lunedì 24 novembre 2025

Recensione - "SicutErat. Il mistero in dialetto, storia di una fede piana" di Paolo Malaguti

Titolo:
SicutErat
Autore: Paolo Malaguti
Genere: Biografico
Pagine: 144
Editore: Libreria Editrice Vaticana
Data di uscita: 17 aprile 2025

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Per la prima volta una delle nuove voci più interessanti della narrativa italiana racconta di sé e del proprio rapporto con il sacro. Paolo Malaguti, affermato narratore del NordEst, condivide con il lettore la propria educazione in una famiglia cattolica “vecchio stile” attraverso continui richiami a una tradizione contadina secolare in cui la fede si confondeva con la quotidianità. Con ironia, partecipazione e uno sguardo sereno alla semplicità di un mondo passato, Malaguti offre confidenze di sé che diventano una dichiarazione di amore per un certo senso del vivere. Prefazione di Andrea Monda.

Mi piacciono i libri di Malaguti e, soprattutto, mi piace il suo modo di inserire il nostro dialetto in modo fluido e naturale nell’italiano. Inoltre mi interessa l’argomento “religione” e quindi non potevo esimermi dal leggere questo libro. Mi sono divertita tantissimo a ritrovarmi nell’esperienza dell’autore con le strane formule latine di cui nessuno spiegava il significato. Eppure le imparavamo e le ripetevamo, come ci riusciva, e nel sentire i nostri genitori e i nostri nonni le sentivamo come testimonianza vera di fede. C’erano parole, oggetti, riti che si tramandavano e che poi, in qualche modo si sono persi. Anche io mi sono resa conto di aver lasciato andare tante belle abitudini che avevano un significato religioso, e leggendo questo libro ho provato tanta malinconia.

Forse la voglia di essere moderni ci ha fatto lasciare indietro molti valori ed oggi si sente che manca qualcosa.

Anche le esperienze fatte come catechista e animatore hanno inciso molto nella vita del Malaguti, come nella mia. Bello il parallelismo che fa tra liceo e ACR. Ora magari i liceali non si distinguono più, come accadeva un tempo, dagli studenti delle altre scuole, ed anche i professori non li “pompano” come succedeva ai tempi, ma certamente il clima competitivo più che cooperativo esiste ancora.

Questo testo è una raccolta di articoli che l’autore ha scritto per L’Osservatore Romano e nei quali racconta le varie sfaccettature della trasmissione della religione in una famiglia dalle forti radici cattoliche soprattutto ad opera dei nonni in un latinorum che ha sempre quel sapore di mistero e di incenso. Come diceva Papa Francesco “la religione si trasmette in dialetto” e, se mischiata con un po’ di latino, diventa ancora più vera.

È un libro breve e davvero simpatico, adattissimo per il tempo lento delle vacanze cui assegno cinque belle stelle.

Buona lettura.

 


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