mercoledì 19 gennaio 2022

Recensione - "La casa degli specchi" di Cristina Caboni

Buongiorno a tutti! Siamo a metà settimana, ultimi due giorni lavoraqtivi e poi il primo weekend dopo l'inizio del lavoro... meritato riposo :P Nel frattempo in questi giorni ho letto, anzi divorato l'ultimo libro della Caboni che avevo comprato, recuperandolo da anni che stava in attesa. Come sempre mi è piaciuto, ma ormai quasi quasi non serve più dirlo :P 
Titolo:
La casa degli specchi
Autore: Cristina Caboni
Genere: Narrativa
Pagine: 261
Editore: Garzanti
Data di uscita: 19 settembre 2019

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La grande villa di Positano è l’unico posto che Milena riesca a chiamare casa. È cresciuta lì, insieme al nonno Michele, e ne conosce ogni angolo, a partire dal maestoso ingresso rivestito da dodici specchi con cornici d’argento intarsiate. Specchi che sembrano capaci di mettere a nudo la sua anima. Milena li ha sfiorati mille volte alla ricerca di risposte, ma un giorno trova qualcosa di inaspettato: un gancio che apre il passaggio a una stanza segreta. All’interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando Milena legge il nome di una delle interpreti non riesce a crederci. È un nome proibito in quella casa. È il nome di sua nonna che, tanti anni prima, è fuggita in America senza lasciare traccia. Frugando tra le sue carte, Milena scopre cose che non avrebbe mai immaginato. Che era un’attrice nella Roma della dolce vita. Che ha lottato per farsi strada in un mondo affascinante, ma dominato dagli uomini. Che i loro sogni sono molto simili. Anche lei vuole calcare le scene, ma ha paura di mettersi in gioco. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che suggeriscono qualcosa di misterioso e non può fare a meno di chiedersi perché nessuno le abbia mai parlato di sua nonna. C’è solo una persona che può darle spiegazioni, ma Michele è restio ad affrontare l’argomento. Milena è convinta che gli specchi luccicanti che decorano l’atrio della villa abbiano assistito a eventi terribili, che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla, mentre per lei è vitale far emergere la verità per capire a fondo il presente. Anche se a volte è meglio che ciò che è stato sepolto dal passare degli anni resti tale.
Come dico sempre e ovunque mi sia data l'occasione, per me Cristina Caboni è una lettura senza sorprese... negative. Le sue trame mi meravigliano sempre, e anche se ormai non le leggo più prima di acquistare i suoi libri, so che non mi deluderanno mai. Così è dal primo libro che ho letto e così sarà sempre... Almeno mi auguro.

La casa degli specchi è un testo di narrativa che inizia nei giorni d'oggi, facendo alcuni salti nel passato e raccontandoci con alcune perle di un'Italia in cui a Roma Cinecittà era definita la piccola Hollywood, dove tutti gli attori americani speravano di girare film, e dove nomi importanti iniziavano le loro carriere.
Questo libro attraversa un periodo storico in cui però con la guerra fredda e il comunismo, circolavano figure losche che si occupavano di spie e spionaggio. Era il 1956 e Michele ed Eva, i nonni della protagonista, si incontravano per la prima volta.
Ma la storia è incentrata nel presente in cui Milena, la nipote, vuole calcare le stesse orme della nonna essendo appassionata di recitazione. Vive a Roma e lavora insieme a due amici in una trattoria. Ogni tanto si reca a Positano, nella costiera Amalfitana, in cui il nonno Michele vive nella sua bella villa a ridosso del mare.
Era così facile stare bene in compagnia del nonno. Tutto diventava possibile. Nessun cattivo pensiero, niente rabbia. Appoggiò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi per un istante, cullata dalla dolcezza di quell'abbraccio. Si rese conto che quello era il primo vero istante di pace che provava da tanto tempo.
Ma mentre Milena è dal nonno per passare con lui qualche giorno, ecco che la loro tranquillità viene spazzata via dal ritrovamento di uno scheletro.
Da qui le indagini, ma soprattutto la ricerca da parte di Milena stessa di risalire e conoscere la sua storia di famiglia, perché non ha mai conosciuto la nonna Eva, detta "l'americana" che era andata via, senza lasciare traccia, quando sua madre era ancora una bambina.
Inutile dirvi che la scoperta delle informazioni che pian piano ci vengono svelate sono un crescendo di curiosità. Tutte le storie di questa autrice sono ricche di emozioni e anche qui le sorprese non sono poche, soprattutto il lato mistery che si aggiunge alla già meravigliosa narrativa che mai ci abbandonerà nei libri della Caboni.
Una lettura fresca, pulita, lineare che non tralascia nulla, che sazia qualsiasi curiosità e appiana ogni dubbio. E anche questa volta, per quanto mi riguarda, ha fatto centro. Ho apprezzato anche alla fine le note dell'autrice che soddisfa qualche nozione storica e colma quei buchi di conoscenza che potrebbe avere il lettore stesso, me compresa ovviamente. Non smetterò mai di apprezzare questa autrice e mai smetterò di leggerla.

Recensione di

2 commenti:

  1. Non ho letto mai nulla di questa autrice. Dovrò farlo prima o poi. La tua recensione mi ha incuriosito molto.

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  2. Questo della Caboni mi è piaciuto meno. Ottima recensione.

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