Buongiorno mondo di lettori e appassionati di storia. Oggi Monica ci racconta la sua ultima lettura, la testimonianza di una bambina, oggi adulta, che è stata vittima dei lager e degli esperimenti... Una donna che ancora oggi ha come primo pensiero la sopravvivenza.
Titolo: La bambina che non sapeva odiare
Autore: Lidia Maksymowicz con Paolo Rodari
Genere: Saggio
Pagine: 208
Editore: Solferino
Data di uscita: 20 gennaio 2022
IBS.it
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Autore: Lidia Maksymowicz con Paolo Rodari
Genere: Saggio
Pagine: 208
Editore: Solferino
Data di uscita: 20 gennaio 2022
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«Quando vado da Mengele vengo addormentata, per cui quando esco non ricordo esattamente cosa sia accaduto. Mi sveglio ed è il mio corpo a parlare e a raccontarmi».
Lidia Maksymowicz aveva tre anni quando è entrata assieme a sua madre nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. E per tredici mesi è sopravvissuta in quell'inferno, nella baracca dei bambini: una delle piccole «cavie» degli esperimenti del dottor Josef Mengele. La madre di Lidia, cattolica, fin dai primi giorni aveva aderito alla Resistenza bielorussa: una ragazza, con una figlia di pochi anni, che aveva deciso di entrare in clandestinità e di opporsi alla barbarie nazista. I boschi della Bielorussia sono l'ultima luce che Lidia ricordi, prima del buio di Auschwitz. Da cui esce nel gennaio del 1945, dopo la liberazione, per mano a una donna che non è sua madre: una polacca, senza figli, che decide di adottare una delle «orfanelle» rimaste sole in un campo disseminato di cadaveri. Lidia cresce con lei. Ma non dimentica la sua vera madre. Non smette di credere che sia viva, di cercarla. E in una storia che sa di miracolo la ritroverà. Del campo, Lidia ricorda il silenzio: a denti stretti, impegnata a sopravvivere, senza potersi permettere nemmeno un'emozione. Oggi ha ritrovato la voce e ha deciso di dedicare la vita a gridare: mai più. Perché tutto può ancora succedere di nuovo.