domenica 2 gennaio 2022

Recensione - "La città nera" di Shi Heng Wu

BUON ANNO!!!! Siamo giunti al 2022... adoro il fatto che scriverlo con la tastiera è così semplice e poi amo i numeri pari :P
Come è classico dire e pensare, si spera che questo nuovo anno sia migliore del precedente, ormai pensiamo solo che finisca questa pandemia e che le nostre vite possano tornare alla normalità. Ce lo auguriamo tutti.
In questi giorni di festa, che oltretutto ho passato al nord dalla mia famiglia, ho letto l'ultimo libro dell'anno e che ho finito soltanto proprio l'1 gennaio. Un libro che ho davvero apprezzato e che è di un genere. fantascienza noir, che mai avrei pensato di leggere.
Titolo:
 La città nera
Autore: Shi Heng Wu
Genere: Fantascienza, Giallo
Pagine: 240
Editore: Fanucci Editore
Data di uscita: 28 ottobre 2021

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Roma, 2106: il sergente Antonio Draghi della polizia metropolitana riceve dal ministro dell'Interno l'incarico di indagare sull'arrivo di un famoso killer in città, della cui missione si sa molto poco. Coadiuvato dal suo fedele partner, l'agente Ridolfi detto Rudolf, ha solo otto giorni per scovarlo e scoprire qual è il suo obiettivo. Per questo deve mettersi in contatto coi vertici della Resistenza, che secondo il ministro sono i committenti. Inizia un viaggio avventuroso negli abissi della città nera, un luogo spettrale dove il centro storico è stato demolito, smontato e rimontato altrove per fare posto a palazzi moderni di acciaio e cristallo, mai inaugurati ma occupati dai clandestini e dagli spettri, esseri sfigurati dalla miseria. Draghi scandaglia i bassifondi, esplora i territori delle comunità tribali, subisce la folle violenza della guardia pretoriana – il corpo scelto del Sindaco, unico dittatore di quel mondo prossimo al collasso – spinto dall'urgenza di scongiurare la minaccia che incombe sulla città: se fallirà, infatti, il ministro scatenerà uno spaventoso rastrellamento che provocherà morte e distruzione. Durante l'indagine emergono fatti, personaggi, che fanno capire al sergente che le cose non sono come sembrano, e che c'è ben altro di cui preoccuparsi...
Mi piace a volte, ma non spesso, avventurarmi in libri che vanno oltre la mia confort zone forse perché mi piace osare e andare oltre i miei limiti, forse per dimostrare che ancora oggi riesco a fare cose estranee alla mia routine. Ho voluto scommettere su un libro che mi ha subito colpita per la sua cover e per la trama che mi dava un pizzico di enigma su una parola in particolare "spettri". Dentro me pensavo infatti di trovarmi davanti un distopico un po' paranormale in una Roma futuristica popolata da spettri, ma rileggendo la trama e capendo che con quel termine si  voleva identificare solo dei fantasmi della società, ho voluto così tirarmi indietro. Ma qualcosa è sempre rimasta accesa nella mia curiosità che alla fine ha vinto e mi ha condotta alla felice scelta di leggerlo.
Il risultato è stato che ho adorato questo libro. Forse proprio per la sua possibile realtà dei fatti, in cui una città a me nota, descrive una condizione estrema di disagio e povertà che potrebbe benissimo essere una visione futuristica di un virus letale che uccide le persone e che costringerà la gente comune a dover arrabattare per la sopravvivenza, mentre i potenti vivono nel lusso.
Il mondo creato da  Shi Heng Wu è un mondo devastato. Uomini che si uccidono tra loro e che devono lottare tra topi e cani, per assicurarsi il corpo del cadavere, se vogliono sopravvivere, divenendo cannibali.
Immagini di una povertà così eccessiva che le minuziose descrizioni dell'autore, hanno pienamente soddisfatto la mia sete di conoscenza.
Vedere poi la violenza di un corpo di guardia al servizio del governo che, con i sensi eccitati da una super droga, non si crea problemi a sparare a uno stesso collega poliziotto, solo perché infastiditi dalla sua presenza, mi ha fatto provare quella rabbia che oggi sento per tanti altri soprusi che purtroppo a volte viviamo. Certo non della stessa cattiveria e intensità sia chiaro... e per fortuna!
«Andiamo ora. C'è un omicidio [...]» 
«Un omicidio!» esclamò Rudolf ridendo.
Già un omicidio. C'erano omicidi ogni giorno, e la maggior parte non veniva denunciata. La città era piena di gente senza nome, senza identità, a chi importava se qualcuno spariva?
La città nera si dipana lungo un'indagine che il sergente Draghi della polizia metropolitana deve compiere per trovare e fermare un killer, che a quanto pare la Resistenza ha assoldato per eliminare il sindaco della città.
Inizia così la ricerca nei bassifondi della città di Roma e con essa la visione di una città in netto e continuo decadimento, dove per l'appunto nemmeno le forze dell'ordine hanno una sana visione di come agire. I posti e i luoghi descritti con dovizia di particolari hanno perfettamente dipinto una scenografia nei minimi dettagli. I dialoghi ben gestiti con personaggi di tutto rispetto che colgono figure varie e molto caratterizzate. Una trama lineare che ovviamente è un crescendo di suspense e curiosità, fino a giungere alla rivelazione e ad un finale di tutto rispetto.
Ma già fin dalle prime pagine sono stata catturata dalla bella scrittura di questo autore che con semplicità mi ha facilmente invogliata ad una lettura serrata e veloce. Se non ci fossero state le feste di mezzo penso che lo avrei finito molto prima. Quindi sono davvero felice di questa lettura che mi ha sorpresa completamente e che ovviamente vi consiglio di prendere in considerazione.

Recensione di

5 commenti:

  1. Sicuramente diverso dal solito, ottima recensione, grazie

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  2. Mi hai molto incuriosita. Mi piace il distopico a Roma. Un giallo e le indagini. Bella recensione

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  3. MI hai incuriosita con la tua bella recensione. Potrebbe piacere anche a me.
    😘

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