dire che non avrei usato questo termine
perché, secondo me, ha una valenza di giudizio negativo anche se non credo,
sinceramente, fosse l’intento dell’autore.
Un bullo non ha bisogno di un motivo particolare per
prendersela con qualcuno. Gli basta che sia più debole e che in qualcosa,
qualsiasi cosa, si differenzi da quello che il bullo stesso considera normale.
Potrebbe essere troppo alto, magro, basso, grasso, troppo studioso o poco
studioso. Avere i capelli rossi o le lentiggini. Avere la pelle del colore
sbagliato, sempre che ci sia un colore giusto. Non vestire alla moda o essere
troppo trendy.
La caratteristica principale, però, è che si tratti di una
persona debole, in qualche modo, e che non abbia nessuno che può proteggerlo.
E Andrea è così, racchiude tutte queste caratteristiche.
Persino suo padre non riesce ad accettarlo per quello che è. Quante volte
avrebbe bisogno di una pacca sulla spalla e di sentirsi amato.
La cosa stranissima è che trova tutto questo in Antonio.
Potrebbe essere suo nonno ma tra i due nasce un’amicizia vera pur se sono così
diversi e lontani per età. Quante volte Andrea lo va a trovare per raccontargli
le sue tribolazioni a casa e a scuola sentendosi ascoltato, accolto da questo
anziano signore che riversa su di lui l’affetto che i suoi figli non sembrano
più cercare.
E quando la tristezza sembra essere inconsolabile eccolo
usare la sua arma segreta: l’abbraccio in cui il ragazzo si rifugia e trova
tutto l’amore del mondo.
Credo che le pagine più belle di questo libro siano quella in
cui Andrea descrive il comportamento dei suoi compagni che sentendo parlare di
bullismo rimangono passivi e indifferenti come se si trattasse di un fenomeno
loro estraneo. Ed anche dopo il suo intervento, nel quale si mette a nudo
raccontando di esserne vittima e di quanto questo lo faccia star male, nulla
smuove le espressioni degli altri ragazzi che si mantengono estranei al suo
vissuto. Nelle parole che Andrea usa per descriverle si percepisce tutta la sua
sofferenza e la sua rabbia per la loro indifferenza.
L’altra pagina che da sola vale la lettura del libro è il
racconto di Andrea ad Antonio relativamente al motivo per cui viene bullizzato.
Data l’età di Nonno Abbraccio ci starebbe un suo tentennamento, anche una
parvenza di giudizio, ed invece la sua reazione è straordinaria. Ma non la
saprete da me.
Per il resto il libro è ben scritto ed esprime bene il
sentire di un diciassettene di Procida. È adatto a smuovere gli animi ai
ragazzi, specie a quelli che vivono le stesse esperienze del protagonista. Lo
vedrei bene usato nelle scuole superiori per affrontare il tema bullismo e
disagio giovanile in genere. La storia di Andrea potrebbe, a mio avviso, anche
mettere molti genitori di fronte alle proprie responsabilità.
Assegno quattro stelle e vi auguro buona lettura.
Interessante, grazie mille per la recensione
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