venerdì 8 aprile 2022

Recensione - "La fabbrica degli orrori" di Iain Banks

Un'altra settimana volge al termine ed io ho terminato un altro libro... un horror violento e inquietante che mi ha decisamente messo alla prova, più che altro per le moralità violate. Non avevo mai letto qualcosa del genere... e anche se è stato particolare, mi è piaciuto.
Titolo:
 La fabbrica degli orrori
Autore: Iain Banks
Genere: Horror
Pagine: 208
Editore: Fanucci Editore
Data di uscita: 24 febbraio 2022

IBS.it

AMAZON

Frank è un diciassettenne orfano di madre che vive su una minuscola isola della Scozia – che non ha mai abbandonato – con il padre, un ex hippy con la fissa della scienza, dedito a strani esperimenti in una misteriosa stanza della casa. Ha un fratello divenuto pazzo dopo un incidente in un ospedale, Eric, un piromane che dà fuoco ai cani, e un amico, Jamie, un nano con cui trascorre le notti al pub, ubriacandosi per rendere interessante una vita assolutamente priva d'interessi. Frank ha un'intelligenza perfida, capace di nascondere la sua perversa attitudine: uccidere bambini innocenti – come il fratellino Paul e i due cugini, Blyth e Esmeralda – nonché piccoli animali, come vespe o conigli, con la sua Fabbrica degli orrori. Egli segue sempre dei riti personali, frutto di una religione primitiva, fatta di simboli e feticci, di luoghi addobbati come templi e santuari. C'è però un terribile segreto che sarà svelato e che gli permetterà di vedere chiaro sulla sua esistenza, sempre confusa e segnata da episodi strani e inspiegabili.
Mi rendo conto che sono solita leggere le stesse cose, o meglio gli stessi generi: commedie romantiche e storie fantasy vanno per la maggiore. Ma soprattutto, libri per ragazzi. Per quanto riguarda il genere horror è difficile che lo scelga, a meno che non sia anch'esso per ragazzi. 
Però c'è stato un periodo in cui leggevo solo horror, o per meglio dire leggevo Stephen King. Iniziai una trentina di anni fa con IT, e smisi di leggere King finché non li lessi tutti fino +/- al 2000, poi decisi che forse era meglio cambiare genere, magari qualcosa di più tenue e colorato come fatine ed elfi... dolci e carini.
Questo per farvi capire che col genere horror ero avvezza. Ma l'horror di King è quello classico, quello da mostro sotto al letto per intenderci. 
Quando ho letto il titolo de La fabbrica degli orrori, ho subito pensato che erano quasi vent'anni che non leggevo qualcosa del genere, ma mi son dovuta ricredere, perché l'horror che mi son trovata di fronte era più psicologico... o per meglio dire psicopatico.
Quando lessi la trama ero da un lato eccitata da un cambio di genere, dall'altro incuriosita per il ragazzino che si divertiva a torturare insetti, o piccoli animali... ma anche bambini. 
Non che io sia attratta da queste pratiche, anzi, ma mi attirava il dovermi mettere in gioco uscendo completamente dalla mia confort zone.
La fabbrica degli orrori è uno spaccato di realtà in forte degrado. Una famiglia sfortunata da una serie di eventi, non so se conoscete la serie Shameless, ma inizialmente me ne ha ricordato molto la condizione di estraneità e decadimento.
Ma la storia è completamente diversa. Un padre e un figlio che vivono da soli in una casa remota in un'isola collegata alla terra ferma da un ponte, poco distante dal paese.
Il ragazzo non va a scuola e il padre apparentemente non lavora. Sappiamo solo che ogni tanto si assenta e sta fuori anche una giornata intera, lasciando il figlio Frank a cavarsela da solo e a divertirsi come solo lui sa fare.

Fin dall'inizio conosceremo Frank, che è anche il narratore in prima persona di tutta la storia. Capiamo immediatamente che è un ragazzo disturbato. Ma non solo lui, perché anche il padre ha delle manie "strane". 
E poi c'è Eric, fratello maggiore di Frank ma da madre diversa. Eric è stato ricoverato in manicomio per alcuni problemi, ma veniamo a sapere che è scappato.
Ogni sera chiama casa, e mentre all'inizio si ha l'impressione che sia stato ricoverato ingiustamente, pian piano ad ogni telefonata conosceremo sempre di più qualcosa di lui.
Stessa cosa con Frank, che pian piano ci racconterà la sua storia e le sue malefatte.
Ci sono scene davvero forti, soprattutto per chi come me è un'animalista. Dovevo ripetermi più volte che stavo leggendo soltanto un libro e che la storia era solo frutto di una fantasia perversa.
Lo scrittore, geniale nella sua perversione per l'appunto, mi ha in ogni caso coinvolta a 360°. Le emozioni e le sensazioni provate sono state comunque intense, tanto che non mi hanno permesso di abbandonare la lettura ma di ultimarla il prima possibile, anche perché onestamente volevo sapere di più su tutti loro.
Frank nonostante le sue manie enormemente inquietanti è un piccolo genio. Costruisce dighe, ha un arsenale di armi create da lui stesso, bombe e dispositivi a lunga distanza; come anche la fabbrica delle vespe, che poi sarebbe anche il titolo originale... Una sorta di spazio chiuso, con corridoi e porticine che si richiudono al passaggio delle piccole vittime tramite meccanismi e che conducono le ignare creature a morte certa... chi bruciata, chi avvelenata... chi elettrificata o annegata...

Ci sono elementi misteriosi che fino alla fine ci terranno in sospeso, come la porta dello studio del padre perennemente chiusa a chiave e che Frank cerca assiduamente di trovare aperta; il perché Eric era stato rinchiuso e il perché Frank avesse quelle predisposizioni. Alla fine, ma proprio con gli ultimi due/ tre capitoli, sapremo tutto. 
Tanti elementi psicologici, contorti, ambigui, violenti e inquietanti dominano tutto il libro, dall'inizio alla fine. Il finale poi mi ha lasciata senza parole.

Recensione di

7 commenti:

  1. Ma come fai? Mi sono venuti i brividi, grazie anche no horror! Ottima recensione, comunque

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. oh bè... parli tu che leggi thriller e cadaveri ahhahaha

      Elimina
  3. Già la trama mi fa venire i brividi. Non so come sei riuscita a leggerlo...aiuto! Sembra macabro. Anche io guardavo e leggevo horror. Qualche volta lo faccio ancora, ma ultimamente sono facilmente impressionabile. Come sempre hai scritto un ottima recensione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie amica <3 Qualche scena mi ha davvero infastidita, ma come ho scritto mi ripetevo che non era vero... anche se purtroppo qualche bestia che si diverte torturando gli animali c'è...

      Elimina

I vostri commenti alimentano il mio blog!
Se quello che ho scritto ti è piaciuto, lascia un segno del tuo passaggio. Te ne sarò grata.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...