venerdì 20 dicembre 2024

Recensione - "Cafè Royal" di Marco Balzano

Titolo:
Cafè Royal
Autore: Marco Balzano
Genere: Narrativa
Pagine: 128
Editore: Einaudi
Data di uscita: 25 giugno 2024

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Storie che corrono a perdifiato, dove le traiettorie della vita s'intrecciano con i capricci del destino: un bar di Milano come il centro del mondo. Dal Café Royal prima o poi ci passiamo tutti: genitori e figli, donne indaffarate, coppie di amanti e adolescenti spaesati. Davanti al bancone si srotolano relazioni da aggiustare e nuovi incontri, una galleria degli specchi in cui ciascuno può sorprendersi riflesso. Come spesso accade nelle grandi città, i personaggi di questo imprevedibile romanzo corale s'incrociano ogni giorno, si salutano, a volte si confidano e altre si ignorano. Forse non ne sono consapevoli, ma insieme formano una comunità.
Mi capita, quando un autore mi piace, di cercare di leggere tutto quel che è uscito di lui. E così eccomi a leggere due libri in fila di Balzano: prima Bambino e QUI trovate la recensione, e ora questo. Sono diversi, per ambientazione storica, tipo di racconto e per quello che ti lasciano dentro. Bambino è duro e lascia un amaro in bocca che fatica molto a passare. Cafè Royal è diverso.

Inizialmente mi sembrava una raccolta di racconti ma poi mi sono resa conto che avevano tutti un filo che li univa e che quindi si trattava di un romanzo corale. Dal racconto di episodi di vita dei vari personaggi esce la storia che, in qualche modo li lega tutti tra di loro. È una storia di ordinaria vita quotidiana contemporanea. Esistenze che si incrociano, o scorrono parallele una di fianco all’altra, in una stessa via o in uno stesso bar. Proviamo a pensarci un attimo. Ci sono bar che sono frequentati, bene o male, sempre dalle stesse persone. A volte ci si saluta, si scambiano due parole. Spesso si abbassano gli occhi e ci si passa accanto sfiorandoci senza proferire verbo, ognuno concentrato sulle proprie vicende personali. Forse Balzano, seduto a un tavolino in angolo, si è soffermato a osservare le persone, ad ascoltarne i discorsi e poi, con tanta pazienza e un briciolo di fantasia, li ha uniti con un punto nascosto creando una grande storia. Il briciolo di fantasia non era per denigrare le innegabili capacità dell’autore ma solo perché la vita è talmente varia che davvero ne serve poca poca.

L’abilità dello scrittore non fa che mettere in luce le particolarità che rendono unico ogni personaggio e le relazioni che intrattiene con gli altri. Al lettore non resta che entrare in sintonia con l’uno o l’altra e viverne emozioni e sentimenti. La scelta è ampia e quindi ognuno potrà trovare la figura che meglio gli si addice.
Mi è spiaciuto trovare alcuni piccoli refusi che di solito Balzano mi risparmia, ma la lettura è fluita bene comunque. L’esiguo numero di pagine e la brevità dei capitoli lo rende un libro adatto a essere infilato nello zaino di chi per lavoro, o studio, usa i mezzi, così da occupare il tempo in maniera proficua. Poi se troverete chi vi chiederà cosa state leggendo e perché, approfittatene e fate quattro chiacchiere che la socialità è un bene patrimonio dell’umanità.

Assegno quattro stelle per la capacità di creare un prodotto finito il cui valore è molto più alto della somma dei valori delle singole storie, e vi auguro buona lettura.

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