Oggi vi scrivo da Saronno yeahhhhh e tra poche ore raggiungerò la fiera del libro a Torino! Colazione fatta... pochi minuti e via col treno, non vedo l'ora! Ma nonostante tutto eccomi qui con una recensione, piccola ma spero intensa...
La giovane insegnante Lucy Stewart è un’assidua lettrice nonché fan di Agatha Christie. È suo desiderio conoscerla e fa di tutto per incontrarla. E così, visto che sognare non costa nulla e che talvolta ciò che si vuole si realizza, si addentra nella campagna inglese alla ricerca della dimora dell’autrice. Quando, finalmente, trova la casa, Agatha le offre il tè, bevanda tanto cara agli inglesi. Ed è proprio di fronte a una confortante tazza calda che entrambe si confidano e conversano amichevolmente.
Il tè è mediatore e ponte in tutto il romanzo. Crea un’atmosfera invitante, magica. Come pure l’amicizia. I ricordi di Agatha sono affascinanti, toccanti, divertenti: la vita in Inghilterra e in Iraq, i viaggi tra l’Occidente e l’Oriente sull’Orient Express fino ad Istanbul, gli incontri, le amicizie sincere, i soggiorni all’Hotel Pera Galata Palas con vista sul Corno d’Oro, stimolano la curiosità e toccano l’animo di Lucy che, anni dopo la scomparsa dell’amata scrittrice, visita Istanbul e la stanza 411 dell’Hotel dove era di casa e dove il tempo pare essersi fermato.
Lei è la Regina del Giallo, la sua fama è mondiale, insuperabile. Resta la scrittrice britannica più tradotta nel mondo, più di Shakespeare. Inoltre, è una donna di straordinaria sensibilità.
Lucy è una grandissima fan della scrittrice e vivendo non molto lontano ha sempre desiderato poterla incontrare, così un giorno, carica di grandi propositi, si mette in macchina e decide di provarci. Aggirandosi nei dintorni della casa, fortuna vuole che il marito della scrittrice vedendola mentre sbircia da una porticina la aiuterà nella sua impresa.
Il racconto si legge in un pomeriggio ed è stata una piacevole compagnia. Quello che leggeremo sarà una biografia un po' romanzata ed alterata dall'immaginario dell'autrice. Con una grande semplicità saremo trasportati nel passato, Agatha si racconterà tra una tazza di tè ed un pasticcino in maniera così confidenziale da farci sentire a nostro agio insieme a lei.
Molti fatti, come poi l'autrice stessa ci rivelerà nelle note a fine libro, sono inventati, ma serviranno a completare la storia arricchendola di colori ed emozioni.
L'inizio è un po' zoppicante, il dialogo leggermente forzato, ma a poco a poco, mano a mano che ci si addentra nella storia e nella conversazione il tutto diventa più fluido. E' stato divertente immaginare quell'incontro, le descrizioni sono minuziose, e vedere quella tavola apparecchiata per il tè è stato delizioso; mi sono sentita immersa in quel salotto del 1900 e ascoltare la famosa scrittrice è stato sorprendente.
Ho apprezzato come l'autrice abbia strutturato la storia, sopratutto quando in prima persona sarà Agatha a raccontare il suo incontro con la regina Elisabetta, dedicandogli un capitolo intero. Davvero carina l'idea di questa novella, peccato solo per le sue poche pagine, ma del resto penso anche che se fosse stato più lungo forse si sarebbe rovinata un po' quella magia dell'attimo... del resto il tea time dura solo poche ore.
Bellissima trama storia carina e molto simpatica
RispondiEliminaInteressante, ottima recensione
RispondiEliminaSembra molto carino :)
RispondiEliminaInteressante ;)
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