venerdì 3 dicembre 2021

Recensione - "Il lombrico e lo storno" di Coralie Bickford-Smith

A volte capitano libri illustrati per bambini, che però sono dei piccoli gioielli per noi adulti. Dalla cover alle immagini, questi libri poi racchiudono parole significative che un bambino non capirebbe mai. Quello che si cela al suo interno è un'infinita saggezza... ok sto esagerando, ma una volta letto e guardato questo libro sono rimasta senza parole. Fare questa recensione non è stato semplice... 
Titolo:
 Il lombrico e lo storno
Autore: Coralie Bickford-Smith
Genere: Libro per bambini
Pagine: 64
Editore: Salani
Data di uscita: 11 novembre 2021

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Giù nel profondo della terra, un Lombrico indaffarato sogna di avere più spazio. Su in alto nel cielo, uno Storno paziente aspetta nel sole, nella pioggia e nel vento. Chissà se alla fine otterranno entrambi quello che desiderano...Dalla celebrata autrice di La Volpe e la Stella, un libro sulla nostra quotidiana ricerca di felicità e sull'imprevista bellezza del più piccolo dei momenti. 
Età di lettura: da 5 anni.
Il lombrico e lo storno, non è un libro da leggere, ma da guardare e capire... una storia alla quale non servono tante parole, ma che con pochi messaggi invoglia alla riflessione.
Un lombrico che nel sottosuolo cerca la solitudine, in mezzo a tanti insetti e tanti suoi simili, vaga alla ricerca di un posto tranquillo in cui poter stare, lui vuole la solitudine, il silenzio, non è felice vivere in mezzo a quel caos, lui vuole tranquillità. Ha troppo da fare e non ha tempo per vedere nulla, non ha tempo per sentire nulla, scava, scava... è stanco di scavare... vuole pace. L'unica soluzione è salire in superficie.
Nel frattempo però un uccello in superficie è in attesa... aspetta sotto al sole, sotto alla pioggia, nel vento e nelle intemperie... lui aspetta da solo e nella calma. Finché tra le sue zampe non compare che il lombrico... 
Abbiamo due personaggi e quell'incontro. Entrambi cercano la felicità e nel momento in cui ce l'hanno non la comprendono finché poi magari è troppo tardi. Una metafora per l'uomo e alla sua infinita ricerca della felicità e di quello che è sempre opposto a quello che si ha. Non si è mai contenti e si cerca invano qualcosa di impossibile a volte. Rischiando il tutto per tutto.
L'uccello ad aspettare e appena trovata la felicità del suo pasto si lamenta che è tornato tra i suoi simili, soffrendo del caos tra i rami degli alberi, come anche nel cielo mentre vola. 
Il lombrico ha cercato disperatamente la felicità allontanandosi da suo rifugio sicuro perdendo l'unica cosa importante, la vita. Ma nell'attimo in cui è in volo tra il becco dello storno è felice, perché vede la terra dall'alto e finalmente è da solo. Una felicità effimera.
Tutto questo per dire che la felicità è dove siamo, in tutto quello che ci circonda. La felicità siamo noi stessi e non serve allontanarsi dal proprio io per trovarla. Ma è anche vero che se non andassimo sempre alla ricerca di qualcosa ci perderemmo tutto quello che ci circonda, colori, suoni, profumi... come anche le altre persone che incontreremmo lungo il nostro cammino.
Questo libro è un piccolo gioiello per la cover e per le illustrazioni a cura della sua stessa autrice. Un concentrato di significato e tanta malinconia che lascia inermi con il cuore in mano.
E' triste, è bello... sinceramente non so dirvelo. Pensieri contrastanti che assillano e che ci riportano ad un loop infinito. Stare fermi a subire qualcosa che non si vuole, rimanere inermi senza sapere cosa c'è in superficie o lottare per avere di più rischiando? A voi la scelta!

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