domenica 9 agosto 2020

Recensione "Cemetery Road" di Greg Iles

Buona Domenica vacanzieri! Come va con questo bel caldo... almeno da me si soffoca, oggi soprattutto. E siccome ho caldo e il ventilatore acceso ho anche la gola irritata... bene ma non benissimo... in ogni caso la vacanza prosegue e anche le letture, come quella fatta da Mariagrazia "Cemetery Road" di Greg Iles, un thriller soft ma adrenalinico, di seguito la sua recensione.
Titolo: Cemetery Road
Autore: Greg Iles
Genere: Thriller
Pagine: 680
Editore: HarperCollins
Data di uscita: 6 agosto 2020

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A volte il prezzo della giustizia è l'anima di un uomo. Marshall McEwan ha lasciato la sua cittadina d'origine in Mississippi a diciotto anni e ha giurato a se stesso di non tornarci più. E così è diventato un importante giornalista di Washington. Ma quando scopre che il padre è malato terminale deve tornare a casa e affrontare il passato. Al suo arrivo si rende conto che Bienville è molto cambiata. Il quotidiano della sua famiglia sta fallendo, Jet Talal, il suo amore giovanile, è sposata con il rampollo di un ricco imprenditore. La città, in cui i corrotti e i potenti spadroneggiano sotto un sottilissimo velo di rispettabilità, è controllata dal Bienville Poker Club. Ma due morti sospette squassano le fragili fondamenta della comunità. Due morti legate ai loschi affari del Bienville Poker Club. Marshall non può fare altro che cercare la verità, anche se presto capisce che il suolo del Mississippi è un campo minato, dove segreti esplosivi possono distruggere le anime ancora più dell'ingiustizia.
Non conoscevo Greg Iles, questo romanzo mi ha dato l’occasione di leggere questo suo ultimo lavoro e sicuramente proseguirò con altre sue letture. Mi piace come scrive, molto chiaro nelle esposizioni, piacevole e stuzzicante, almeno per questo romanzo: Cemetery Road che non è altro che la via principale della cittadina di Bienville, sulle rive del Mississippi.
Bienville è una cittadina come tante se non fosse che è dominata da oltre 70 anni, da persone potenti e corrotte che decidono di assicurarsi a loro favore tutto ciò che è possibile. Fino a quando arriva Marshall McEwan, giornalista, premio Pulitzer per un libro scritto sulla guerra in Iraq e in Afganistan. Ritorna per assistere il padre gravemente malato e deve altresì mandare avanti il giornale, sull'orlo della bancarotta, di proprietà della sua famiglia; ma soprattutto vuole scoprire cosa è successo realmente al suo amico Buck Ferris, archeologo, trovato morto in un possedimento antico indiano, durante una notte mentre faceva scavi.
“Come ho scritto nell’articolo, numerosi archeologi ritengono che Poverty Poin fosse una cultura preceramica. Che  la tribù che l’ha  fondata usasse solo ciotole ricavate da pietre ottenute da altre tribù. Ma i frammenti che Buck ha trovato contribuiscono a sostenere la teoria che Poverty Point fosse il centro originario della  fabbricazione della ceramica della valle del Mississippi….”
Marshall non sarà il solo, anche il Poker Club si muove, loro vogliono insabbiare  tutto... Buck non è morto accidentalmente, come vogliono far credere, e come sempre cercano di esercitare la loro potenza con azioni pronte a rovinare chiunque... Marshall non ci sta... Si porta addosso un peso psicologico per gravi perdite famigliari e deve trovare parecchia forza per andare avanti ogni giorno. Subisce angherie, maltrattamenti, prigionia, sequestro del giornale ma, tutto questo gli dà ancora di più la forza per voler annientare il Club. C’è un altro omicidio,  Sally, moglie di uno dei potenti e con la sua morte tutti andranno alla ricerca dell’archivio lasciato dalla stessa in custodia a una persona cara. Ci sono video, ci sono scritti, ci sono verità che non devono venire a galla ma tutti si adoperano a trovarlo  altrimenti  sarà la fine di qualcuno.

E’ un thriller ma molto soft anche alla fine ci sono ancora diversi omicidi, non ci sono mai scene sanguinose ed anche se sono circa 700 pagine, il tutto scorre piacevolmente. 
Marshall è un eroe, non si perde mai per strada e con Jet, amore giovanile, che ritrova al suo ritorno a Bienville, indaga per annientare questa cosca. 
Molto importante anche Nadine che da un ottimo aiuto a Marshall, collaborando alla ricerca di indizi sia per la morte di Sally che per distruggere gli ingiusti.  Alla fine i sopravvissuti si guardano attorno con la constatazione che molto è andato perduto e quelli che sono rimasti si fissano e si guardano in mezzo a tanta distruzione.
Scritto in prima persona l’autore racconta molto bene luoghi e personaggi. Ci sono anche dei lati sentimentali che commuovono e fanno avvicinare ai personaggi, in particolar modo Marshall.
Ho condiviso con lui tutte le scelte, a volte anche dolorose, e mentre leggevo lo spronavo a continuare nella direzione che aveva scelto. Molte emozioni, molta adrenalina e non cade mai nella volgarità anche nelle scene di sesso, c’è sempre molto romanticismo nella coppia e questo è un particolare che mi piace molto. Un romanzo ben concepito e costruito in modo da non lasciare mai il libro sul tavolino.

Recensione di

4 commenti:

  1. Ciao! Sembra un titolo interessante! Non leggo tantissimi thriller, ma ogni tanto ci sta variare un po'! :)

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    1. La penso anch'io così, ogni tanto si dovrebbe uscire dalla propria confort zone ;)

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  2. Ogni tanto è bello staccare con altrogenere....

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