giovedì 11 maggio 2023

Recensione - "La ragazza dei colori" di Cristina Caboni


Titolo:
 La ragazza dei colori
Autore: 
Cristina Caboni
Genere: Narrativa
Pagine: 304
Editore: Garzanti
Data di uscita: 30 settembre 2021

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Il blu del cielo regala allegria, il verde dei prati conforto. Stella ci credeva davvero. Credeva davvero che i colori avessero il potere di cambiare le emozioni e la vita delle persone. Ma per lei non è più così. E si sente perduta. Fino al giorno in cui, nella casa dell'anziana prozia Letizia, trova una valigia in cui sono custoditi dei disegni. I tratti sono semplici, infantili, ma l'impatto visivo è potente. Il giallo, il rosso e il celeste sono vivi, come scintille pronte a volar via dalla carta. Stella ha quasi paura a guardarli. Perché, per la prima volta dopo tanto tempo, i colori non sono più solo sfumature di tempera, ma sensazioni, racconti, parole. Stella deve scoprire chi li ha realizzati, solo allora tutto tornerà come prima. Ma Letizia, l'unica che può darle delle risposte, si chiude in un ostinato silenzio. Continuandole sue ricerche, però, Stella scopre un episodio che affonda le sue radici nel periodo più difficile della storia nazionale, quando poveri innocenti rischiavano la vita solo a causa della loro origine. Quando la solidarietà di un intero paese riuscì ad avere la meglio sull'orrore, salvando la vita a centinaia di bambini ebrei. Quello che Stella non poteva immaginare è il senso di colpa che quei disegni hanno celato per decenni. Un senso di colpa che grava come un macigno sulle spalle di Letizia. Spetta a lei ricostruire cosa è successo davvero. Perché Stella ha imparato che il buio non dura per sempre e che il sole splende ogni giorno più forte che mai. Una nuova storia piena di speranza e fiducia nel futuro. Una storia in cui i colori invadono il mondo e ci insegnano a trovare noi stessi. Una storia che riporta alla luce un episodio dimenticato della storia italiana durante il periodo fascista e ci ricorda che i bambini sono più forti di tutto.
Come sanno ormai tutti coloro che mi conoscono e mi seguono Cristina Caboni è la mia autrice preferita. I suoi libri sono sempre carichi di emozioni a tutto tondo, fiori, profumi, sapori... non c'è un senso che non venga sollecitato, ovviamente con la mente...
Quando ho visto l'uscita di questo libro, avvenuta due anni fa ma che ho recuperato soltanto adesso, ho immaginato una storia ricca di colori, sicuramente una pittrice e su questo ho indovinato. I colori non sono risultati belli e vivaci come avrei immaginato, perché per la prima volta la Caboni nel suo libro ha toccato un argomento nero della nostra storia. Un argomento che oltretutto non era previsto ma che è apparso da solo mentre faceva delle ricerche, come se volesse essere raccontato.

La vita di Stella, la protagonista, si intreccia a un passato buio. La zia Letizia ormai avanti con l'età è stata protagonista e attivista nella disperata intenzione di salvare un gruppo di bambini ebrei a cui faceva da maestra da ragazza a Nonantola, un piccolo comune dell'Emilia Romagna.
Tutto nasce dalla scoperta di una serie di disegni trovati per caso in una valigia. Stella vuole sapere di chi sono e da qui inizia la sua personale ricerca di informazioni. Quello che scopre è la vera storia di Villa Emma, luogo in cui trovarono rifugio diversi ragazzini ebrei. Tutto il paese si mosse per loro e molti trovarono la salvezza.

La storia che la Caboni ci racconta è un intreccio tra realtà e fantasia. Tutti i protagonisti non sono mai esistiti ma la storia dei bambini è vera, come anche i loro disegni ritrovati nelle valigie.
E' sempre fonte di una forte emozione leggere storie vere come queste, perché se si ha un briciolo di sensibilità non si può non rimanere colpiti da tutto questo. Una realtà che purtroppo non potrà mai essere cancellata dalla nostra memoria e libri come questo servono anche per dar vita a piccole storie probabilmente sconosciute ai più.
Anche se ho apprezzato il libro e la sua storia, purtroppo secondo me, la vicenda storica per la prima volda nei libri della Caboni ha oscurato di molto la protagonista e questo mi ha un po' annoiata; non che l'argomento dei bambini non sia stato interessante, ma quando inizi un libro e ti si presenta davanti il protagonista, vuoi sapere più su di lui... vuoi che il libro ruoti intorno a lui e che tutto il resto sia solo un contorno, in questo caso invece ho percepito il contrario, come se la vita di Stella sia stata inserita solo per raccontare la storia di Villa Emma. Anche la rivelazione finale mi è sembrata un po' forzata per dare l'effetto wow.
Questo è diciamo l'unico neo, perché poi come sempre l'autrice è stata impeccabile nella sua scrittura, come anche nella sua ricercatezza storica. Tra le autrici italiane, che ho letto, rimane per me sempre la migliore.

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