Pagine: 201
Editore: Incipit23
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Ogni tanto mi piace avventurarmi in nuove esperienze di lettura, perché mi diverte mettermi in gioco e scoprire magari anche nuovi talenti. Otofalco è un fantasy, ma non eccessivo su questo tema. Racconta la storia di un regno governato da un misterioso imperatore che rivela il suo volto al popolo solo dopo la morte.
Un paese ampio diviso tra terra e mare con diverse contee e città. Ho ammirato la grandissima capacità descrittiva dell'autore che non si è risparmiato a farci conoscere ogni minimo dettaglio di ogni cosa. Un worldbuilding costruito magistralmente. A mio parere anche troppo. La moltitudine di dettagli hanno ai miei occhi rallentato notevolmente la lettura, rendendo il libro lungo e lento per le descrizioni eccessivamente dettagliate. Ma sicuramente è un mio problema, mentre ad altri probabilmente questo non disturberà. Ad esempio, leggere l'elenco dei nomi delle 32 città non l'ho ritenuto fondamentale per il proseguo della storia, ma capisco l'urgenza dell'autore nell'essere preciso nel dare tutte le informazioni possibili su questo regno.
Il libro è strutturato in racconti. Storie che gli Otofalchi, i messaggeri dell'imperatore, raccontano al sovrano stesso per informarlo di tutto ciò che accade. Nel particolare in questo libro sarà l'otofalco Alaspedita che riferirà i racconti. Racconti che oltre a informare l'imperatore sull'andamento del regno, lo terranno a conoscenza di fatti anche più intimi e irrilevanti, ma con lo scopo di renderlo partecipe della vita dei suoi sudditi.
Tramite queste storie infatti conosceremo il regno e alcuni dei suoi abitanti. Storie di guerra, assalti, difese, storie romantiche, di famiglie e amanti. Tutti con il proprio protagonista e la propria personale situazione. Tutti questi racconti serviranno a completare il quadro generale della storia, fino al suo epilogo.
Non conoscevo l'autore e come ho detto all'inizio mi piace imbattermi in nuove esperienze. La scrittura è fluida, anche se l'uso di alcune parole ricercate mi hanno rallentato per cercarne il significato... ma è un aspetto che apprezzo, perché leggere è anche imparare. Spesso le troppe descrizioni mi hanno annoiata, come dicevo all'inizio non è una caratteristica che apprezzo nei libri e i troppi minuziosi dettagli non hanno fatto altro che allungare il mio supplizio. Ma nello stesso tempo mi hanno anche affascinata per l'alta capacità dell'autore nel saper descrivere qualsiasi cosa così a fondo.
È una storia fantasy per l'aggiunta di alcuni elementi ma sono così pochi che, se non siete amanti di questo genere, vi rassicuro perché non è un fattore predominante. L'ambientazione medioevale, arcaica mi ha conquistata. E' un periodo che con il fantasy si sposa perfettamente... cavalieri e spade è il TOP!
Delle storie semplici nella loro complessità, una lettura che piacevolmente mi ha accompagnata in questi giorni e che mi sento fortemente di consigliare soprattutto a chi ama un worldbuilding ben costruito e dettagliato.
Ugh.. voto basso, mi spiace; grazie per la recensione
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