Autore: Roberta Marcaccio
Genere: Racconti
Pagine: 107
Editore: Bakemono Lab
Data di uscita: 10 novembre 2022
Otto storie, ma anche otto favole tra quelle che hanno accompagnato intere generazioni di figli, e successivamente di figli divenuti genitori.
Storie antiche che ci ricordano che siamo luce e tenebre, sempre. Perché in ogni esistenza dimorano gioia e dolore, felicità e tristezza, serenità e depressione, calma e rabbia. I sentimenti e le emozioni ci accompagnano costantemente e ci aiutano ad apprezzare la vita nella sua espressione più ampia, anche quando siamo prigionieri dell'oscurità.
Non è mai facile recensire una raccolta di racconti, ma sicuramente diventa più semplice se l'autore è il medesimo. Conosco Roberta Marcaccio dal precedente libro "Il cactus non ha colpa", letto un annetto fa; mi era piaciuta la sua scrittura molto fluida e mai noiosa. Da quella bella esperienza, ho voluto continuare la sua conoscenza anche attraverso i suoi racconti.
Profumo di camelia racchiude otto storie, la prima che da il nome al libro, è l'unica che si discosta dalle altre per genere. Un po' alla confini della realtà, è una storia che ho dovuto rileggere due volte per essere sicura di averla compresa, ammetto anche di essermi interfacciata con l'autrice stessa che è stata dolcissima a rispondermi. E' un po' un intreccio tra sogno e realtà, e mi è piaciuta proprio per la sua complessità.
Ogni storia ha una sua chiave di lettura, ognuna o quasi prende spunto da una fiaba classica, da Biancaneve a Cenerentola, ma con una modernità a volte cruda e che lacera.
Sono storie che purtroppo lasciano in sospeso, ma questo perché i racconti in generale non possono spaziare e perdersi in troppe pagine, concentrando in poche righe tutta la loro essenza.
Sono storie semplici, reali, che trattano diversi argomenti importanti: l'amore, l'amicizia, la solidarietà, ma anche l'avidità, la cupidigia e l'ignoranza.
Il racconto che ho apprezzato maggiormente è "La notte di capodanno". Mi ha emozionata e intristita. Prende spunto dalla Piccola fiammiferaia, una donna che cerca riparo in una fredda vigilia di capodanno. Una senza tetto che fin dalla nascita si è ritrovata per strada. L'emozione più grande è stata per l'indifferenza dei passanti, o la freddezza dei commercianti. Mi è molto piaciuto come l'autrice sia stata capace di impregnare quelle poche righe di tanta emozione. Ma non solo, perché in tutti i racconti le parole riescono a colpire e le descrizioni precise e non ridondanti ci fanno vivere quei piccoli frammenti di vita come se li stessimo vivendo.
Alcuni racconti però mi hanno lasciata un po' così... a metà, come se fossero l'inizio di un qualcosa che poi non è stato continuato. La Marcaccio in ogni caso si conferma un'abile autrice, ma personalmente la preferisco quando, con più pagine a disposizione, riesce a coinvolgermi a 360° con un'unica storia.
Sembrano belli; ottima recensione, grazie
RispondiEliminaAnche io con i racconti ho sempre problemi nelle recensioni perché, come diti tu, non si possono prendere troppo spazio. Ho finito ultimamente una raccolta... Anche lì, troppi racconti lasciati in sospeso. Capisco che non c'era altra possibilità ma sono stata poco coinvolta ❤️
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